Chiarirsi ♡

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Capitolo 4

Entrai in casa e trovai i ragazzi in salotto a giocare alla Play station, c'erano tutti, anche Laurent.
Laurent aveva poco più di venticinque anni, era cresciuto a New York, conosceva bene quelle strade, quindi quando ero diventata Vice-Direttrice di Vogue e la capa aveva messo un annuncio, per chi sarebbe poi diventato il mio autista lui si presentò ai colloqui, era abbastanza competente, anche per la sua giovane età. Non aveva famiglia ne alcun tipo di legame affettivo in quella città, sapevo che i suoi genitori abitavano lontani, e che avevano perso i contatti quando lui si era intestardito a voler restare a New York quando loro partirono per il messico.
Guardai la tv, stavano giocando a Black Ops 2, ma sul tavolino c'erano anche MW3 e FIFA 14.
Si erano dati da fare tutto il pomeriggio.
-Ciao Bellina- mi disse Emmett vedendomi comparire in salotto.
-I bambini?- chiesi.
-Esme li ha portati al parco saranno qui a momenti visto l'ora.- mi disse Jazz.
-Rose?- chiesi allora.
-Di sopra- mi dissero tutti insieme e tornando a guardare lo schermo.
Salì le scale e andai in camera di Rose. Bussai e lei mi diede l'ok per entrare e entrai.
-Ciao Bella sei tornata?- mi disse poi però vide il mio sguardo. -Cos'è successo?-
-Ho parlato con Alice, solo stressata per il matrimonio eh Rose?! Perchè non mi hai detto nulla della nonna? Ne tu ne Emmett nemmeno Jazz, e sinceramente mi stupisco di Esme e Carlisle. Sapevate quanto ci fossi legata. perchè non mi avete detto niente e mi avete lasciata allo scuro di tutto, con il vostro comportamento avete permesso a Alice di allontanarsi da me, perchè Rose, Dimmelo.- le dissi.
-Bella, devi capire che noi non volevamo nasconderti la morte della nonna, ma noi ti abbiamo visto, abbiamo visto come stavi, come sei stata senza Edward, hai dovuto crescere due figli da sola.-
-Non ero sola! avevo James e Vic.- la interruppi.
-Non intendevo questo, so che con te c'erano James e Vic, ma a te mancava la figura paterna per i tuoi figli, lo so non abbiamo scuse per quello che abbiamo fatto e ti chiedo scusa da parte di tutti.- mi disse.
-Va bene, ma basta segreti va bene?- le chiesi.
-D'accordo.- ci abbracciammo e poi scendemmo insieme dagli altri.
-Ja,es ti devo dire una cosa.- gli dissi, visto che avevano finito la partita.
Andammo in cucina.
-Ti ricordi nonna Elisabeth?- gli chiesi.
-L'hai saputo eh?- mi chiese lui.
-Cioè tu lo sapevi?! James quando?.-
-Il giorno stesso quando Jazz è venuto da noi, abbiamo deciso di non dirti niente per non farti stare male, ti stavi finalmente riprendendo, e non volevamo farti ricadere di nuovo nel passato.- mi disse triste.
In quell'istante in cucina entrò Emmett che era venuto a prendersi una birra così gli dissi.
-Emm oggi sono stata al cimitero.-
-Cosa ci sei andata a fare al cimitero?.- mi chiese lui.
-Sono andata a parlare con una signora, una signora a cui volevo tanto bene, si chiamava Elisabeth Masen la conosci? Penso di ricordare bene che era la mamma di Esme, quindi tua nonna!.-
-Come cazz... Alice, certo è chiaro.- disse l'orso.
-Certo se non ci fosse stata lei mi avreste tenuto nascosto tutto per quanto Emmett? per sempre?! non penso proprio! prima o poi avreste dovuto dirmelo! Emmett perchè nemmeno tu?.-
-Scusa Bella, ti prego perdonami- disse con sguardo triste, uno sguardo che non durò molto,-Eddai Bellina, vieni qua- mi disse e venne a prendermi in braccio,
-Mi perdoni?.-
-Può darsi.- gli dissi, lui mi portò sul divano e iniziò a farmi il solletico, alle mani di Emmett si unirono quelle di Jazz, e James, Laurent rideva semplicemente, per quanto il nostro fosse un bel rapporto non si sarebbe mai permesso di mettermi le mani addosso in quel modo, in mio aiuto intervenne Rose, ma finì anche lei sotto le grinfie dei ragazzi.
Mentre ci agitammo per scappare dai ragazzi le mie pesti fecero il loro ingresso nel grande salone di villa Cullen.
-ZIO!! Lascia andare subito la mamma!!.- urlò mio figlio contro Emmett.
Emmett lo guardò e si fermò, andò da lui, si abbassò davanti a lui e gli disse:
-Va bene, lascio amdare la mamma solo perchè me lo chiedi tu, ma se devo lasciare andare la mamma ho bisogno di un'altra vittima.- disse lo prese in braccio lo portò sul divano dove io e Rose ci eravamo alzate e cominciarono a fare il solletico a lui, e ovviamente la sorella tentò di aiutare il fratello ma ahimè finì anche lei sotto tortura.
-Non ti aiuterò più, sarai anche mio fratello ma hai l' hobbie di cacciarti nei guai! E poi ovviamente ci trascini dentro sempre anche me!- disse Liz arrabbiata al Fratello.
Mi ricordava me, una volta durante una delle litigate con lui avevo usato una frase simile.
In quel momento Emmett e Jazz si fermarono evidentemente anche loro come me si ricordavano quella frase.
I bambini ne approfittarono e andarono a nascondersi in cucina da Esme.
-Chissà da chi avrà ereditato l'arte di cacciarsi nei guai?!- disse Emmett.
-Spero solo che non l'abbia erdeditata del tutto, altrimenti siamo noi ad essere nei guai.- dissi io.
I ragazzi tornarono a giocare alla play, ma questa volta cambiarono gioco, si misero a giocare a GTA5 così che anche io e Rose potemmo giocare con loro, *non ero mai stata una fanatica di video giochi, li avevo sempre odiati* quando stavo con Edward *perchè tutte le volte che volevo uscire lui doveva giocare, aveva iniziato anche a fare dei GamePlay e a metterlii su YouTube, tanto che alla fine dovette fare dei Faq-Time e tutte le volte mi metteva dentro anche a me.*
-Ragazzi è pronto.- ci chiamò Esme dalla cucina, mentre andavamo di là dalla porta entrarono Alice e Carlisle.
I miei figli salutaraono il nonno correndogli in braccio. E quando videro Alice vennero da me che sembravano avere un punto di domanda enorme sulla fronte.
-Liz Lucas vi presento Alice, lei è la fidanzata dello zio Jasper.- e la sorella di vostro padre avrei tanto voluto dirgli, ma non potevo.
Andammo a tavola, i bambini fecero subito amicizia con Alice, soprattutto Liz, la zia le aveva già promesso che l'avrebbe portata a fare shopping con lei, e lei era contentissima, povera bambina, non sapeva che cosa l'avrebbe aspettata.
Edward non tornò, Carlisle preferiva tenerlo in ospedale per altri accertamenti, ma io lo sapevo che lo faceva per me, per farmi riabituare piano ai ritmi di casa Cullen, e l'avrei fatto solo senza di lui intorno.
Avevamo finito di cenare e notai che Vic non c'era,ma mi aveva detto che sarebbe passata dai suoi, evidentemente l'avevano trattenuta a cena.
Mi resi conto che ancora non avevo svuotato le valige.
-Esme dove le hai fatte portare le mie valige?.-
-Dritto di sopra la prima porta a sinistra, mi disse lei, oh fantastico! La mia vecchia stanza.
Salì di sopra, non potevo sbagliarmi e infatti appena entrai le vidi! Le foto della mia vita, sui comodini sopra la scrivania, sulle mensole c'era tutta la mia vita con Edward che ovviamente nessuno si è pensato di toglierle, Fantastico!..
Verso le 9 e mezza avevo finito di sistemare i bagagli nell'armadio e miei bambini salirono in camera gli misi il pigiama e li misi a letto.
Io mi gettai sotto il getto dell'acqua, e mi feci una doccia, ne avevo proprio bisogno!
Uscita dalla doccia lasciai i capelli bagnati stesi un'asciugamano sul cuscino e mi sistemai a letto con i miei bambini, ma avevo una curiosità enorme che mi spinse a tornare in bagno e aprire quella porta! La porta che portava in camera sua.
Non era nulla di nuovo tutto era rimasto esattamente come un tempo, mentre uscivo nell'angolo notai il cartellone con scritto "AUGURI PAPÀ", non mi feci troppe domande e tornai nella mia stanza mi misi a letto e mi lasciai cullare nella braccia di Morfeo.

Ciao a tuutti :)
Le frasi tra gli asterischi mi rappresentano in prima persona..
E per quanto riguarda i nomi dei giochi espressi nel capitolo, è colpa del mio ragazzo che è un drogato di PlayStation, per quello sento tutti i nomi di questi giochi ogni giorno :/ hahahaha
Fatemi saper cose ne pensate del capitolo ♥
Besos♥

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