Mi svegliai con le urla che arrivavano dal corridoio, non riuscendo però a capire di chi fossero per il forte lancinante dolore alla testa.
Ma chi me l'aveva fatto fare di bere? Che madre snaturata.
Ad un certo punto dalla porta entra Emmett.
-Bella? Ti prego non dirgli che sono qui. Mi stanno facendo impazzire aiutami.- si sentivano dei passi venire dal corridoio.
-Va in bagno e quando l'ho distratta esci dalla mia camera e fuggi!- gli dissi.
Lui si infilò in bagno poi a un certo punto rimise fuori la testa.
-Approposito di camera tua. Che ci fai nel letto di Eddy?- mi chiese.
Cavolo non me ne ero resa conto che ero nel suo letto e lui mi stava guardando.
-Sparisci fratello Orso e non fare domande!- gli dissi laciandogli un cuscino.
Mentre spariva dietro la porta del bagno mi resi conto della scatolina azzurra con le pillole per il mal di testa e sopra al comodino e un biglietto affianco.
"per il tuo mal di testa.
Avevo il turno in ospedale stamattina.
Ah ha chiamato la tua capa ho risposto io e le ho detto che stavi ancora dormendo dovresti richiamarla.
Ti amo tuo Edward♡"
La scritture elegante era inconfondibile.
I passi in corridoio si avvicinavano sempre di più.
Fuggì dalle coperte andandomi a sedere alla scrivania.
-Bella?- giusto in tempo, Alice era entrata un secondo dopo che mi sono seduta alla scrivania -cosa ci fai in camera di Edward?- mi chiese sospettosa.
-Cercavo queste- le dissi alzando la scatola delle aspirine che reggeva in mano.
Solo allora mi girai e la guardai in faccia.
-Bella! Mio dio fai spavento! Allora scrub maschere multiple, massaggio relax, si, dovrei farcela in due ore. Ricordami di non farti bere mai più. Ora doccia e vieni da me!-
-agli ordini genarale- le dissi e lei uscì gridando il nome di Emmett.
Io mi sedette di nuovo alla scrivania quando sentì la porta del bagno aprirsi.
-Bella ora mi spieghi che ci facevi nel letto di Edward?-
-Ma tu non dovevi scappare dalla mia stanza?- gli chiesi cercando di evitare il discorso.
-Bellina non cambiare discorso avanti!- mi disse.
Gli passai il biglietto di Edward sperando che capisse senza che io parlassi.
-Ah la mia Bellina- rise e mi prese in braccio.-sono felicissimo, Finalmente! Da quando?- mi chiese.
-Dal giorno in cui mi buttò in piscina- gli dissi.
-Awww-
-Emmett, silenzio però al generale lo voglio dire io. Anzi dammi andare, per colpa tua mi tocca farmi trattare da "Barbie-cavia-da-laboratorio" da tua sorella. - dissi scansandolo verso il bagno.
Il getto della doccia con le aspirine che facevano effetto fu rilassante.
Quando finì con l'asciugamano nei capelli mi diressi in camera mia e misi una tuta e poi andai in bagno di Alice.
-Ahhh- urlò quando mi vide - è tornata la vecchia Bella!- mi disse mettendosi le mani nei capelli per la mia tutona.
-Avanti Ali, vedi di muoverti che poi con il vestito ti stupisco- le dissi.
Lei mi mise nella vasca da bagno e cominciò a mettere maschere su ogni parte del mio viso.
Quando finì dopo due ore avevo la pelle liscia e morbida e trucco e capelli fatti, il trucco era blu con effetto fumo, e i capelli raccolti in una crocchia strana era una specie di chignon da cui venivano fuori altri capelli che ricadevano sulle spalle boccolosi.
-Ora va in camera vestiti e poi torna qui ad aiutarmi con Rose, e chiama anche Victoria mi servirà anche lei - mi disse.
Io mi diressi verso la camera di Vic e James, che nel frattempo era tornato a casa dall'ospedale. Bussai e quando Vic mi diede l'ok entrai.
-Vic ha detto Alice di vestirti e andare nel suo bagno che ha bisogno di noi con Rose.- le dissi e uscì velocemente andando in camera mia a vestirmi. Quando entrai in camera mi diressi all'armadio presi il vestito e lo posai sul letto.
Poi mi ricordai del biglietto e che Anna aveva chiamato e andai in camera di Ed ha prendere il telefono. Quando entrai non mi accorsi della figura distesa sul letto. Ero concentrata sul numero da comporre.
-Te lo ricordi il numero o cerchi nella rubrica?- mi chiese.
-Edward! Quando sei tornato?- gli chiesi fiondandomi su di lui.
-Mezz'ora fa.- mi disse -eri impegnata con Alice, e ho incrociato Emmett che si sta nascondendo in garage, mi ha fatto i complimenti.- mi disse guardandomi e ridendo.
-Chiamo Anna e poi vado a vestirmi- gli dissi.
-Va bene ci vediamo stasera.- presi il telefono andai in camera mia.
*Bella?*
-Ciao Anna so che stamattina mi hai chiamato mi dispiace ma ieri sera ho fatto un po' tardi e quindi stamattina ho dormito- le dissi mostrandomi colpevole.
*Non preoccuparti Bella ho parlato con Edward, volevo saper e come stava andando e se ti andava di scattare qualche foto del matrimonio da mettere sul giornale per un eventuale "moda della sposa parte 2 The wedding"* mi chiese.
-Certo le foto non mancheranno ma dimmi come vanno le cose li al giornale? Tutto bene?- le chiesi.
*Sì bene, seguendo i tuoi consigli dell'ultima volta ora le cose vanno molto meglio. Andy e Emily fanno un lavoro bellissimo, riguardo a Serena avevi ragione Blair la sa tenere a bada, grazie Bella, ma dimmi quando torni?*
*La settimana prossima, parto lo stesso giorno dei due sposini- le dissi.
*Va bene divertiti stasera e torna presto*
-Ciao Anna- le dissi e chiusi la chiamata.
-BELLA SE NON TI MUOVI TI STRANGOLO! - era Alice.
Misi il vestito alla svelta e presi i tacchi in mano.
Corsi nel bagno di Alice.
-Finalmente la Nuova Bella- mi disse guardandomi il vestito - Bella Vic voi acconciatele i capelli.- e ci spiegò cosa fare mentre lei si occupava del trucco.
Alle 7 meno 10 finimmo e aiutammo Rose a entrare nel vestito.
-Bella tu devi andare a prendere posto accanto a Edward sbrigati- mi disse Alice io scesi le scale e poi infilai i trampoli.
E mi diressi verso Edward.
Presi posto accanto a lui vestito in smoking era bellissimo, ma finsi di ignorarlo, nessuno sapeva di noi e secondo la versione ufficiale ci parlavamo appena.
-Sono sconvolto! Tu che riesci a camminare su quelle "trappole mortali"-disse minando le virgolette quando disse come chiamavo io i tacchi-senza volare per terra! Che progressi Swan- mi disse ghignando.
-Taci Cullen- non lo guardai perché tentavo di non ridere Emmett venne da noi e ci salutammo. Era imponente dentro quello smoking.
Lanciai un rapido sguardo alla sala, in prima fila alla parte sinistra c'era la mamma di Rosalie e Jazz, accanto a lei la sedia vuota che spettava a suo marito che in questo momento era in fondo alla sala aspettando di entrare con la figlia sotto braccio, con jazz e la sedia vuota accanto a lui immaginai dovesse essere per Lucas.
Mentre in prima fila dalla parte destra c'erano Esme e Carlisle con due posti vuoti uno quello di Alice e uno quello di Liz.
Quando la marcia inzió Lucas entrò per primo con le fedi e le pose sul trespolo davanti al pastore, andandosi a sedere accanto a Jazz.
