[scusatemi per eventuali errori ultimamente non rileggo i testi, buona lettura]
Okay.
Sembrava un cazzutissimo dèjà vu.
Ci risvegliammo tutti in intimo, perché ogni volta che mi ubriacavo dovevo svestirmi, perché?!
Poco importava, mi svegliai appunto intimo e con un grandissimo mal di testa.
-Ci sono delle aspirine nel cassetto vicino al lavandino in bagno.- mi disse Brooklyn.
-Oh grazie, ne vuoi una anche tu?- chiesi gentilmente
-No, non mi sono ridotto come voi ieri.- il suo tono di voce era freddo e distaccato.
Bah c'avrà il ciclo.
-Oh ma qui a Londra fa troppo caldo!- gridò mio fratello.
-Ho un' idea, andiamo alla casa sul lago.- disse Brooks.
-No, spiegami, tu hai una casa sul lago e lo vieni a dire solo ora?- chiese mio fratello stupito.
-Esattamente, chiamo mia madre le chiedo se può chiamare la scuola e dire che per una settimana non veniamo, voi chiamate i vostri genitori e avvisateli.- disse Brooklyn tranquillamente iniziando a comporre il numero di Vicky.
Chiamata fra Brooklyn e la madre.
-Ehi mamma, come state in là?-
-Cucciolino mio, tutto bene, ci divertiamo da matte! Tu, Kelsey e Chris invece?-
-Benissimo, e senti un po', ti va bene se non andiamo a scuola per una settimana?-
-Mi prendi in giro Brooks? Perché accidenti non ovreste andare a scuola?-
-Volevamo passare una settimana alla casa sul lago, io, Chris, Klaire, forse anche Jazzy e Kay, sai abbiamo risolto tutto, andiamo d'accordo.-
-Mi fa davvero piacere, almeno non vi sentirò più urlare insulti tra di voi, anche perché ho proposto a Kate di vivere tutti insieme, la casa è grande e ci stiamo tutti.-
-Tu cosa!? Non puoi decidere questa cosa da un giorno all'altro senza avvisare nessuno di noi.-
-Tranquillo Broker ne parleremo quando torniamo. Adesso chiamo la scuola e avviso che non c sarete per la settimana, adesso lo dico anche a Kate. Ciao amorino.-
-Mamma aspetta spiegami...-
Vicky ormai aveva già riattaccato per non sentire le lamentele del figlio
-Brooks?- mi avvicinai a lui lentamente.
-Che c'è!?- gridò snervato girandosi.
-Scusa.- abbassa il capo e corsi in camera mia, non gli avevo fatto nulle eppure mi aveva trattata male.
Toc Toc
-Non è il momento, chiunque tu sia vattene.- gridai sul punto di un collasso.
Sentii ugualmente la porta aprirsi per poi richiudersi.
-Ma non hai sentito cos... cosa vuoi?- chiesi dopo aver notato che da quella porta era entrato Brooklyn.
-Scusarmi tutto qui ero...-
DrinDrinDrin
il mio cellulare stava suonando e non aveva fatto terminare la frase a Brooklyn.
Mi affrettai a rispondere, non avevo coglia di ascoltare le sue scuse.
-Pronto.-
-Pronto Kay! Sono Mery!-
-Oddio, amore mio.-
-Non puoi immaginare cos'è successo. La mia suola si è allagata, e quindi per una settimana intera le lezioni sono sospese, e senti un po' verrò lì da te, mi ospiti vero? Sennò affitto una camera in Hotel.- disse lei senza respirare.
-Ma va ti pare, aspetta in linea tra 2 secondi ti dico tutto.- le dissi mettendola in attesa.
-Senti, ti perdono, avevo notato che eri un po' nervoso sta mattina e quindi avrei dovuto evitare.-
-No tu non dovevi evitare proprio niente, sono stato stronzo io, mi abbracci?-
Sena farmelo ripetere due volte mi fiondai tra le sue braccia in un forte abbraccio.
-Ma chi è al telefono?- chiese lui subito dopo.
-Una mia amica, per una settimana da lei sono sospese le lezioni perché la sua scuola si è allagata allora voleva venire in qua, è da tanto che non la vedo.- gli dissi tristemente.
-Dille che noi per una settimana siamo al lago, se vuole venire, c'è tutto il osto che vuole.- giuro sto ragazzo lo sto amando enormemente, per modo di dire, intendiamoci.
-Ti ringrazio Brooks.- gli dissi fiondandomi nuovamente tra le sue calorose braccia.
Recuperai la chiamata con Mery.
-Ehi ho due cattive notizie, quale vuoi sentire per prima?- chiesi a Mery.
-Ho scelta?- disse lei ridacchiando.
-No hai ragione ma scegli.-
-Okay allora scelgo la prima cattiva notizia.-
-La prima cattiva notizia è che io in questa settimana non sono in casa.-
-Oh.- rispose tristemente. -e la seconda invece?- chiese
-Beh la seconda è che adesso devi metterti a fare la valigia, con tanti bikini perché andremo alla casa sul lago di Brooklyn!- le urlai.
-Ah, vabbeh dai non fa ni... aspetta cosa!? Scherzi!?- si mise a gridare.
-No e ti voglio qui domani mattina alle 7, dopo ti mando un messaggio con tutte le spiegazioni.-
-Va bene, ci sentiamo dopo, ciao Kay!- mi salutò e riattaccai.
Brooklyn era ancora davanti a me.
-Brooks come ci organizziamo?-
-Allora, alle 10 partiamo da qui, sono 4 ore di viaggio quindi per le 2 del pomeriggio siamo lì, ci fermeremo poi a mangiare qualcosa, Klaire mi ha appena inviato un messaggio, Jazzy non può venire al posto suo viene Chaz, quini siamo, io, te, Klaire, Chris, la tua amica e Chaz.-
-Mi pare perfetto.- gli risposi con un sorriso.
-Ragazzi! Non so cucinare, ho fame, la cena dove cazzo è?- sentimmo urlare mio fratello dal piano di sotto e scoppiammo a ridere.
-Ordina cinese Chris!- gli gridai io.
-Immediatamente.- lo sentimmo inciampare e subito dopo parlare al telefono, è pazzo.
-Ti aiuto a fare la valigia?- chiese Brooklyn.
-Oh no ti pare, tranquillo.-
-E invece io ti aiuto.-
non risposi, mi alzai, mi diressi verso il letto, presi la valigia da sotto esso e la portai a Brooklyn.
-Bene, inizia a riempire.- gli dissi aprendo la porta e scendendo le scale, consapevole del fatto che non avrebbe mai fatto la mia valigia.
Chiacchierai del più e del meno con Klaire e mio fratello, quando Chaz arrivò e in contemporanea vidi scendere dalle scale Brooklyn.
Il cibo arrivò e mangiamo tutti quanti seduti sul divano.
Finito di cenare, diedi la buonanotte a tutti con un baio sulla guancia, erano quasi le 10 e mezza di sera, salii le scale ed entrai in camera mia, ciò che vidi, non potevo credere ai miei occhi.
Brooklyn aveva davvero fatto la mia valigia e ci aveva messo dentro tutto, ma davvero tutto tutto quello che mi porterei dietro io, perfino gli assorbenti ci mise dentro, quel ragazzo mi meravigliava ogni giorno di più.
***SPAZIO AUTRICE***
Spero di non avervi deluso con questo capitolo.
BaciXO
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Dèjà Vu
FanficKelsey è una ragazza di 15 anni, timida, riservata, ama la sua famiglia, è tutto ciò che ha, una tragedia la porta a vivere a casa di un ragazzo antipatico che non le riserverà alcuna attenzione...finchè...