Capitolo 7 - Io uh... sono dislessico

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Niall non sembrò notare l'errore, e ne fui davvero molto grato. L'ultima cosa di cui avevo bisogno in questo momento era qualcuno che mi facesse domande e mi chiedesse perché non odiavo Louis e bla bla bla.

In ogni caso, se l'avesse notato non avrebbe detto niente a riguardo.

La giornata scolastica finì presto e io non avevo parlato a Louis neanche una volta. L'avevo visto a scienze e matematica, ma nonostante tutte le volte in cui l'avessi guardato, non ero riuscito a cogliere il suo sguardo. Mi chiedevo se Liam gli avesse parlato delle sessioni di tutor e del mio segreto (che ormai non era più un segreto) oppure no. Però dal momento che il sig. Stewart gli avesse ordinato di dirlo a Louis subito, immaginavo che gli abbia almeno parlato del primo.

Ero appena uscito da scuola, quando notai una Porsche nera posteggiata nel parcheggio. La cosa che mi fece rimanere a fissarla non era la marca della macchina, ma il fatto che Louis era appoggiato contro la portiera con una ragazza che mi dava la schiena dai capelli marroni, a pochi passi da lui.

Cercando di controllare la gelosia che tutto a un tratto divampò dentro di me, strinsi i pugni lungo i fianchi e serrai gli occhi. Perché mi succede sempre in questi giorni?

Un piano prese lentamente forma nella mia testa e prima che me ne accorgessi stavo camminando verso di loro.

"Ah, Louis! È bello vederti, amico." Sorrisi ampiamente mentre avvolgevo il braccio attorno alle sue spalle e spingendolo verso di me in modo un po' troppo arrogante.

Gli occhi della ragazza - che a quanto pare sì scoprì che fosse Eleanor - si spalancarono per quelllo che sembrò shock, ma si ricompose in fretta. "Oh, ciao Harry." Sorrise, il suo sguardo concentrato su di me.

Rivoltai gli occhi girandomi verso Louis che ora mi stava lanciando un'occhiataccia serrando la mascella. "Cosa diavolo pensi di fare?" sibilò in modo che potessi sentirlo solo io.

"Sto solo salutando un mio amico, cosa c'è di terribilmente sbagliato in questo?" al contrario di Louis, decisi di tenere la mia voce alta abbastanza, in modo che anche Eleanor potesse sentire cosa stessi dicendo.

"Oh, non lo so. Forse il fatto che non siamo amici?"

Rivoltai nuovamente gli occhi, arruffando i capelli soffici di Louis. "Non essere sciocco, Louis. Non ti ricordi che siamo amici sin dall'asilo, mmh?"

Deglutì con forza, distogliendo lo sguardo da me per posarlo su Eleanor. "Scusami. Forse ne possiamo parlare a cena o sta notte?" sorrise mortificato, facendomi aumentare la presa sulle sue spalle.

Gli calpestai un piede con discrezione, lanciandogli uno sguardo il più minaccioso possibile. Lui sussultò, ma rimase a guardare Eleanor con se non fosse successo niente.

"Suona bene. Mi passi a prendere alle cinque?" Eleanor sorrise raggiante, apparendo un tantino troppo esaltata, a dirla tutta.

"Perf—"

Lo interruppi piazzandogli una mano sopra la bocca. "Mi dispiace, tro— voglio dire Eleanor, ma Louis non può uscire sta sera. Nel caso non lo sapessi, mi sta aiutando per una cosa d'inglese, un ordine del nostro insegnante. Quindi, puoi fare un favore a tutti quanti e semplicemente levarti dal cazzo? Sì?" sorrisi, dicendo l'ultima parte con un colpo secco che la fece trasalire.

Alzò le mani in segno di resa e girò i tacchi per allontanarsi da noi, aumentando il passo una volta uscita dal parcheggio.

Mi resi improvvisamente conto dell'aumento della presa sul mio fianco e un attimo dopo mi ritrovai a fronteggiare un Louis davvero arrabbiato, i suoi occhi inchiodati nei miei."E quello che cazzo era? Solo perché hai una stupida cotta per me non significa che puoi cancellare i miei appuntamenti senza il mio permesso!"

When Hate Turns Into Love (Larry Stylinson // Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora