When Hate Turns Into Love (Larry Stylinson // Italian Translation)

Capitolo 28 - Beh ho finito di pensare

Quel giorno il viaggio verso scuola fu incredibilmente imbarazzante. Né io né Louis dicemmo una parola e l'unica cosa che facemmo fu guardare fuori dal finestrino. C'era una tensione persistente tra noi due dopo tutto quello che era successo qualche minuto prima e, ad essere onesti, non sapevo che pensare.

Cercai di convincermi di non aver reagito in modo esagerato, ma più ci pensavo più ero sicuro di averlo fatto. La cosa era che non potevo sapere davvero se mi avesse tradito o meno. Ovviamente volevo fidarmi di lui, voglio dire, ne ero innamorato, ma dopo tutto stavamo insieme solo da due giorni e le parole di Zayn erano ancora ben chiare nella mia testa.

"Sei davvero sicuro che Louis ti ami? Voglio dire, hai pensato ti odiasse per tutta la tua vita, quindi come fai a essere sicuro che non ti stia usando?"

Non è che stessi dubitando l'amore di Louis nei miei confronti, ero solo preoccupato. Non volevo perderlo. Avevo passato tutta la mia vita ad aspettarlo, quindi se avessi dovuto perderlo solo dopo due giorni solo perché quel tipo, Luke, non era riuscito a trattenersi dal baciarlo, non sapevo cosa avrei fatto. E se Louis avesse realizzato che anche a lui piaceva Luke proprio come in quella merda di Twilight?

Odiavo ammetterlo, ma ero un tipo geloso. Se non fosse stato per il fatto che fossi così dannatamente geloso, avrei assimilato la confessione di Louis in modo decisamente migliore. Era solo che... non potevo sopportare il pensiero delle labbra di qualcun altro sulle sue, specialmente non ora che stavamo uscendo insieme.

Però non avrei dovuto sfogare tutta la mia rabbia-da-gelosia su di lui. Ero solo così... arrabbiato con Luke per aver superato il limite nonostante Louis gli avesse detto infinite volte di non essere interessato. Gli aveva pure confessato che gli piaceva qualcun altro, quindi seriamente, quale cazzo era il suo problema?

Il silenzio tra di noi non si ruppe per tutta la durata del viaggio. Quando arrivammo a scuola aprii la bocca per dirgli qualcosa, qualsiasi cosa che avrebbe fatto sparire il silenzio che si era creato. Più di tutto volevo scusarmi per essere un idiota del genere a non fidarmi di lui, ma prima che potessi farlo lui era già uscito dalla macchina e aveva sbattuto la porta dietro di sé. Frustrato, tirai un pugno al volante. Perché avevo dovuto mandare tutto a puttane? Ora che finalmente era mio dovevo proprio allontanarlo, vero?

Facendo un respiro profondo uscii dalla macchina e sbattei la porta dietro di me. Fu con passi lenti e pesanti che mi avvicinai all'entrata e poi al mio armadietto. Mantenni lo sguardo basso per non incontrare quello di nessun altro, quindi di conseguenza non vidi neanche nessuno che conoscevo, cosa di cui ero felice. Al momento non avevo voglia di vedere nessuno. Ad essere onesti non avevo neanche voglia di essere a scuola, ma sapevo che mia madre mi avrebbe ucciso se avesse scoperto che avevo saltato delle lezioni, quindi misi tristemente il pensiero da parte e invece tirai fuori dall'armadietto il mio libro di inglese.

Una volta che arrivai in classe mi trovai di fronte a due curiosi occhi blu che appartenevano al mio insegnate. Era seduto sulla sua sedia a correggere quelli che credo fossero i nostri temi. "Buongiorno, sig. Styles." Mi salutò con un sorriso sul volto.

"Giorno." Borbottai, e quello fu tutto quello che ci volle perché i suoi lineamenti mutarono in un'espressione preoccupata. Ad ogni modo non disse niente, e immaginai fosse perché metà della classe era già presente e stava osservando la nostra conversazione. Senza dire nient'altro camminai a grandi passi verso un posto vuoto, notando che Louis era già seduto di fianco a Martin a parlare intensamente di qualcosa.

Distogliendo lo sguardo con un cipiglio sul volto, mi sedetti e riportai l'attenzione al sig. Stewart. "Oggi leggeremo una storia di cui probabilmente avrete già sentito parlare. Beh, di sicuro avete sentito parlare del film."