Capitolo 6 - Non può essere serio

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Dopo quello che sembrò un weekend lunghissimo, arrivò finalmente il lunedì, e io mi ritrovai seduto nel corso di inglese (la mia prima lezione). Niall era seduto di fianco a me mordendosi l'unghia del pollice, mentre scriveva un breve racconto che il sig. Stewart ci aveva dato da fare.

Come avrete ormai capito, non sono per niente bravo a leggere o scrivere, quindi non stavo esattamente facendo lo stesso.

Mi è stato offerto un computer moltissime volte durante il mio percorso scolastico - soprattutto dal sig. Stewart, uno dei pochi professori a conoscenza della mi dislessia - ma non ho mai accettato l'offerta. C'era una possibilità troppo alta che le persone avrebbero scoperto la mia disabilità se lo avessi fatto, quindi ora - essendo un completo codardo - facevo del mio meglio per dare l'impressione di provare a scrivere qualcosa. Ogni tanto mi odiavo davvero tanto per essere un tale imbecille...

Durante la lezione continuai a gettare lo sguardo su Louis, sperando segretamente che si girasse a mi guardasse. Non successe però, e mi sarei lasciato sfuggire un sospiro, se non fosse per il sig. Stewart che mi stava tenendo d'occhio e avrebbe probabilmente pensato che avevo problemi con la scrittura se lo avessi fatto.

Quando finalmente suonò la campanella, chiusi il mio quaderno, che era quasi del tutto vuoto (Sì, oggi l'avevo addirittura portato), e mi alzai, mettendo a posto la sedia. Niall camminò quasi immediatamente verso Zayn e Olivia, girandosi verso di me solo una volta che li raggiunse. Lo sguardo che mi lanciò, però, mi disse di seguirlo, quindi non mi offesi.

Stavo per raggiungerli alla porta quando una mano ferma mi trattenne, facendomi quasi inciampare. Aprii la bocca per protestare, ma in quel momento i miei occhi incontrarono quelli del mio insegnante. Perplesso, socchiusi le labbra per qualche secondo, prima di riaprirle nuovamente. "Che cosa vuol--?"

Mi interruppe facendomi sedere sulla sedia di fronte alla cattedra, e fu solo in quel momento che mi accorsi che Liam Payne era seduto nella sedia di fianco me. Mi ritrovai a deglutire rumorosamente, pensando a che diavolo avessi combinato.

"Allora" iniziò il sig. Stewart, sedendosi sulla sua sedia. "Il motivo per cui sto trattenendo voi due, è perchè lei sig. Styles" I suoi occhi perforarono i miei. "non vuole accettare l'offerta di noi insegnanti di farle avere un computer. Per questo motivo, abbiamo invece deciso di darle un tutor, e personalmente penso che lei sig. Payne sia perfetto per questo compito."

La mia bocca si spalancò mentre lo guardavo sotto shock. Era fuori di testa? Come aveva potuto incastrarmi in questo modo senza neanche chiedere a me prima? "Non può essere serio. Me la cavo perfettamente anche da solo. Grazie mille."

Scosse la testa determinato. "È su questo che si sbaglia, giovanotto. Vede, è l'esatto opposto. Lei sta rimanendo indietro ora più che mai, e credo che una delle ragioni sia il fatto che non porta neanche i libri in classe." Disse severamente il sig. Stewart, facendomi irrigidire per un secondo... ma solo per un secondo.

Sollevai il mio quaderno in aria, indicandolo per fare più effetto. "E allora cos'è questo, eh?" glielo lanciai, ricordandomi quando ormai era troppo tardi che dentro non c'era scritto quasi niente. Merda.

Prima che potessi riprenderlo, lo afferrò e iniziò a sfogliare le pagine con un evidente cipiglio tra le sopracciglia. "E' questo quello che hai scritto oggi?" mi mostrò una pagina dove avevo scarabocchiato la seguente frase:

Nn mene frga un cazo di qsta stupda lezzione

Non gli risposi. Abbassai semplicemente lo sguardo, mentre sentivo una risatina sommessa provenire dalla mia sinistra. Senza girarmi verso la fonte del suono, ringhiai. "Se lo dirai mai a qualcuno ti staccherò la testa, intesi?"

When Hate Turns Into Love (Larry Stylinson // Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora