Nel cuore della notte ♡

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Capitolo 8
-Buh- disse.
-Mannaggia a te mi stavo strozzando con l'acqua stupido!- dissi tirandogli un mezzo pugno sulla spalla.
-Scusa, dove sono le pesti?- mi chiese.
-A letto, tra poco salgo anche io.- dissi.
-Aspetta, parliamo un po' ti va?- mi chiese.
-Va bene, hei ma spetta tu che ci fai qui? Mi stai seguendo per caso?- gli chiesi divertita.
-Hei Bellina è colpa mia se mi è venuta sete? E poi ti ricordo che questa casa è di tutte e due, posso girare tranquillamente per casa!- mi disse ridendo.
-Caspita Emmett ma quanto sei grosso? Ci entrerai nello smoking?- gli chiesi per prenderlo in giro.
-Spiritosa, senti, voglio chiedertelo da un po' ma non so mai come affrontare l'argomento.- mi disse tornando ad essere serio.
-Dimmi. Emmett lo sai che con me puoi parlare di tutto! Sono sempre la tua sorellina preferita no? Oppure Alice ha già preso il mio posto dopo tutti questi anni?-
-Oh no, lei è il mio folletto preferito, tu la mia sorellina, ascolta Bella volevo chiederti, in realtà le domande sono due, si ecco, come ci si sente ad essere genitori?- mi chiese con gli occhi lucidi.
-Emmett? Ma che? NO! Rosieee! La mia Ro! Emmett!!!!- parlavo sconnessa, e poi gli saltai addosso e lo abbracciai.
-Sei la prima che lo sai, volevamo che tu fossi la prima ma volevo dirtelo io e Ro ha detto di si, perciò eccomi qua!- mi disse.
-Emmett, mi togli lo sfizio di fare una cosa che non ho potuto fare con tu sai chi?- gli chiesi.
-Huhuhu tu sai chi sembra di essere dentro Harry Potter, comunque ok- mi disse.
Mi alzai sulle punte lo guardai negli occhi e gli dissi: -Auguri Paparino, sei pronto? Ti aspetta una bella avventura, la più bella ed emozionante avventura di tutta la tua vita!- poi gli diedi un bacio sulla guancia.
-Sono più che pronto, amo la mia futura mogliettina più di qualsiasi altra cosa al mondo! E non vedo l'ora di iniziare con lei questa bellissima avventura!- dopo che lui pronunciò quelle parole iniziai a piangere e mi raggomitolai per terra, quanto volevo che quelle parole le avesse pronunciate Lui quel giorno di 4 anni fa.
Invece lui ha solo saputo dirmi che stavo facendo una cazzata.
Beh la cazzata l'aveva fatta lui!
E ora ne pagava le conseguenze!
-Hei hei no, Bella, Bella scusami, ti prego, ti prego basta! non ne posso più di vederti così per colpa sua, hai sofferto sempre questi quattro anni! Ora besta Bella devi liberarti un po' la mente, domani io e Jasper ti portiamo in giro! Non accetto un no come risposta! Passerai il weekend fuori con noi, e non preoccuparti dei bambini, Rose deve fare esperienza, ci penserà lei a loro- mi disse abbracciandomi mentre io continuavo a piangere.
-Emmett, sai quanto avrei voluto sentire pronunciare le parole che tu mi hai appena detto 4 anni fa dalla voce di qualcun'altro? Invece no, lui ha sempre saputo scappare dalle situazioni che non gli andavano a genio, e lo ha fatto con quella più importante, Emmett come posso fare? Lui non li ha voluti 4 anni fa, io vorrei, vorrei davvero lasciarli avvicinare a lui, ma ho paura, ho una fottutissima paura che si affezionino a lui e poi lui li distrugga come ha fatto con me, che poi loro ci stanno male, Emmett lui mi ha distrutta, con quello sguardo, con quelle parole, mi ha fatta a pezzi, riesci a capirlo questo?- gli chiesi tra i singhiozzi.
