Capitolo 14

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I raggi filtravano nuovamente dalla finestra.

Non mi trovavo nella mia stanza.

Era la seconda volta di fila che mi svegliavo nella stanza di Brooks.

Mi ricordai cos'era successo ieri, poco importa.

Ormai stavo dimenticando, mi sono messa in testa che finché non era riuscito nel suo scopo, non mi dovevo preoccupare.

Mi guardai intorno e mi accorsi che Brooklyn non c'era.

Decisi così di andare a rendermi decente e poi di scendere in cucina per la colazione.

Mi resi conto che oggi c'era scuola.

Merda. Me ne ero completamente dimenticata, bah meglio così, non era la prima volta che succedeva, poco importa.

Dopo essermi messa apposto scesi le scale diretta in cucina.

Erano tutti seduti a chiacchierare.

-Non siete andati a scuola?- chiesi dando un bacio a ciascuno di loro.

-Oh porca merda, cazzo, merda.- si misero a imprecare ahahaha facevano ridere.

-Ecco a cosa servono le madri.- si mise a ridere Brooklyn.

Andai verso il frigorifero e ne tirai fuori del succo, non avevo molta fame a dir la verità.

-Oh sentite usciamo, per quanto possa essere grande questa casa, mi asfissia un po'.- disse Brooklyn

-io ci sto.- avevo bisogno di un po' di svago.

-Dai va bene, ma dove andiamo?- chiese Chris.

-Facciamo qualche pazzia.- dissi Klaire.

-Lo so io cosa fare.- mi venì in mente un idea.

-Klaire ricordi cosa avevamo fatto il giorno di San Valentino?-

-Oh me lo ricordo benissimo, siamo uscite in pigiama con i nostri Penny* e ci siamo messe a gridare alle coppie "tanto finirà presto" oppure "vedi che quello ti tradisce con la puttanella della sua vicina di casa".- scoppiò a ridere ricordandosi i nostri bei momenti.

-E poi...-

-Ah si ci siamo messi quei tutoni strambi, io avevo quello da Stich mentre Kay quello di Pickachu, siamo andati dai single a chiedergli se volevano un abbraccio, è stata la giornata più divertente della nostra vita, ahahahahaha- scoppiammo tutti a ridere.

-Ma se al posto di importunare la gente andassimo in skate fino a Coffeehouse a fare colazione?- chiese mio fratello tranquillamente.

-Beh si dai si può fare.-

uscimmo tutti fuori com'eravamo conciati e prendemmo gli skate, gridammo e ridemmo per tutto il tragitto.

Entrammo nella caffetteteria e ci guardarono tutti male, ordinammo dei frappè ed uscimmo, ci mettemmo a gridare che l'amore faceva schifo e che la relazione che più durava era quella degli scopamici, i vecchietti che passavano per di lì ci guardavano male, una si è pure messa a tirarci dell'acqua santa addosso.

Rientrammo verso mezzogiorno.

Pranzammo e i ragazzi decisero che dovevamo guardarci tutti un film a loro scelta.

Io e Klaire annuimmo, chissà cosa avrebbero scelto Chris e Brooklyn.

-Venite.- ci sentimmo gridare dal salotto.

Ci sedemmo sul divano e aspettammo che il film partisse.

Ero seduta vicino a Brooklyn e Klaire mentre Chris era vicino a quest'ultima

il film partì.

-No! Voi scherzate! Io questo non me lo guardo.- feci per alzarmi ma Brooklyn mi bloccò.

-Dai non aver paura.- disse dolcemente.

Odiavo 'Non aprite quella porta' con tutto il mio cuore, faceva troppa paura.

Alla fine mi convinsero a restare.

Io e Klaire gridammo per tutto il film e io saltai varie volte in braccio a Brooklyn che intanto se la rideva.

Il film finì e non sapevamo cosa fare.

Driiiinnn

-Vado io!- urlò Klaire.

La lasciammo fare ed entrò un attimo dopo in salotto con 4 cartoni di pizza.

-Fame?- chiese.

Oddio l'amavo.

-E da bere?- chiese Chris.

-A questo penso io.- disse Brooklyn alzandosi.

Entrò in cucina e subito dopo ricomparve con una bottiglia di Vodka.

-Ma toglimi sta curiosità, dove cazzo lo tieni tutto sto alcool?- chiesi ridendo

-Non si dice- disse sedendosi

Finimmo sia la pizza che la vodka.

Nessuno osava muoversi.

Eravamo ubriachi, con una sola bottiglia non si fa niente.

Il problema è quando si presenta alla porta una ragazza di nome Jazzy con altre due bottiglie in mano.

-Brooks, a volte penso di amarti.- gli dissi senza pensare, non sapevo cosa stavo dicendo.

-Non sai cosa stai dicendo Kay- non era ubriaco lui

-Ehi traditore! Tu non sei ubriaco- dissi per poi scoppiare a ridere.

-Se sapevo ce succedeva tutto ciò non avrei preso la bottiglia.- disse

-Ma no dai lo dovresti fare più spesso.- disse Klaire per poi scoppiare a ridere pure lei.


*Penny è un piccolo skate




***SPAZIO AUTRICE***


Ciao, scusate, con questo capitolo vi ho deluso, fa davvero schifo ed è molto corto, domani non potrò aggiornare, ma lo farò al più presto.

BaciXO


Dèjà VuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora