-Kelsey! Brooks! Scendete un attimo io e Kate vi dobbiamo parlare.- chissà cosa vogliono dirci ora.
Scesi le scale correndo, Brooklyn non era ancora arrivato.
-Brooklyn?.- chiesi alle due donne.
-Tranquille sono qui, che c'è?- chiese con un tono a me sconosciuto, era dolce non duro come sempre, poi mi ricordai che il tono duro e freddo- lo usava solo con me.
-Allora, io e Kate vi dobbiamo parlare.- le due donne si guardarono con uno sguardo complice e mia mamma iniziò a parlare.
-Allora, lo so che per voi sarà difficile convivere dal momento che non vi sopportate, ma io e Victoria ci vogliamo prendere una vacanza, voi due e le vostre litigate, siete stressanti quindi, io e Vicky andremo per 3 settimane ai Caraibi e i bambini staranno da un amica di Victoria, quindi a casa ci sarete solo voi due e Chris.- cosa?!
-Ah e Brooklyn niente ragazze per la notte se non sono amiche di Kelsey.- disse Victoria riferendosi alle abitudini del figlio.
-Chris lo sa già- disse mia mamma.
-Okay va bene, quando partite?.- chiese Brooklyn con non-chalance.
-Tra due ore, abbiamo già le valigie pronte.- Cosa?!
-E per la festa?- chiese Brooklyn.
-Ci andrete insieme e ci tornerete insieme, Chris dorme da un suo amico quella sera.-
Ho già detto osa?!
-Scusate quale festa?- mi intromisi io non sapendo nulla a riguardo.
-Ci sarà una festa a casa di un nostro compagno di suola, loro mi hanno obbligato a portarti.- disse indicando le nostre due madri.
-Oh e quando sarà?- chiesi confusa
-Questo sabato.- rispose Brooklyn guardandomi male.
-Va bene.- gli risposi e salii su in camera, scrissi un biglietto.
A Brooklyn:
Se non vuoi che venga dimmelo che non ti disturbo
Glielo feci passar da sotto la porta di camera sua.
Dopo pochi minuti ricevetti un messaggio da un numero a me sconosciuto.
Da "Sconosciuto"
A me non ambia niente, in fondo ti devo solo accompagnare e poi riportarti a casa.
Non risposi, la mamma e Victoria vennero a salutarci per poi dirigersi verso l'aeroporto.
Perfetto ora eravamo rimasti solo io e Brooklyn a casa, Chris tornava sta sera verso i tardi. Decisi di non pensarci e di scendere a mangiarmi qualcosa dal momento che avevo una gran fame, non lo avessi mai fatto, scesi in cucina e trovai Ashley seduta sul tavolo mentre Brooklyn le ispezionava la gola con la sua lingua, rimasi immobile a fissarli e per qualche strano motivo i miei occhi si riempirono di lacrime, Brooklyn si staccò e mi guardò con uno sguardo che non avevo mai visto nei suoi occhi, cazzo si era accorto che piangevo, dovevo andarmene, Ashley non si era accorta di nulla, girai i tacchi e corsi il più velocemente possibile su in camera mia, chiusi a chiave e mi sdraiai sul letto piangendo, sto diventando più debole da quando l'ho incontrato, prima non piangevo mai, le persone non mi avevano mai visto piangere, ero distaccata dal mondo intero. E adesso invece mi ritrovo a piangere per una persona che non mi interessa minimamente, grande cazzata, non è vero niente, avevo imparato a volergli bene anche se non ci parlavamo mai se non per insultarci a vicenda. Mi addormentai come succedeva ogni volta che piangevo, mi ero anche dimenticata che dovevo uscire con Klaire e Jazzy.
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Dèjà Vu
FanfictionKelsey è una ragazza di 15 anni, timida, riservata, ama la sua famiglia, è tutto ciò che ha, una tragedia la porta a vivere a casa di un ragazzo antipatico che non le riserverà alcuna attenzione...finchè...