-Si, lo capisco, non vuoi che loro passino quello che hai passato tu, però loro hanno bisogno di una figura maschile- feci per aprire bocca ma mi fermò - sai che non è di James che hanno bisogno, loro hanno bisogno di un padre Bella, e il loro padre c'è, e sembra davvero intenzionato a volerlo fare, almeno provaci lasciali un po' andare, lasciali stare un po' con Edward, e vedi che succeede.-
-L'hai detto tu Emmett, sembra intenzionato, io devo essere sicura che lui li voglia davvero, non voglio che soffrono come sto soffrendo io,Emmett capisci? Ho paura! Non voglio che loro soffrono, sono ancora piccoli! e sai? prima me lo negavo, però ora lo so Emmett, io lo amo ancora, e questa situazione mi distrugge.- dissi ma si sentì un rumore e poi passi che sparivano su per le scale, seguiti da una porta che si chiudeva.
-Aspetta- mi disse e sparì anche lui.
Ma chi diavolo era?
Oddio speravo solo che non fosse Edward!
Avevo apena confessato di amarlo!
-Di sopra dormono tutti, oppure qualcuno faceva finta, però sembravano tutti adddormentati profondamente, beh a quanto pare non siamo gli unici notturni eh Bellina?- mi chiese mettendola sul ridere.
-Non so cosa ci trovi tanto da ridere, ti immagini se fosse stato Edward! Ho appena detto che lo amo! Sono ufficialmente una cogliona! A che ora si parte domani? Ho proprio bisogno di staccare!- dissi inconsapevole dell'ora.
-Alle prime luci dell'alba, verrà Jazz a svegliarti, ti conviene andare a dormire. Ah no, ti conviene andarti a vestire, stiamo qui a parlare da tutta la notte- disse ridendo e guardando l'orologio.
Cavolo!
Era già passato così tanto tempo?
Parlare con Emmett mi faceva sentire bene, certo con Jazz era più facile parlare, ma con Emmett era anche divertente!
-Cavolo! Sono le quattro e mezza? Vado a prepararmi, Ah Emmett? Dove andiamo? Devo preparare la valigia!- gli chiesi.
-Non preoccuparti, tu vai a vestirti, alla valigia ci hanno già pensato Rose e Alice.- mi disse.
-Cosa? Chissà cosa mi ci avranno messo!- dissi salendo le scale e andando in camera, i miei angeli dormivano beati, lasciai un piccolo bacio sulla fronte di entrambi e dissi piano
-Ciao bimbi ci vediamo presto-dissi e andai all'armadio.
Infilai un paio di Jeans, una maglietta e una felpa, ed andai di sotto.
Ci trovai Jazz, intento a prendere le ultime valige.
-Mannaggia, Bella, che cosa diavolo hai dentro queste valige?!- mi chiese.
-Cosa? quelle sono le mie?-
-Si.-
-Ah non guardare me! Tua sorella e Alice hanno fatto le valige, è con loro che te la devi prendere!-
-Si hai ragione.- disse ridendo mentre usciva dalla porta sul retro.
Presi la borsa e controllai che ci fosse telefono, potrafoglio, documenti?
Ok c'era tutto.
Uscii di casa e notai la macchina con cui saremo partiti.
Una bellissima Aston Martin Vanquish era davanti a noi in tutta la sua bellezza!
-Cosa? NO! Scordatevelo! Piuttosto prendiamo la mia Ferrari ma io li non ci salgo!-
-Sapevamo che avresti opposto resistenza- disse Emmett sarcastico.
-E poi da quando voi potete guidarla?- chiesi consapevole che solo io avevo il permesso di guidare la macchina di Edward.
-Infatti a noi non ci è permesso! Ma a te si Bellina.- disse Emmett e mi lanciò le chiavi.
-State scherzando?-dissi prendendo le chiavi al volo suscitando la risata di Emmett, beh di solito ero più scoordinata potevo anche capirlo.
-No, avanti Bella, prima che si sveglia!- mi disse Jazz sedendo dietro.
-Cosa? Un furto? Avete intenzione di rubargliela?- dissi ridendo sarcasticamente.
-Non noi Bella! TU!- mi disse Emmett andando a sedersi sul sedile del passeggero.
Uhm vediamo, io avrei rubato la macchina di Ed?
Si direi che si può fare!
Strinsi le chiavi della macchina in mano e mi diressi verso la portiera del guidatore e misi in moto.
Girai la macchina e imboccai il vialetto che usciva da villa Cullen, non prima di aver visto il volto sconvolto di Edward affacciarsi alla finestra per vedere se il rombo che aveva sentito era davvero la sua adorata automobilina, beh Eddy, si!
È proprio lei!
Lo potevo dire con certezza grazie al meraviglioso profumo che emanavano i sedili.
-Allora come ti senti?- chiese Jazz.
-Una ladra!- dissi ridendo.
-Cos'è che poi ti ha spinto a farlo?- mi chiese Emm.
-Lui mi ha rubato la felicità io gli ho rubato la macchina!- dissi sperando che il discorso morisse lì, e così fu.
-Allora Bella prendi la seconda ed esci all'ibocco con la 210- mi disse Jazz.
Così feci, non capivo dove volevano portarmi ma ascoltai alla lettera tutte le indicazioni stradali che mi diedero.
Durante il tragitto parlammo del più e del meno.
Emmett diede la grande notizia a Jazz che in risposta si sentì dire -Non provarci anche tu o finisci male!- quella fu l'unica frase sull'argomento "Edward e bambini" che uscì durante tutto il viaggio.
Almeno non finchè Emmett mi chiese:
-Bella, non mi hai risposto prima com'è essere genitori?- mi chiese Emmett.
-È la cosa più bella di questo mondo, è il mestiere più bello e unico! Però hai anche tanti dubbi, insomma devi stare attento a qualsiasi cosa, a tutte le più piccole piccolezze, "Abbiamo solo alcuni anni per poter stare con i nostri figli. Anni in cui sono loro che vogliono stare con noi. Dopo sarai tu a doverli inseguire perché ti diano retta, passano presto Emmett, solo pochi anni ed è tutto finito" pensaci Emmett, non commettere il suo stesso errore ti prego, tu sei migliore di lui Emm.- gli dissi.
-Grazie Bella! Lo sai che le tue parole sono meravigliose? E grazie anche perchè mi consideri migliore di lui.- mi disse.
-Beh è la verità, almeno tu non hai gridato addosso a Rose che questa è l'età delle cazzate e che non ti volevi prendere la responsabilità di crescere un bambino.- dissi guardando per aria.
-Bella devi prendere la 101 ora- mi disse Jazz sperando di far cessare ill discorso.
L'orologio sul cruscotto segnava ormai mezzogiorno, imboccai la 101 come mi aveva detto Jazz e solo allora mi ricordai quella strada.
-Dalla tua espressione penso che tu ora sai la strada da percorrere, vai!- mi disse Emmett al mio fianco.
-Ragazzi vi adoro! Non ci credo! Vi amo!- dissi.
-Qualche ora fa pensavo di averti sentito dire che amavi qualcun'altro, bah mi sarò sbagliato!- mi disse Emm.
Lo fulminai con lo sguardo.
-Bella davvero? cioè dopotutto tu lo ami?- mi chiese Jazz visibilmente curioso, quindi non era lui ad ascoltare me e Emm.
-E uno fuori, tu eri con me, gli indiziati si restringono Emmett. Emmett e se era lui? Emm cazzo rispondi!- Emmett era perso nei pensieri.
Jazz gli tirò una sberla dietro al collo e lui sembrò ridestarsi.
-Si Jazz, comunque, Emm? Tu che ne pensi? Jazz era molto sorpreso, tu eri con me.- stavo per dire qualcos'altro ma lui mi fermò.
-Non ne sono sicuro Bella, ora non ci pensare!- mi disse.
-Bella devi girare a destra te lo ricordi si?- mi chiese Jazz.
-Certo.- dissi.
Imboccai la via, ed eccomi a casa!
-Casa- sospirai i ragazzi mi sorrisero mentre posteggiavo davanti a casa.
Scesi dalla macchina e mi guardai intorno, non era cambiato nulla, era tutto uguale, potevo dire che quella era CASA!
-Bella, ragazzi, eccovi, avete fatto buon viaggio?-
-Ciao.......- dissi.

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