Sotto l'albero

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Capitolo 13
Pov Bella
-Bella, Bellina, sveglia, sveglina!- Emmett era entrato in camera mia nel suo modo molto originale di svegliarmi.
-EMMETT!! Dove diavolo di un diavolaccio la trovi tutta questa energia di prima mattina? Sembri Alice!- gli chiesi.
-Hei così mi insulti.- e mise su lla sua faccina da finto offeso.
-Scusa Emmett, dai scherzavo, a che ora si parte?- chiesi per cambiare discorso.
-Appena sei pronta.- mi disse Jazz che passava fuori dalla mia stanza in quel momento.
-Va bene, Hei ma che ore sono?- mi girai per prendere il telefono e notai che c'era una notifica di Whatsapp.
Feci scorrere la tendina per vedere chi mi aveva scritto e ERA EDWARD!
-AHHH- tirai un urlo, mi sembrava di essere tornata adolescente.
-Mmmm, Bellina?! Ti ho visto solo una volta con quella luce negli occhi davanti a un messaggio. È una persona che sta parecchio a cuore o sbaglio?- mi chiese.
-Beh si in effe...- non feci in tempo a finire la frase che dovetti lottare con Emmett per tenermi il telefono per non fargli vedere che la persona "speciale" come la chiamava lui era la stessa da sempre.
Misi la mano sotto il cuscino e misi la testa sopra a quello.
Quando Emm capì che non c'era storia mi disse che mi lasciava stare e se ne uscì.
Andai subito a leggere il messaggio di Edward.
"Buongiorno Bellì ♥
I bambini hanno voluto dormire con me stanotte...
Spero non ti dispiaccia, ma si sentivano soli nella vostra stanza ☺
Torno a casa per le 2/2.30.
Ci vediamo sotto l'albero (sai quale) alle 3.
A dopo ☺
Passo."
Ohh ma che tenero anche il buongiorno.
Risposi subito anchese sapevo che era a lavoro, visto che erano le 8 e 15 da me, da lui erano già le 9 e 15.
"Buongiorno anche a te ♥
Sei già al lavoro?
Ricordati che in quanto testimoni poi dobbiamo andare a prendere le fedi.
Ma tranquillo possiamo andarci domani ☺
Sono contenta che i bambini abbiano dormito con te ☺
Almeno non erano da soli, ti hanno chiesto di mettere la canzone vero?
Scusa ma dovevo dare a loro un po' di te, così li ho fatti abituare ad addormentarsi con la canzone..
Ci vediamo dopo sotto l'albero ;)
Passo"
Mandai il messaggio e andai a lavarmi.
Alle 8 e 30 ero pronta, mangiai velocemente una brioche e un po' di caffè e poi uscimmo di casa.
-Leah e Seth?- chiesi notando che non c'erano.
-Ci raggiungeranno lunedì insieme agli altri- mi disse Sue.
-Va bene, allora andiamo? Emmett la 101 vero?- chiesi a Emmett.
-Si Bellina, prendi la 101 verso Phoenix.-
-Bene-
Durante il viaggio di ritorno tutti chiacchieravano, io viaggiavo con la mente ai possibili scenari di quel pomeriggio.
C'earano possibili litigate oppure possibili scenarii sereni.
Speravo più nella secona opzione.
Emmett in macchina mi tirava le battutine sul mio "amante segreto". Non curandosi del fatto che seduto dietro di lui c'era mio padre.
Mio padre dopo la prima battutina entrò in modalità: Interrogatorio By Poliziotto.
Mi bombardò di domande.
"Nome,Cognome,Lavoro"
Io dal canto mio volevo zittire entrambi così chiesi a mio padre:
-Papà mi dispiace, hai dimenticato di chiedermi il codice fiscale, anzi no meglio l'intera fedina penale no?- detto questo si zittirono entrambi per un po' e poi cambiarono discorso.
Arrivammo a casa per l'una e mezza.
-MAAAAAAAAAAAAMMMMMMMAAAAAAAAA!!!!!-
Le mie pesti quando entrai dalla porta della cucina vennero ad abbracciarmi.
Ciao piccolini miei!Venite qui fatevi abbracciare!!!-
-Ma questi angioletti!? Venite ad abbracciare il nonno!- disse papà appena entrò dalla porta dietro di me.
-NOOOOONNOOOO!!!- urlarono i bamini e passarono prima nelle braccia del nonno e poi nelle braccia di Sue.
Ovviamente chiesero di Seth.
Leah non l'avevano mai vita e ora so il perchè.
Guardai velocemente l'orario tra i vari saluti si erano fatte quasi le 2.
-Vado a farmi una doccia. Esme la stanza per papà è pronta? Accompagno su Sue.-
-Sisi, secondo piano stanza degli ospiti in fondo al corridoio, so che voi volete silenzio e quella è la zona più silenziosa della casa. Per ora, quando arriveranno i ragazzi di La Push sarà comunque un casino.- disse Esme.
-Tranquilla Esme, i ragazzi faranno i bravi, sanno che ho bisogno di tranquillità e riposo.- disse Sue mettendosi una mano sulla pancia.
A Esme occorse mezzo secondo per capire.
-Oh Mio Dio!Sue?! Sei ininta?!- chiese correndo ad abbracciarla.
-Si- disse solamente per ricambiare l'abbraccio.
-Vieni Sue.- presi le loro valige e le portai di sopra.
Arrivai nella stanza degli ospiti del secondo piano e misi le valige sul letto, poi insieme le svuotammo.
-Vai a fare la doccia, io posso fare tranquillamente da sola.- mi disse.
-Grazie, vado subito.- scesi di corsa in camera mia presi le mie cose ed entrai in bagno.

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