ventisette *

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Louis Tomlinson.

«Buona notte, grazie ancora Jay» Mormorò, la sua prima parola da quando l'avevo visto, e il cuore mi si strinse immediatamente nel petto al suono della sua voce calma e roca

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«Buona notte, grazie ancora Jay» Mormorò, la sua prima parola da quando l'avevo visto, e il cuore mi si strinse immediatamente nel petto al suono della sua voce calma e roca.

Senza un'altra occhiata a nessuno dei due, trascinai Harry lungo il corridoio, con la mano stretta intorno al suo braccio per tutto il tragitto.

Non disse una parola mentre ci muovevamo rapidamente, entrambi troppo disperati di uscire dal salotto per preoccuparci di fermarci in modo da poterci urlare addosso.

Non gli ho rilasciato il braccio né ho rallentato mentre ci muovevamo lungo le scale in direzione della mia camera.

«Lou...» iniziò a dire, la voce tesa e leggermente senza fiato per la velocità con cui lo stavo facendo camminare.

«No.» scattai, mettendolo a tacere e trascinandolo avanti.

Non abbiamo avuto il tempo di fermarci a salutare Niall e gli altri, dovevamo tornare in camera e poi avremmo potuto discutere tutta la notte se avesse voluto.

Cosa che sono sicuro, conoscendo Harry, avrebbe desiderato.

Non riuscivo nemmeno a guardarlo, perché sapevo che se l'avessi fatto, sarei stato spacciato. Sarei stato risucchiato da quegli occhi ipnotici e avrei perdonato tutto quello che aveva fatto stasera e non ero ancora pronto.

Quando la serratura della porta di camera mia scattò, lasciai che le spalle si rilassassero, un lungo sospiro mi sfuggì dalle labbra mentre mi giravo, chiusi gli occhi e mi appoggiai alla porta.

«Amore...» mormorò Harry. Il suo corpo era così vicino a me che potevo sentire il suo profumo, tenni gli occhi chiusi più a lungo per poterlo inalare meglio. Ma solo un momento.

«No, niente 'amore'» sbottai, aprendo gli occhi e fissandolo, «Me l'avevi promesso»

«Era questione di vita o d-...»

«Cazzo, non dirlo! Non tirare in mezzo quella merda inutile!» Lo interruppi, scuotendo la testa, «Solo... dio, non provare a dirmi che vederlo era una questione di vita o morte.»

«Sai che non avevo scelta!» Sbuffò, guardandomi accigliato, scuotendo la testa: «Non volevo andare! Ho cercato di restare a casa, lo giuro».

«Ti ho implorato di restare a casa stanotte. Te l'ho implorato cazzo, Harry.» Sospirai pesantemente, guardandolo.

«Lo so. Mi dispiace. Ma davvero mi sentivo come se non avessi altre opzioni e poi ho trovato Jay e quindi le ho detto di riportarmi qui...» I suoi occhi scrutarono lentamente il mio viso, passando poi giù fino alle mie mani, «Hai del sangue addosso.»

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