Capitolo 1

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Entrammo nell'edificio, io e Klaire non siamo mai state delle ragazze popolari, mio fratello lo era, noi invece volevamo soltanto essere noi stesse.

Ci dirigemmo verso la segreteria per prendere gli orari e le chiavi dell'armadietto. Avevamo l' armadietto vicino e quasi tutte le lezioni in comune. Ringraziai dio per questo, non sapevo socializzare io, le uniche amiche che avevo erano Klaire e Mery che però è molto distante da me, abita in un altra città non molto lontano da Londra ma ci è comunque difficile vederci.

Avevo sempre avuto dei problemi con le persone, ero chiusa e riservata, mi confidavo solo con le mie due amiche e la mia famiglia, cerchia ristretta dal momento che mia mamma e mio padre sono scappati di casa pur di rimanere insieme, tutti i loro parenti hanno tagliato i contatti con loro, quindi come mia famiglia io ho solo Chris, mia mamma, Klaire e Mery. Loro erano tutto ciò di cui avevo bisogno.

Driiiiinnn

Prima ora, matematica, odio profondo verso questa materia.

Avevo paura sinceramente, era tutto così nuovo per me, non avevo mai visto così tanti alunni in una scuola.

Mi incamminai verso la classe tenendo stretta la mano di Klaire.

Feci un bel respiro...

Vrrrrb (sarebbe la vibrazione del cellulare)

Da "PazzaPervertita"

Amore mio, buona fortuna per il tuo primo giorno di scuola, bacioXO

Istantaneamente sorrisi, Mery riusciva davvero a farmi sentire voluta bene.

A "Pazzapervertita"

Grazie amore, spero di rivederti presto, buon primo giorno di scuola anche a te XO

Spensi il cellulare e entrai in classe, guardai Klaire che mi strinse la mano ancora più forte.

Entrammo e ci sedemmo in terza fila, dove c'erano gli unici due posti vicini a disposizione.

Non facemmo lezione, la professoressa Hurricane ci spiegò come iscriversi ai corsi extrascolastici, come ad esempio le cheerleader, è sempre stato il sogno di me e Klaire, amavamo ballare.

La campanella suonò e io e Klaire ci affrettammo ad uscire dalla classe, quando all' improvviso qualcosa mi urtò facendomi cadere a terra con tutti i miei libri e sbattei leggermente la testa.

-Attenta a dove guardi novellina- mi guardò storto un ragazzo dai capelli color castano.

-S-scusa- Balbettai e se ne andò via.

-Ma davvero hai chiesto scusa a quel bastardo?- mi disse Klaire aiutandomi a rialzarmi da terra.

-Lasciamo stare va- presi la mano di Klaire e ci incamminammo verso il bar della scuola.

Le ore passavano e finalmente suonò la campanella che annunciava la fine delle lezioni.

-Vieni da me stasera?- chiesi a Klaire che era intenta ad allacciarsi le scarpe.

Lei e le sue stupide scarpe, è sempre così, ovunque andiamo dobbiamo fermarci perché le si sono slacciati I lacci. Klaire ti ricordo che esiste una cosa chiamata doppio nodo, creata appositamente per persone come te.

-Oh sì certo, sono lì verso le 6, tuo fratello c'è?- chiese lei con il viso che le stava diventando un peperone.

Cosa avevo detto io.

Questa è cotta.

-Sì c'è, e un giorno mi spiegherai perché ti interessa così tanto.-

-Niente, solo che... oh lascia stare va.-

Salutai Klaire che si incamminò verso casa sua.

***SPAZIO AUTRICE***

Scusatemi se i capitoli sono un po' cortini se non vi piace qualcosa ditemelo, accetto le critiche molto volentieri, cercherò d aggiornare il più frequentemente possibile, vi ringrazio.

Dèjà VuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora