Rispettare Una Promessa♡

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Capitolo 19
POV. Bells
Quando arrivai ai piedi delle scale Edward stava entrando dalla porta.
-Hei, mi sono dimenticato che dovevamo passare a prendere le fedi.- mi disse.
-Ci sono passata io, ho conosciuto Tanya in gioielleria.- gli dissi sorridendo.
-Ah, e come ti è sembrata?- perché mi faceva questa domanda?!
-Beh, bella è bella, ma forse è un po' troppo finta. Dai andiamo non guardarmi così, si vede che quella è tutta rifatta!- dissi visto che mi stava guardando perplesso.
-In effetti hai ragione- mi disse ridendo.
La sua risata cristallina..
Quanto mi era mancata..
Mi unì alla sua risata.
E ancora ridendo entrammo in salotto dagli altri.
-Cosa sono queste risate?- ci chiese Emm.
-Ho conosciuto Tanya- dissi consapevole che avrei attirato l'attenzione di tutti, difatti persino Rose e Alice alzarono lo sguardo da una rivista di Moda.
-Oddio! BELLA!!! Vogliamo sapere tutto!-
-Non c'è niente da dire, l'ho incontrata e mi ha visto con la macchina di Edward, mi ha detto: "devi essere molto importante per lui se ti lascia guidare la sua adorata Aston.- finì la frase guardando Edward.
-PAPÀ!- gridarono i miei angioletti appena entrarono in casa.
Papà, sentire quella parola dai bambini era bellissimo.
-Andiamo in piscina papà?! MAMMA VIENI!- mi trascinarono verso la piscina.
-Bambini ma io non ho il costume- dissi loro sperando di non finire comunque in piscina.
-Oh Bella, non serve il costume, andiamo- disse Edward prendendomi in braccio.
-NOOOO!! EDWARD METTIMI SUBITO A TERRA!!!-
-Come desidera signorina- disse facendo per farmi scendere. Io mi lasciai cadere dalle sue braccia. Solo che quello che trovai sotto di me non fu erba come credevo ma acqua, mi ero buttata da sola in piscina in pratica.
Ma la vendetta è un piatto che va servito freddo.
Meglio ancora se a vendicarti è un orso grande e grosso di nome Emmett, che arrivò di soppiatto lanciando Edward in piscina.
Tra le risate di tutti Edward giurò vendetta al fratello.
Alla fine ci ritrovammo tutti noi ragazzi in piscina come un tempo, solo che ora c'erano due esserini in più, che avevano sostituito Jamy e Vic per ora.
Domani sera ci sarebbe stato l'addio al nubilato di Rose.
Poverina non poteva bere ne fare nulla, per via della gravidanza.
Quando mi resi conto che domani sarebbe arrivata tutta la truppa di La Push, uscì veloce dalla piscina e corsi in casa.
Questo comportamento non sfuggì al padre dei miei figli che mi seguì dentro casa.
-Tesoro che succede?- hhh, tesoro.
-Mi sono resa conto che domani arriva la truppa di La Push.- dissi entrando in camera.
Lui mi seguì dentro la mia camera.
-E quindi?!
-E quindi?? Con loro arriverà anche Renèe! Mi odierà Edward!.-
-Non le hai detto nulla dei bambini?-
-No! Avrebbe rivisto in me la sua storia con Charlie! Avrebbe lottato per aiutarmi e io non volevo, dovevo farcela da sola, però le ho negato l'essere nonna che tanto voleva.- dissi ormai in lacrime.
Edward mi abbracciò stretta regalandomi quel calore e quella sicurezza che solo lui sapeva darmi.
Annusai il suo profumo mentre ero abbracciata a lui.
-Evita di sniffarmi per favore- disse regalandomi il suo bellissimo sorriso sghembo.
-Te l'ho detto le cattive abitudini sono dure a morire.-gli dissi sorridendogli.
-Vedo- disse.
Io alzai la testa per guardarlo ed eravamo a una vicinanza troppo pericolosa.
Se avesse deciso di accorciare quella breve distanza? Come mi sarei dovuta comportare? Mentre mi ponevo queste domande mi resi conto che se avessi voluto toccava a me levare le distanze.
La parte razionale di me mi diceva di aspettare.
Quella irrazionale mi diceva di buttarmi addosso a lui.
Respirai profondamente, ma quello che sentì fu il suo profumo che anebbió la parte razionale del mio cervello.
Beh questa volta la parte irrazionale ebbe la meglio. Mi buttai tra le sue braccia e incollai le sue labbra alle mie. Da quanto tempo volevamo quel bacio. Da quasi 5 anni aspettavo di stare ancora nelle sue braccia.
-Bella, aspetta! Non credere che non voglio! Ma tu sei sicura? Non voglio affrettare troppo le cose, continuerò questo bacio solo se tu mi giuri che ne sei convinta- mi disse, aww ma quanto era dolce sto ragazzo? Come potevo non essere sicura di quello che stavo facendo?! Edward era l'unico ragazzo che io abbia mai amato. E anche l'unico che avrei sempre voluto, e sempre vorrò.
-Giuro che non sono mai stata più sicura di quello che sto facendo di questo momento! Tu! Tu sei tutto ciò che ho sempre voluto e sempre vorrò!!- dissi guardandolo negli occhi.
-Ti amo Bella!-
-Ti amo Edward!-
E dopo esserci detti quelle parole tornammo a baciarci, poi però Edward si staccò!
-Scusa Bella, ma devo fare le cose come si deve.-
Si affacciò alla finestra e chiamò i bambini.
Loro arrivarono in stanza e Edward si sedette per terra davanti a loro.
-Lucas, ricordi la promessa che ti avevo fatto quando hai visto quelle foto sul muro?- capì subito dove voleva arrivare così andai sedermi sul letto.
-Si, mi hai detto che non avresti baciato la mamma senza prima chiedermi il permesso!- disse il mio adorabile Lu.
-Lucas Swan! Posso avere il tuo permesso di baciare la tua mamma?- gli chiese, uh solenne.
-SIIIII- rispose Liz al posto del fratello che vedendo la sorella contenta fece si con la testa.
Vidi Edward alzarsi e venire da me, mi prese il volto e mi baciò dolcemente. I bambini battevano le manine.
-E comunque sarete presto Lucas e Elisabeth Cullen!- disse ai miei bambini sorridendo.
-Edward? Hai deciso di riconoscerli?- gli chiesi.
- Si amore!- mi disse.
-aww amore!!- così dicendo gli saltai al collo.
-Mamma? Cosa vuol dire riconoscere?!- disse Liz.
-Vuol dire che vi riconosce come suoi figli e che vi dà il suo cognome.- dissi ai bamini che avevano gli occhietti lucidi.
Quando capirono cosa voleva dire la mia frase si lanciarono addosso al papà abbracciandolo.
-Grazie papà!- disse Liz.
-Figurati principessa!- disse e lei si illuminò.
-Non vedo l'ora di vivere con voi come una vera famiglia- mi disse guardandomi.
-Non come! Noi saremo una famiglia!- gli dissi prendendo in braccio Lu, e poi entrambi abbracciammo i nostri bambini.
-Ragazzi è pronto!- Gridò Esme da fuori. Bello avremmo mangiato in giardino.

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