CAPITOLO 55

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"Per sempre"

"Per sempre"

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ELIO POVS

Mi incamminai per il corridoio totalmente buio, solo qualche faro emetteva una piccola luce fioca.
Inghiottì il nulla mentre pensavo alle mille scuse per giustificarmi, mi avrebbe letteralmente ucciso, ne ero sicuro.
Mi preparai  al peggio mentre posizionavo la mano sulla serratura.
<<A-Ares?>> richiamai il suo nome mentre lentamente rigiravo la chiave nella serratura, sentì solo dei sospiri pesanti, era probabilmente accecato dalla rabbia e per un po' riflettei per decidere se parlargli prima con qualcosa che ci dividesse per evitare il contato diretto, anche se questa opzione la scartai subito, Ares non mi avrebbe mai fatto del male, mai.
L'Ares che conoscevo io non avrebbe mai e dico mai osato sfiorarmi in quel modo, così mi decisi a spalancare la porta e  munendomi di tutto il coraggio che avevo in corpo varcai la soglia.

Lo vidi seduto con la testa fra le mani su una panca, lo guardai e aspettai una sua reazione che non tardò ad arrivare.
<<Vattene.>> ordinò mentre si alzava per riuscire a superarmi, sarei dovuto andar via, ma mettermi nei casini era la mia specialità più o meno.
<<Mi dispiace.>> lo seguì nel corridoio, lui sembrò perdere le staffe, riuscì ad afferrarmi e sbattere la mia esile figura su uno di qui muri gelidi, lo guardai solo in parte spaventato <<Ti dispiace?! >> ringhiò <<Hai comunque vinto!>> dissi di rimando <<Io dovevo essere su quel ring, non altri, io.>> si avvicino ancor di più a me mentre mi studiava attentamente <<Non volevo che ti uccidessi.>> calai il capo ma lui mi costrinse a rialzarmi mentre sembrava stesse collegando qualche pezzo.
Passò qualche secondo, intanto il suo indice lentamente scivolava sulle mie labbra per carezzarle lentamente, inclinò il capo e si avvicinò ancor di piu <<Perché...>> sembrò quasi una domanda a metà, continuai a fissarlo incerto e confuso, cosa significava tutto ciò?  <<Devo... è strano che io abbia la fottutissima voglia di divorare le tue fottute labbra anche dopo tutto ciò che hai combinato stasera?>> lo guardai sbattendo le ciglia con uno sguardo interrogativo <<Probabilmente.>> sussurrai quando ormai le sue labbra erano troppo vicine, non lo respinsi ma ne approfittai per tentare di poggiare le mani sul suo addome venendo però preceduto dal suo gesto arrogante, racchiuse entrambi i miei polsi nella sua mano destra e li piantò poco più sopra il mio capo mentre con la sinistra perlustrava il mio viso <<Ciò che ricordo è poco, frammenti...>> sususrro roco tra le mie labbra <<Ares->> provai ma la mano che non era impegnata a stringermi i polsi mi impedì di proseguire, nel contempo il suo corpo si attaccava di più al mio e nonostante le grandi finestre spalancate presenti in quel corridoio iniziò a mancarmi l'aria nei polmoni, il fiato corto e il rossore che sfumò sulle mie guance non aiutarono la situazione <<Ho passato la notte insonne a causa tua principessina.>> ghignò mentre premeva maggiormente sulla mia esile figura ed il mio corpo non sembrò avesse idea di rifiutarne un singolo movimento <<Ho fatto ricerche su ricerche, parlato con Hermes, distrutto mezza stanza per cercare di capire perché ci fosse il tuo odore su alcuni dei miei indumenti e perché possedessi i tuoi boxer nel mio cazzo di comodino.>> il suo naso sfregò sul mio collo mentre si focalizzava sul mio odore <<Questo...>> sussurrò con le labbra schiacciate in quella zona, trasalì, la mano che aveva piantato sulla mia bocca si distaccò per poi cingere interamente il mio collo, <<Le tue conclusioni?>> lo provocai <<Vuoi dirmelo tu primi che sorpassi il limite?>> ghignò di nuovo a pochi centimetri dalle mie labbra <<J'adore tes yeux.>> sussurrò ed io sorrisi provocatorio <<Eri tu vero? sei sempre stato tu.>> afferrò la mia guancia in una specie di morso mentre teneva la mano ferma sul mio collo senza metterci troppa pressione.
<<Dovrai ricordarmi come ti soddisfavo prima principessina, potrei non essere in grado da solo.>>mi fece l'occhiolino mentre lentamente lasciava andare i miei polsi ed il mio collo, presi un po' di fiato poi mi concentrai di nuovo sulla figura davanti ai miei occhi <<Perché non ti metti in ginocchio? >> ghignò mentre io alzavo un sopracciglio <<Non vuoi chiarire un paio di cose prima?>> sorrisi appena <<Il tuo corpo può parlare meglio  e la tua lingua puo essere più veloce nello spiegarmi tutto se usata in altri modi.>> fece spallucce sorpassandomi con un sorriso sfacciato stampato in volto.

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