Capitolo 17

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[Scusatemi nuovamente per gli errori, un giorno mi metterò a correggerli tutti. Buona lettura.]

Viaggio in macchina...

Eravamo in macchina e stavamo seguendo quella davanti a noi, Brooklyn guida troppo veloce.

-Mery, stai bene?- chiese ad un tratto Klaire

-Sì perché?- chiese Mery a sua volta

-Beh non hai proferito parola da quando siamo partite.- rispose Klaire ovvia.

-Tranquilla sto bene.- disse lei senza staccare lo guardo dalla strada.

-Sei sicura di non avercela con me?- chiese Klaire un po' scettica.

-Vuoi parlare di questo? Okay parliamone, no non sono arrabbiata sono solo delusa dal fatto che voi pur essendo le mie migliori amiche mi avete tenuto all'oscuro di tutto questo.- disse alzano un po' la voce

Perfetto eccola che mette dentro pure me in questa faccenda.

-Ma state tranquille, non sono arrabbiata, mi è passata, e comunque ho messo gli occhi su una altro- rispose lei abbassando il tono di voce.

-Sì lo sappiamo su Chaz.- rispose Klaire ridacchiando seguita da me.

Mery diventò tutta rossa.

-Come, come avete fatto?- disse lei un po' preoccupata.

-Si vede lontano un miglio, dai.- dissi ridendo ancora più forte.

-E va bene dai, però voi non ditegli niente, ho paura di non piacerli.- disse Mery preoccupata

-Tranquilla non gli diremo niente, ora guida e metti della musica!- gridò Klaire.

Partì Girl on Fire di Alicia Keys e loro si misero a cantare a squarciagola mentre io me la ridevo da quanto erano stonate.

-Siete stonate basta!- mi misi ad urlare tra le risate.

-Ma zitta va, sarai intonata tu.- mi disse Klaire lanciandomi un cuscino che si trovava sotto il suo sedile.

-Sì appunto facci sentire!- disse Mery ancora concentrata sulla strada.

Rimise la canzone da capo, ma io non canterò mai davanti a qualcuno.

-Mi rifiuto di cantare.- mi misi immediatamente sulla difensiva.

-Adesso che ci penso non ti abbiamo mai sentito cantare!- disse Klaire stupita.

-Tranquille che non lo so fare e non canterò di certo davanti a qualcuno.- dissi io, rimasero zitte finalmente.

Finalmente dopo un bel po' di ore passate con due maniache sessuali arrivammo in una minuscola schiera di villette enormi, c'erano solo tre villette.

I ragazzi ci stavano aspettando davanti alla porta di una grande villa sulla riva del lago, come tutte le altre, però questa era molto più grande delle altre.

-Venite ad aiutarci con le valigie!- si mise a gridare Klaire attirando l'attenzione dei ragazzi.

Accorsero ad aiutaci.

Dopo aver scaricato le valigie dalla macchina ci dirigemmo verso la porta di casa.

Brooklyn fece per prendere le chiavi quando una voce acutissima attirò la nostra attenzione.

-Brooklyn! Chaz!- si mise a gridare una bionda, sicuramente tinta, alta con un fisico da paura, sembrava un po' la Barbie che mi aveva regalato Chris al mio sesto compleanno.

Corse verso Brooklyn e lo abbracciò forte per poi riempirlo di baci sulla guancia.

Poi si diresse verso Chaz e ripeté lo stesso gesto.

Dèjà VuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora