Capitolo 2
La mattina seguente mi svegliai molto presto, era domenica e non dovevo andare al lavoro così andai in bagno per farmi un bel bagno caldo rilassante, aprì l'acqua e ci misi dentro i sali e il bagnoschiuma, andai in camera mia e presi l'accappatoio lo appoggiai in bagno e entrai nella vasca.
Cominciai a pensare a quale stupidata avevo fatto.
Avevo detto a Rose e Emm che sarei tornata a Phoenix per il loro matrimonio, quindi dopo quattro anni avrei dovuto affrontare il mio passato, un passato che portava un nome, Edward Cullen, un ragazzo bello da togliere il fiato ma al contempo un teppista, uno di quelli che faceva una brutta vita, era solito mischiarsi in risse soprattutto in scenate di gelosia nei miei confronti, e poi con la sua moto faceva corse clandestine, anche James e un'altro ragazzo del posto le facevano : Jacob Black il migliore amico di Edward.
Ricordo ancora quel giorno in cui scoprì di aspettare un bambino...FLASHBACK
Avevo apena finito di fare due test di Gravidanza ed entrambi erano positivi, tra nove mesi sarei diventata mamma, io ed Edward avremmo avuto un bambino, ero la ragazza più felice del mondo, volevo che ilprimo a saperlo fosse Edward ma per quello che avevo in mente avevo per forza bisogno di un complice, non potevo chiedere a Rose perchè lavorava, Alice si sarebbe fatta scappare tutto con il diretto interessato quindi chiamai Vic e James, e con loro andai in un negozio li vicino a prendere due tutine e due paia di scarpette, uno azzurro e l'altro rosa.
Tornata a casa salì in quella che ormai era diventata camera mia a villa Cullen, avevo il bagno in stanza, comunicante con la stanza di Edward.
Aprì delicatamente la porta della sua camera e notai che lui li non c'era, il letto era disfatto segno che si dovesse essere alzato da poco.
Scesi in cucina e ci trovai Esme
-Esme, dov'è Edward?-
-E' uscito con Carlisle, dovevano andare in un posto e dovevi vedere la faccia che aveva quando suo padre l'ha tirato giù dal letto.- mi disse Esme ridendo.
Io Vic e James scoppiammo a ridere con lei immaginandoci Edward che veniva svegliato da Carlisle.
Tornai di sopra e con Vic rifacemmo il letto a Edward, poi sul letto posai le tutine e le scarpette e tornai nella mia camera e con gli altri facemmo un cartellone con scritto:
"AUGURI PAPA' "
Una volta finito il cartellone lo portai nella sua stanza e lo misi sopra al suo letto attaccandolo con dello scotch.
-Ragazzi è pronto.- ci gridò Esme da sotto.
Prima di scendere guardai un'ultima volta la stanza era tutto perfetto.
Mentre scendevamo le scale Esme disse a James e Vic se si volevano fermare a pranzo, loro accettarono volentieri l'invito, ci sedemmo a tavola ed Alice chiese alla madre
-Mamma ma papà e Ed?- le chiese visto che non erano ancora rientrati.
-Papà mi ha chiamato, dice che tra 10 minuti saranno a casa.- disse Esme sorridendo alla figlia. iniziammo a mangiare e dopo 10 minuti Ed e Carlisle fecero il loro ingresso dalla porta sul retro che portava al garage.
Edward era un po' sudato e così anche Carlisle, erano stati in palestra tutta la mattina.
Appena entrò Carlisle andò a dare un bacio ad Esme e Edward venne a salutare me.
Poi disse: -Mamma vado a farmi una doccia prima di mangiare.- NO!! fu il mio unico pensiero, ma prima di aprire bocca era già sparito su per le scale, guardai Vic e James e mi alzai un po' bruscamente dal tavolo e senza farmi vedere lo raggiunsi lui era sulla porta di camera sua e guardava fisso l'interno.
-BELLAAAA!!!!!- mi chiamò urlando non sapendo che ero esattamente dietro di lui.
-Si?!- gli chiesi io facendomi notare in quel momento.
-Bella cosa significa tutto questo?- mi chiese lui.
-Pensavo fosse ovvio no? Sono incinta paparino.- dissi sorridendogli, ma non avevo capito che lui l'aveva presa in un altro modo.
-Cosa?! NO! non è possibile. Bella dimmi che non è vero! io, io, io non sono pronto per prendermi una responsabilità tanto grande, io sono un teppista, sono solo un ragazzo Bella, siamo solo dei ragazzi Bella! nemmeno tu lo vuoi questo bambino, dimmi che non lo vuoi Bella!.-
I miei occhi iniziarono a gocciolare, e lui se ne accorse perchè poi mi disse:
-No! tu non puoi volere questo bambino Bella, non va bene, siamo troppo giovani, questa è l'età in cui si fanno le cazzate non puoi volere il bambino, ti bruciersti la vita.-
A quel punto non ci vedevo più dalla rabbia e cominciai a urlargli addosso consapevole che avevo pubblico considerato che tutta la famiglia era salita a vedere che cosa fosse successo.
-L'età delle cazzate Edward?! la cazzata più grande la stai facendo tu in questo momento! Stai mandando al diavolo tutto ciò che abbiamo, il nostro amore, si perchè lui o lei che sia è il frutto del nostro amore e lo stai mandando a puttane Edward! Stai buttando via tutto per cosa?! perchè non vuoi smettere con questa vita che fai?! non lo vedi il male che fai alla tua famiglia a TUA MADRE ogni volta che torni a casa coperto di sangue?! non lo vedi che male fai a TUO PADRE ogni volta che deve venirti a ripescare in qualche cella della stazione di polizia la mattina dopo una rissa?! No tu non lo vedi Edward tu vedi solo te stesso e quella maledetta vita che ti ostini a fare! Sai una cosa?! Vaffanculo Edward!- entrai sbattendo la porta in camera mia, presi il borsone da sotto il lettto poi andai all'armadio e cominciai a tirare fuori tutto quello che c'era, al diavolo l'ordine infilavo nel borsone tutto così alla rinfusa, infatti poi non ci stava posto per altra roba, aprì la porta di scatto e urlai: -ALICEEEE!!- e poi richiusi la porta dopo un po' qualcuno bussò alla porta.
-Sono Alice mi disse.- gli diedi l'ok e lei entrò quando vide il borsone sgranò gli occhi.
-Alice hai percaso una valigia da prestarmi?!-
-Bella ma cosa vuoi fare?! dove hai intenzione di andare in quelle condizioni?!-
-Alice sono incinta ok?! Incinta non malata! e me ne voglio andare! per cui hai una valigia da prestarmi o devo chiamare Rosalie?!.-
-Arrivo.- mi disse lei abbassando lo sguardo e uscendo dalla porta.
Dopo poco rientrò con una valigia enorme, bene mi servirà.
-Grazie Alice.- le dissi fredda forse un po' troppo, perchè le vidi scendere una lacrima, a quel punto mi addolcii un po' e andai ad abbracciarla. lei ricambiò l'abbraccio e entrambe scoppiammo a piangere.
-Non tornerò qui Alice lo sai vero?-
-L'avevo intuito, ma non preoccuparti troverò altri modi per vederti!- mi disse lei.
Finì di mettere la roba in valigia, presi il caricabatterie dal comodino e presi l'iPhone con le cuffie sopra la scrivania.
Controllai in borsa avevo portafoglio e sodi quindi ero apposto.
Scesi di sotto con le valigie e a metà scala mi resi conto della scena che avevo davanti tutta la mia famiglia era li!
Esme piangeva mentre Carlisle la stringeva forte, Rose mi guardava e anche lei aveva le lacrime agli occhi, e forse un gioco di luci mi face notare che anche Emmett dietro di lei stava piangendo Jasper mi guardava triste. C'erano tutti. Lui no!
A quel punto approfittai dell'assenza di lui e dissi a loro:
-Non ha voluto prendersi le sue responsabilità, io qui non posso continuare a stare, mio fagio o figlia che sia non avrà un padre, ma avrà una famiglia, avrà me e avrà voi, non vi impedirò di vederlo o vederla, voi- dissi rivolgendomi a Esme e Carlisle- siete i suoi nonni, e non perchè siete i suoi genitori ma perchè siete i miei genitori- Esme pianse di più- E voi- dissi rivogendomi agli altri -siete i mie fretelli e le mie sorelle, per cui sarete zii, a voi posso dirlo Auguri ragazzi- dissi e andai ad abbracciarli a tutti Esme mi strinse in un abbraccio stritolatore e pianse tantissimo.
-In camera sua ci sono le tutine e le scarpette sono tue Esme prendile.-
-Grazie- mi disse e mi abbracciò di nuovo.
Salutai gli altri poi mi diressi in salotto e presi due foto, una era una foto della mia famiglia con me e lui inclusi, l'altra ritraeva me e lui. Le infilai in borsa presi le chiavi della mia macchina e feci per uscire di casa quando sulla porta trovai James e Vic con altrettanti bosrsoni decisi più che mai a non lasciarmi da sola.
Andammo in garage, -Dove andiamo?- ci chiese James.
-Lontano, non so dove ma lontano siete proprio sicuri?!- chiesi a loro.
-SI!- mi rispose Vic, -Andiamo a New York mia zia a una casa abbastanza grande per ospitarci qualche giorno, finchè non troviamo qualcosa solo per noi.
Salimmo sulla mia macchina e sfrecciammo via da quella casa, da quella vita, dal padre dei miei figli.
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Una Mamma In Carriera♡
FanficQuesta è una mia storia che ho iniziato a scrivere su EFP ma per mia sfortuna mi si è rotto il PC, e non posso continuare a scriverla li, voglio portarla anche qui a voi sperando che abbia lo stesso successo.. ''una mamma in carriera" nasce dalle m...