Nuovo Messaggio.
Da: Christian (Inviato il 29 giugno alle 23:56)
<<Hey! Spero che non sia un brutto momento!>>
Mattia sollevò la testa dal cuscino e allungò una mano ad afferrare il telefono. Strizzando gli occhi per la luce brillante, lesse il messaggio. In silenzio, rifletté se volesse rispondere o meno. Batté le palpebre debolmente e lasciò scivolare le dita lungo i bordi dello schermo, un segnale di stanchezza che non poteva ignorare. Restò a guardare lo schermo diventare nero, e solo allora riappoggiò il cellulare sul comodino, scegliendo di ignorare il messaggio.
Dopo il messaggio non riuscì a prendere sonno per quasi un’ora, ma alla fine si assopì.
Per tutta l’ora in cui rimase sveglio, il biondo non ricevette nessun altro messaggio.
Il giorno successivo, Mattia decise di restare a casa. Era rimasto seduto in camera sua per la maggior parte della giornata, ed era sveglio almeno da sei ore quando aveva ripreso in mano il cellulare.
Guardò il messaggio che Christian gli aveva inviato la notte prima. Il suo pollice indugiò senza scopo sopra la tastiera, pensando a cosa scrivere.
Da: Mattia (Inviato alle 16:43)
<<Ciao.>>
Christian:
<<Heyyyyy, lesgooo!>>
<<Probabilmente stavi dormendo quando ti ho scritto!>>
Mattia era attonito. Non aveva mai ricevuto una risposta più rapida in vita sua.
Mattia:
<<Sì, dev’essere andata così.>>
<<Dici “lesgo” molto spesso, Christian.>>
Christian:
<<Lo so! È tipico di me!>>
Mattia riusciva a sentire l’entusiasmo del moro attraverso i suoi messaggi. Parlava con lui come se avesse passato anni senza un amico a cui scrivere.
Christian:
<<Come stai oggi?>>
Mattia:
<<Tutto bene, grazie… Mi sto solo rimettendo in pari con un po’ di roba di danza…>>
Christian:
<<DANZA?! Anche a te piace ballare? DOBBIAMO BALLARE INSIEME.>>
Trasalendo leggermente, Mattia guardò lo schermo, strizzando gli occhi. Che interlocutore energico, Christian. Era piuttosto dura stargli dietro, ed al biondo, sembrava che sarebbe stata una faccenda a lungo termine.
Mattia:
<<Uh, certo. Cioè, ti lasceranno uscire dall’ospedale?>>
Christian:
<<Credo di sì. Riesco ancora a camminare e ad arrivare dove devo andare! Praticamente il mio unico problema è che non riesco a dormire!>>
Mattia si accigliò. Riusciva a sentire l’ignoranza che emanava dai messaggi di Christian. Pensava veramente di essere stato ammesso all’ospedale solo perché aveva problemi a dormire? Sapeva perfettamente come si chiamava la sua malattia. E allora perché era così ottimista su tutta la sua situazione? Perché non capiva quanto fosse grave la sua condizione?
A meno che… il moro non stesse facendo il finto tonto di proposito. Doveva essere così.
Giusto?
La presa di Mattia si strinse sul suo cellulare. Doveva essere così.
Mattia:
<<Allora ci vediamo all’ospedale tra una settimana o due circa. Conosco una palestra dove possiamo andare…>>
Christian:
<<UNA SETTIMANA O DUE?!>>
Mattia:
<<È un’attesa così lunga? Probabilmente potrei riuscire a liberarmi prima…>>
Christian:
<<Naah, va bene! Penso di poter aspettare fin là. Tanto ho tempo.>>
Tanto ho tempo. Quelle parole riecheggiarono nella mente di Mattia, come se fossero state pronunciate ad alta voce. Fissò lo schermo, aggrottando lievemente le sopracciglia. Il moro sapeva quanto restava da vivere a chi era vittima della sua condizione? Stava davvero facendo lo gnorri, dopotutto? Ma che razza di tipo era?
L’indifferenza si mutò in curiosità, e fu questa curiosità ad avvicinare Mattia al suo nuovo amico.
Mattia:
<<Ottimo. Allora ci vediamo lì.>>
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in another life
FanfictionDormire non era più facile come prima, Christian lo sapeva, e ora lo sapeva anche Mattia. [1° in #zenzonelli- 3/8/22] [1° in #lgbt- 4/8/22] DISCLAIMER Questa storia non è mia, ma è una traduzione dell'inglese di un'altra, proveniente da un altro fan...