Epilogo

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[Narrator's POV]

Harry e Louis non si parlarono per qualche giorno. Louis non osava, dal momento che Harry aveva detto di volere del tempo per pensare ed Harry non sapeva come affrontare Louis dopo tutto quello che fosse successo. Tuttavia aveva preso una decisione, una per niente difficile da stabilire. Dopo tutto Louis era l'amore della sua vita, e una piccola cosa come un incidente capitato nel passato dei loro genitori non era esattamente abbastanza per fargli cambiare idea. Il punto era che tutto era diventato complicato. Essere stato forzato a lasciare la casa di Louis dopo che i due avevano fatto sesso era estremamente imbarazzante, così tanto che non riusciva a pensare di avere una conversazione con lui.

Inoltre non riusciva a smettere di pensare a come la mamma e il papà di Louis avessero reso la vita di sua madre un inferno al liceo. Ovviamente questo non aveva niente a che fare con Louis, ma indugiava comunque nella sua testa come un chiodo fisso ed era impossibile non pensarci. Doveva lasciar perdere, però, se voleva tornare con Louis.

Quest'ultimo, d'altro canto, stava diventando sempre più depresso ogni giorno che passava. Doveva affrontare Harry ogni giorno a scuola sapendo di non potergli parlare. Lo desiderava tantissimo, ma aveva paura di peggiorare solo le cose. Harry gli aveva detto di aver bisogno di tempo per pensare, ed era proprio quello che lui gli avrebbe dato, a prescindere da quanto ci sarebbe voluto. Sperava prendesse una decisione prima piuttosto che poi però, perché non era sicuro sarebbe riuscito a resistere un'altra settimana a essere ignorato completamente dal suo ragazzo.

Era arrivato il martedì, una settimana dopo che entrambi i ragazzi vennero a conoscenza del passato dei loro genitori. La scuola era già finita dal momento che erano le tre del pomeriggio ed Harry stava guidando la sua macchina, ascoltando qualche canzone alla radio. Le sue intenzioni erano quelle di andare a casa e magari fare qualche compito.

Ultimamente i suoi voti erano migliorati molto e doveva ringraziare sia il sig. Stewart che Louis per questo. Quando hai persone che credono in te, tutto quello che vuoi fare è renderle fiere, ed era proprio quello che era riuscito a fare Harry. Aveva persino detto a Zayn, Niall e Olivia della sua dislessia, un grande passo per lui dal momento che l'aveva tenuto nascosto loro per tutta la sua vita, ed era andata decisamente bene. Tutti i suoi amici l'avevano supportato e si erano anche offerti di aiutarlo in caso di bisogno.

Dopo aver guidato per un po', gli venne in mente un'idea migliore e cominciò invece a guidare verso il parco, lo stesso parco in cui lui e Louis avevano lavorato per quel progetto scolastico e anche lo stesso parco che avevano iniziato a chiamare "il loro posto". Era passato un po' da quando ci era stato l'ultima volta, quindi pensò sarebbe stato il momento perfetto per visitare quel luogo visto che voleva stare un po' solo.

Quando arrivò a destinazione, parcheggiò la macchina in un posto vuoto e spense il motore. Scese dall'auto e si chiuse la porta alle spalle, prima di iniziare a dirigersi verso la panchina in cui lui e Louis si erano seduti quando si erano messi insieme, e non notando la macchina familiare posteggiata dall'altro lato del parcheggio.

Faceva piuttosto freddo fuori dal momento che era novembre, quindi Harry infilò le mani nelle tasche dei jeans per tenerle al caldo. La panchina non era troppo lontana, quindi non dovette camminare molto prima di iniziare a scorgerla. Ciò che vide lo colse di sorpresa però. Laggiù, un ragazzo dai capelli marroni era seduto, il viso sepolto nelle mani mentre si sosteneva con i gomiti appoggiati alle ginocchia. Harry lo riconobbe immediatamente e si fermò bruscamente. Non sapeva cosa fare. Doveva avvicinarsi e parlargli o voltarsi e fingere di non averlo visto?

Era piuttosto tentato dall'ultima opzione dal momento che non voleva affrontare la questione, ma sapeva di doverlo fare. Inoltre il suo fidanzato stava iniziando a mancargli troppo e voleva semplicemente tornare a stringerlo tra le sue braccia. Quindi, scegliendo infine la prima opzione, si avvicinò al familiare ragazzo con i capelli marroni, il quale era ancora curvo sulla panchina.

When Hate Turns Into Love (Larry Stylinson // Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora