Epilogo-Memories

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Dopo quattro giorni in ufficio tra mille articoli da preparare e troppe persone da gestire, finalmente era arrivato il giorno in cui avrei rivisto i miei bambini e il mio uomo, andai all'aeroporto con la mia Ferrari, avevo dato un giorno libero a Laurent e ne avevo preso uno anche io per stare con Edward e i bambini, andai dritta al gate degli arrivi e mi misi ad aspettare che le mie persone speciali uscissero dalle porte, proprio mentre le porte si stavano aprendo iniziando a mostrare Vic e Jamy sentii due mani coprirmi gli occhi e 4 paia di braccia attaccarsi alle mie gambe.
-Mammaaa- urlarono le mie scimmiette mentre ancora Edward mi teneva gli occhi chiusi con le mani.
-Volevano viaggiare con il jet privato del nonno e non potevo non accontentarli ti pare?- mi disse Edward io gli presi le sue mani tra le mie e senza girarmi gliele baciai, lui mi abbracciò da dietro e mi strinse fortissimo stando attento a non fare male ai nostri cuccioli.
Quando finalmente Edward si staccò mi abbassai e iniziai a stringere forte i miei bambini, mi erano mancati così tanto.
-Ehi e noi chi siamo?- chiesero Vic e Jamy all'improvviso.
Lasciai i miei bambini e li abbracciai fortissimo -avete già casa vostra pronta.-dissi a loro nell'orecchio loro sorrisero e ci avviammo verso la macchina i bambini li tennero in braccio Vic e Jamy dietro, Edward volle guidare la mia Ferrari ma gli risposi nemmeno per sogno e mi sistemai al posto di guida.
-Andiamo a casa- gli dissi mentre lo guardavo espressamente negli occhi lui annuì solamente.
Partii dall'aeroporto e sull'autostrada che portava in città tirai parecchio la mia bimba, Edward era terrorizzato e mi guardava come se fossi pazza, gli altri invece ridevano perché erano abituati a quello.
Arrivati a casa Edward e Jamy scaricarono le valige mentre io e i bambini insieme a Vic entrammo in casa e aspettammo.
Quando Edward entrò in casa mia rimase esterrefatto, tutto ricordava lo stile di villa Cullen.
-Beh non si può certo dire che qui non mi senta a casa- mi disse Edward scoppiando poi in una fragorosa risata.
-Sono contenta che ti piaccia, e sono contenta che siete qui- gli sorrisi per poi invitarlo a fare il giro della casa.
Lui mi seguì, gli mostrai tutto, sorrise tantissimo quando vide la stanza disordinata delle pesti, mi fermai davanti a una stanza chiusa e gli dissi di aspettarmi, andai in camera mia a prendere la chiave della stanzetta dei bimbi.. non quella in cui dormivano, no era una specie di sgabuzzino che avevo fatto dipingere a James, metà azzurro e metà rosa.
Nella metà rosa erano riportate sul muro le foto che ritraevano Liz ogni anno di vita fino ad allora, sotto le foto una cassettiera, anch'essa pitturata di rosa però più scuro rispetto al muro, che conteneva all'interno diari riguardanti Liz, e altre fotografie che ritraevano per esempio i primi passi, il primo gelato o la prima pappetta scaraventata addosso allo zio James.
Mentre la parte azzurra era molto simile, foto appese dalla nascita a ogni compleanno di Lu, sotto una cassettiera blu con alcuni diari che avevo scritto io stessa. Di fianco alla porta c'era una piccola mensola con due diari, uno viola e uno verde, quello verde era il diario che Victoria aveva scritto su Liz, mentre quello verde il diario che Jamie aveva scritto su Lu. A loro era piaciuta la mia idea e avevano pensato di scriverne uno anche loro.
In fondo alla stanza la dove i colori si incontravano c'era uno scaffale anch'esso dipinto a metà rosa e metà azzurro c'erano i ricordi in comune tra i due gemelli, e disseminati per la stanza c'erano vari giochi che loro usavano da più piccoli. Era un anno che non li facevo più entrare in quella stanza, da quando Lucas per prendere un giocattolo che teneva nella culla da bambino, senza quello non si addormentava, per poco non si tirava giù lo scaffale.
-Che cos'è?- mi chiese Edward quando mi vide arrivare con la chiave.
-Penso che questo sarà il tuo posto preferito della casa- gli dissi dandogli le chiavi -Ti lascio unn po' da solo vado a fare qualcosa da mangiare- gli diedi un bacio sulla guancia e feci per allontanarmi ma mi fermò.
-Aspetta, entra con me- mi disse tirandomi a lui e baciandomi. Io annuii e lui aprì la porta, accesi la luce e la sua faccia era sconcertata.
-E questa stanza?- mi chiese regalandomi il suo dolce sorriso sghembo.
-È la stanza dei bambini, cioè dei loro ricordi, come puoi vedere al muro ci sono le loro foto, quando sono nati e poi i 3 compleanni con le loro torte rigorosamente giganti, sempre una rosa una blu.. le loro culle, rosa e azzurra, in ognuna delle due cassettiere potrai trovare dei diari che parlano dei bambini.. di tutta la loro vita fino ad allora, qui invece - dissi indicando lo scaffale accanto alla porta -troverai i diari che James e Vic hanno scritto sui bambini.. e credo che in quello di James troverai qualcosa anche su di me durante la gravidanza, quel pestifero non mi ha mai fatto leggere ciò che scriveva.- gli dissi sorridendo mentre mi avvicinavo alla fine della stanza.
-E qui?- mi chiese lui con il suo sorriso sghembo, probabilmente aveva intuito cosa ci fosse lì dentro.
-Ricordi in comune- sorrisi.
Lui mi guardò per un momento cercando di capire cosa intendessi per ricordi in comune.
-Vedi nelle cassettiere troverai album di foto, e diari che parlano esclusivamente solo di Lucas- dissi indicando la cassettiera azzurra- e solo di Elisabeth.- dissi indicando la cassettiera rosa.
-Qui invece troverai cose come la prima litigata, o il primo tentativo di salvare il fratello da una mia sgridata da parte di Liz, ma soprattutto il loro volersi incondizionatamente bene.-
Lo guardai per un secondo seria ricordandomi di un diario di Liz nella cassettiera rosa.
-Ti avviso, per te sarà molto difficile leggere le parti in cui Liz è all'asilo. Vedi New York è molto strana, e i bambini di qui sono abituati alla famiglia standard: madre, padre e figli, le famiglie non vedono di buon occhio le ragazze madri soprattutto se non hanno detto niente del padre ai propri figli, io me ne fregavo ma per loro, soprattutto per Liz che ha sempre visto le sue compagne correre in braccio ai loro padri quando andavano a prenderle, è stato molto difficile crescere senza di te.-
Lui mi guardò triste, aveva capito cosa intendevo alla perfezione, aveva gli occhi lucidi quando Lucas entrò in stanza dichiarando di aver fame.
-Vado a fare la cena, vieni piccola peste cosa vorresti da mangiare?- lasciai Edward perso nei suoi pensieri e mi diressi verso la cucina.
-Le tre P- gridarono in coro i miei bambini, evidentemente le mura non erano molto spesso perché  alla porta si affacciarono James e Vic.
-Ho sentito le tre P?- chiese James entrando in casa.
Io scoppiai a ridere seguita dai bambini.
-Dov'è Edward?- Mi chiese Vic notando la sua assenza.
Io indicai il corridoio e James capi al volo che si trovasse nella stanza dei ricordi dei gemelli e si diresse in quella direzione, volevo lasciarli soli ma sia io che Vic ci guardammo curiose volevamo sentire cosa dicevano; i bambini erano tornati sul divano a vedere la TV mentre io e lei ci avvicinammo piano alla stanza per non farci sentire.
-Qui puoi trovare tutto quello che ti sei perso, anche su Bella, fin da quando siamo andati via da Phoenix.- gli disse dandogli il suo diario, togliendosi la chiave che portava al collo e porgendogliela.
Edward gli sorrise -Grazie James- e prese il diario e la chiave.
-Avviso, non troverai belle parole su di te, ero piuttosto incazzato- sorrise grattandosi dietro la testa.
-La mia faccia ne è consapevole- disse toccandosi una piccola cicatrice sul lato della guancia.
-Scusa- risero insieme e poi si diressero verso la porta, io e Vic scappammo in cucina.
-Ti aiuto.-mi disse lei e insieme ci mettemmo in cucina a preparare le tre P, che non era altro che pasta panna e pancetta, il piatto preferito dei bambini, e di Edward.
Quel giorno tutti eravamo consapevoli che ora tutto sarebbe cambiato e ci sedemmo a tavola con il sorriso perché si sarebbe cambiato tutto ma in meglio...


Angolo Me:
Sono consapevole di essere sparita e mi dispiace tantissimo!!😔
Anyway..
Eccoci arrivati alla fine di questo libro, ma non alla fine della storia.
Ebbene sì, ho deciso di continuare la storia in un altro libro, che parlerà ovviamente della vita della nel famiglia Cullen, entrando nei dettagli delle vite dei bambini, devo decidere se iniziare con un Pov Edward in cui legge le storie contenute nei diari, ditemi se è una cosa che potrebbe piacervi che la porterei molto volentieri.
Un bacio e un grande grazie a chi ha deciso di seguirmi fino a qui😘
Al prossimo libro.
Besos Niky😘❤️❤️❤️

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