Harry Styles.
Imboccammo la salita ripida e il traffico si fece denso. Più in alto diminuiva lo spazio per le folli manovre di Niall. Rallentammo fin quasi a fermarci dietro una piccola Peugeot scura.
«Niall», implorai. L'orologio sul cruscotto sembrava accelerare.
«È l'unico accesso alla città», disse come per tranquillizzarmi. Ma la sua voce era troppo nervosa.
La colonna procedeva a singhiozzo, pochi metri alla volta. Il sole splendeva raggiante, sembrava al culmine del proprio cammino.
Le auto strisciavano in fila verso la città. A mano a mano che ci avvicinavamo, le vedevo parcheggiare sul ciglio della strada, abbandonate dai visitatori che preferivano proseguire a piedi. Sulle prime pensai fosse soltanto impazienza, una sensazione che capivo benissimo. Ma a un certo punto incontrammo un'interruzione e notai il parcheggio sotto le mura della città affollato dai turisti che entravano a piedi.
L'accesso alle auto era vietato.
«Niall», lo incalzai. «Lo so», rispose. Il suo viso sembrava scolpito nel ghiaccio.
Ora che guardavo fuori e che viaggiavamo lentamente, notai il forte vento. I visitatori si tenevano le mani in testa per non perdere il cappello o farsi spettinare. L'aria gonfiava i vestiti. Mi accorsi anche che il colore rosso predominava: magliette rosse, cappelli rossi, bandiere rosse frustate dal vento come nastrini. Sotto il mio sguardo, la sciarpa rosso vivo che una donna si era annodata in testa fu scagliata via da una raffica improvvisa, impennandosi in aria sopra di lei, contorcendosi come fosse viva.
La donna cercò di afferrarla con un salto, ma quella non smetteva di svolazzare, sempre più in alto, uno squarcio di sangue sullo sfondo opaco delle mura antiche.
«Harry». Niall parlò in fretta, a bassa voce, senza tentennare. «In questo momento non riesco a prevedere le decisioni delle guardie. Se non funziona, ti toccherà entrare da solo. Dovrai correre. Continua a chiedere la direzione per Palazzo dei Priori e corri verso il punto che ti indicano. Non perderti».
«Palazzo dei Priori, Palazzo dei Priori...», mi ripetei per fissarmelo nella mente.
«O chiedi della torre campanaria. Io farò il giro attorno alla città, in cerca di un posto non troppo in vista dove scavalcare le mura».
Annuii. «Palazzo dei Priori...». «Troverai Louis ai piedi della torre, sul lato settentrionale della piazza.
Si è nascosto nell'ombra di un vicoletto, all'angolo destro. Cerca di attirare la sua attenzione prima che si esponga alla luce».Niall era arrivato quasi in fondo alla coda. Un uomo in uniforme blu dirigeva il traffico e allontanava le auto dal parcheggio pieno. Quelle invertivano la marcia e andavano a cercarsi posto sul ciglio della strada. Infine, fu il turno di Niall.
L'uomo in uniforme faceva cenni pigri, senza badare troppo ai guidatori. Niall accelerò, passò oltre e puntò verso la porta delle mura. Il vigile urlò qualcosa ma restò dov'era, sbracciandosi frenetico per impedire che la macchina che ci seguiva imitasse il cattivo esempio.
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Seclusion
VampireMATURE CONTENT. | sequel to Compelled. (IN REVISIONE) Mi sentivo intrappolato come in uno di quegli incubi terrificanti in cui, per quanto corri e corri finché i polmoni non ti scoppiano, non sei mai abbastanza veloce. Più cercavo di farmi strada t...