CAPITOLO 40 🔴

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"Evander Kane"


                      JAMES

<<Perdi il controllo così facilmente?>> Mi sfregai apposta sulle sue gambe e lo vidi incarcare la schiena, potrebbe anche essere lui quello più robusto, alto... e magari era lui che poteva scoparmi ma... Ero io ad avere il controllo su di lui.

Poggiai le braccia attorno al suo collo mentre lui continuava a muovere la sua lingua su e giù per il mio addome.

<<Sono stanco di aspettare, deve accadere, forse non oggi, domani o dopodomani... Ma accadrà.>> Parlò tra un sospiro e l'altro <<Intendi che siamo destinati a scopare Kane?>> Ghignai << Intendo che dovrò farti mio riccioli d'oro, un giorno o un'altro, sarai mio.>>

Non ci capì molto, era tutto un giro di mani e parole sporche susurrate all'orecchio, sospiri caldi sul collo e fremiti tra le labbra.
Ero schicciato su una parete di una stanza che non avevo mai visto, in una camera che non avevo presente, avevamo percorso un corridoio, e dalla sauna siamo arrivati in questo posto.
Sembrava una camera  più che lussosa, aveva persino un camino al suo interno che gridava una sola cosa: "soldi".

Roteai il capo, continuava a baciare il mio collo e lasciarci segni in un modo a tratti possessivo ma comuqnue restando attento, la sua lingua era esparta proprio come le sue labbra, non volevo perdere il controllo, ma lui stava riuscendo a farmi perdere la testa.
Morivo tra i suoi baci, soffocavo tra i suoi gemiti e venivo ascoltando la sua voce roca sul mio collo, i suoi occhi erano su tutto il mio corpo, ogni centimetro del mio corpo era esposto a quell'uomo.

<<Sicuro di volerlo fare?>> domandò sussurrando più serio al mio orecchio.
Kane, poteva sembrare davvero stronzo ma sembrava tenerci, a lui importava della mia opinione, importava di sapere se mi stesse bene , al minimo affanno si preoccupava di fermarsi  a guardarmi e riprendeva solo dopo aver avuto un mio cenno.

Annuì convinto, avevo ancora il capo poggiato sul muro e presi un gran sospiro prendendo ad annuire nuovamente.
<<Solo un minuto.>> domandai cercando di riprendere fiato, lui risalì alle mie labbra e ci lasciò un'altro bacio a stampo che io approfondì, posò poi la sua mano  dietro la mia nuca continuando a stringere i miei ricci ma non in modo violento, solo in modo rude, che contraddiceva  il Kane di tutti i giorni, il calmo, tranquillo, e lucido Kane.
La sua lingua sembrava non voler mollare la mia, sembravamo due fottuti drogati in cerca l'uno dell'altro, lo volevo più vicino, più vicino, la distanza tra noi due era pari a zero ma sentivo come se fosse ancora troppo lontano, pretendevo di più, bramavo il suo corpo più di ogni altra cosa... Nessun altro ragazzo mai mi aveva fatto quell'effetto.
<<Fallo.>> sussurrai tra le sue labbra.
<<Sei sicuro?>> continuò staccandosi di poco, annuì una millesima volta <<Si Kane, cazzo fallo.>> con mano salda afferrai la sua asciugamano e la tirai via, lo vidi ghignare.
<<Non su una parete riccioli d'oro.>> mi alzò di peso e mi fece sdraiare sul grande letto nel bel mezzo della stanza.
<<Ci andrò piano.>> ghignò tra le mie gambe, si portò una di esse sulla sua spalla e baciò il suo interno, feci di tutto per non mostrarmi sconfitto già a quel piccolo gesto, la dignità stava abbandonando il mio corpo e la mia poca lucidità era andata a fanculo già da quando ero entrato in quella cazzo di sauna.
I nostri corpi erano ancora bagnati dal sudore precedente, ma continuavo a sudare ogni  qualvolta la sua bocca si avvicinasse al mio corpo.
Strinse tra i denti la parte sensibile della mia gamba sinistra... roteai gli occhi e cercai di trattenere un urlo quando la sua lingua sfiorò la mia erezione, volevo venire in quel cazzo di momento.
<<Hai intenzione di fare qualcosa kane?>> parlai più frustrato stringendo i denti, visto che sembrava divertirsi vedendomi in estrema difficoltà, avevo difficoltà a trattenermi e questo sembrava fare aumentare il suo desiderio, continuava a giocare con il mio corpo ed io continuavo a farlo vincere gemendo il suo nome.
<<Impaziente il ragazzo.>>roteò gli occhi <<Hai voglia di morire?>> lo minacciai, sgranai gli occhi quando senza preavviso afferrò la mia intimità nella sua mano passandoci di colpo la lingua, incarcai la schiena e le dita dei piedi si arricciarono nervosamente, cazzo era fantastico.
Non era la prima volta che lo facevo, ma lui si che era bravo cazzo, la sua bocca calda mi circondava alla perfezione, era come se stesse lavorando macchinamente, aveva ancora la mia gamba sulla spalla, poggiò poi entrambe le mani sotto la mia schiena per tenermi più vicino a lui impedendo al mio bacino di muovermi.
Avevo ancora il capo inclinato  all'indietro, mentre con le mani afferrai i suoi cappelli, stringendoli tra le dita afflitto da continue scariche di piacere.
Portò via la mia erezione dalla sua bocca e poggiò le labbra in un'altro posto, in modo più invadente.
Sgranai gli occhi e presi ad ansimare quando poggiò la sua lingua sulla mia entrata, presi a gemere ed essere al contempo alquanto spavetato, facevamo sul serio allora.
Decisi però di lasicarmi tarsportare, era solo una scopata.

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