Subito dopo di lui entrò la mia bimba con in mano un cestino di petali di rose bianche e blu che spargava saltellando, no danzando per tutta la navata. Sembrava sua zia Alice, arrivò davanti a Emmett e gli lanció addosso quel che restava dei petali.
Io sorrisi e Edward accanto a me fece lo stesso.
Alice e Vic entrarono insieme e si diressero ai loro posti e infine eccola.
Rosalie.
Il vestito era bianco con scollo a cuore.
Il busto stretto e la gonna ampia.
Aveva uno strascico lunghissimo.
In mano un buchè di rose bianche e blu.
Stava sotto braccio a suo padre e sorrideva balzando lo sguardo da Emmett a suo padre.
Arrivata alla fine della navata il prete disse:
-Chi offre questa donna?-
-Jason Hale- rispose il papà di Rosalie.
Poi si sedette di fianco alla moglie.
Il prete iniziò la cerimonia.
Io mi persi a osservarli.
Se non ci fossi stata io quel giorno a scuola avrebbero trovato il modo di stare insieme ne sono sicura. Mi persi a osservarli. Quando Edward mi tirò una leggera gomitata capì che eravamo arrivati al "lo voglio".
-Vuoi tu Emmett McCarty Cullen prendere Rosalie Lillian Hale come tua sposa e amarla e onorarla, in salute e in malattia, in ricchezza e povertà, per tutti i giorni della tua vita?-
-Lo voglio- disse Emmett guardando Rose negli occhi.
-Vuoi tu Rosalie Lillian Hale prendere Emmett McCarty Cullen come tuo sposo e amarlo e onorarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e povertà, per tutti i giorni della tua vita?-
-Lo voglio- disse.
-ora scambiatevi le intenzioni- disse il prete.
Iniziò Rosalie.
-Emmett, non vedo l'ora di vivere la mia vita come tua moglie, ricordo ancora tutti i mostri momenti non cambieranno mai ciò che siamo, e poi sai cosa penso? Penso che l'amore sia un rito pagano per raccontare domani a tua figlia chi eri- disse prendendo le parole della loro canzone.
Poi toccò a Emmett.
-Hei Barbie Girl, no dai scherzo, Rosalie, ho provato a immaginarmi quanto saresti stata bella nel nostro giorno speciale, ma -alzò gli occhi e la guardò- nemmeno l'immaginazione poteva arriavre a tanto- disse. - Ora che siamo qui pronti a scambiarci gli anelli vorrei ringraziare un uccellino senza il quale ci avremmo messo secoli prima di essere qui -disse guardandomi- Grazie Bella, sei stata tu la prima testimone del nostro amore, e grazie a Edward che ti ha sempre sostenuta nelle tue follie, vi vogliamo bene- disse infine. Io gli sorrisi sapendo che in quel momento non potevo andare ad abbracciarlo.
Poi presero gli anelli, quelli che ero passata a prendere in gioielleria.
-Io Emmett McCarty Cullen, prendo te Rosalie Lillian Hale come mia sposa, nel nome del padre del figlio e delle spirito santo-
-Io Rosalie Lillian Hale prendo te Emmett McCarty Cullen come mio sposo, nel nome del padre del figlio e dello spirito santo.-
-Con i poteri a me conferiti vi dichiaro Marito e Moglie, puoi baciare la sposa- disse il prete e Rosalie e Emmett si lanciarono in un dolce bacio e la folla scoppiò in un forte applauso.
Poi fu il turno delle foto io mi misi accanto a Rose e Ed accanto a Emm. Dopo le foto di rito ci spostammo tutti nel grande giardino di Villa Cullen dove Alice aveva organizzato il ricevimento, ma le sorprese non erano ancora finite perché mentre mi dirigevo verso il giardino Emmett mi fermò. E disse solo -Sorpresa-
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Una Mamma In Carriera♡
FanfictionQuesta è una mia storia che ho iniziato a scrivere su EFP ma per mia sfortuna mi si è rotto il PC, e non posso continuare a scriverla li, voglio portarla anche qui a voi sperando che abbia lo stesso successo.. ''una mamma in carriera" nasce dalle m...