CAPITOLO 42

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"Fiero di te"

                        ELIO

Ares

Lo sentì alzarmi di peso dopo avermi letteralmente strappato di bocca "la strana sigaretta".
<<Che cazzo hai fatto?!>> ripeté  con tono più duro.

Non era solo, Kane lo aveva seguito e girovagava per la casa, forse era in cerca di james, avrebbe reagito sicuramente male se lo avesse trovato tra le braccia di un'altro ragazzo, e probabilmente sarebbe stato così.

Ares con la forza mi convinse a salire nella sua auto mentre ancora mi teneva sulla spalla destra a "sacco di patate.", Quando mi mise finalmente giù mi sistemai la maglia e mi poggiai vicino alla portiera invece di entrare nell'auto.
<<Elio entra nell'auto.>> ordinò, ma feci di no col capo <<Sai, ho un ragazzo!>> avevo gli occhi semichiusi, e ne approfittai  per rubare degli occhiali da sole poggiati sull'asfalto, che avevo già notato mentre uscivamo.
Indossai gli occhiali e incrociai le braccia come per sfidarlo, completamente fatto per la prima volta in vita mia.
<<Mh e chi sarebbe?>> cercò di nascondere il sorriso che gli era comparso sul volto come uno spiraglio di luce su un cielo totalmente nuvoloso.
<<Ares Harvey! tutti lo sanno idiota! >> puntai l'indice contro la sua faccia <<E ti ucciderà non appena saprà che hai osato toccarmi!>> gli urlai <<È un tipo così geloso?>> mi beffeggiò ancora <<Sai cosa ha fatto per me?>> inclinai il capo <<No, cosa?>> sorrise <<Ha spezzato la mano ad un ragazzo, spento una sigaretta nell'occhio del mio ex, minacciato alcuni ragazzi che mi infastidivano...lui è sicuro che io non lo sappia ma, lo so perfettamente che diventa un pazzo qaundo si parla di me.>> presi a sorridere poggiandomi sull'auto a peso morto <<E davvero incredibile!>> sorrisi <<I suoi occhi...>> continuai a farlo <<Il suo sorriso...>>mi coprì il viso con le mani e mi lasciai sfuggire dei gridolini come una sottospecie di fangirl.
<<Sorride poco, ma è davvero bello quando lo fa, vorrei comporre una poesia che parli solo di quello.>> sentì il ragazzo ridere e ridere ancora, così mi ricomposi e lo spintonai <<Non ridere di lui!>> continuai, lui poggiò una mano all'altezza della mia testa e mi blocco tra la portiera ed il suo corpo <<Sembra simpatico, anzi, mi ha lasciato un messaggio per te.>> annuì, segno che fossi in ascolto, si avvicinò al mio orecchio e prese a sussurrare: <<Se ti vedo nuovamnete con una canna tra le labbra, ubriaco fradicio e con le mani di un'altro uomo che non sia io sul corpo...sei spacciato principessina, fottutamente morto.>> sgranai gli occhi, si staccò di poco da me e andò dietro l'auto, fece il giro e come per assecondarmi tornò da me avvicinandosi di nuovo.
<<Hey biondino.>> Era esausto e lo si poteva capire dal tono, gli stavo dando un bel grattacapo. <<Ares...quando sei arrivato?>> annusai il suo odore, scostò lentamente il capo, e come se fosse appena arrivato gli gettai le mani dietro il collo.
<<Un tipo mi continuava a far domande su di te, dove sei stato?>> domandai poggiando il capo sul suo petto.
<<Batte forte.>> esordì all'improvviso mentre ascoltavo attentamente il battito del suo core, poggiò una mano sui miei capelli <<Batte per te biondino.>> mi lasciò un tenero bacio tra i capelli <<E sempre lo farà, cazzo.>> sussurrò tra essi, sorrisi come un bambino, mi sentivo proprio come uno di loro, estremamente felice, tra le sue braccia mi sentivo così speciale, volevo non mi lasciasse mai, mai.
E stavo forse per pronunciare quelle parole, forse lo feci, ero fatto, lo sentì solo immobilizzarsi, si pietrificò  dopo una breve emissione di parole da parte mia.

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