Pov
Narratore
La serata al nightclub procedeva come al solito Jimin era nel suo camerino ,gli occhi erano puntati allo specchio che lo ritraeva,era soddisfatto del suo aspetto,il suo viso era delicato ed attraente ,i capelli biondi per questa sera erano stati sostituiti da un colore più appariscente,un rosa confetto che gli davano un aria innocente, non li aveva colorati definitivamente ma solo temporaneamente,con un lavaggio sarebbero tornati del loro colore naturale,gli occhi erano perfettamente truccati,risplendevano a causa dei brillantini che aveva applicato,sul viso un velo di cipria,non aveva bisogno di altro la sua pelle era perfetta liscia e chiara come poche, mise un velo di lucidalabbra ,non voleva appesantire troppo le labbra,avendole carnose e prominenti non voleva esagerare,insomma era una vera bellezza.Il bussare alla porta fece tornare il ragazzo con i piedi per terra e malgrado odiasse tutto quello doveva alzare il culo dalla sedia e andare sul palco,ogni volta il suo stomaco si stringeva in una morsa dolorosa,odiava mettersi in mostra,odiava quel posto e sopratutto odiava suo padre che non gli aveva mai dato amore ma solo sofferenza e vergogna per se stesso.
Prima di salire sul palco ingoio la saliva in eccesso e salì l'ultimo gradino,il sipario si aprì mostrando il ragazzo a tutti quegli uomini pieni di perversione,quanto lo disgustavano quegli esseri.
Lo spettacolo iniziò e con esso anche le urla di apprezzamento tutt'altro che caste,l'unica cosa che sperava era che nessuno richiedesse ore speciali dove Jimin doveva soddisfare ogni capriccio del cliente,ma dopo sceso dal palco si avvicinò proprio il padre per informarlo che il signor X richiedeva la sua compagnia.
Jimin chiuse chi occhi e fece un enorme respiro per poi recarsi nella sala privata,quando apri la porta trovò un uomo sulla cinquantina che lo aspettava quasi del tutto senza vestiti,quasi gli venne da vomitare,ma per il suo bene doveva sopportare.
"Vieni tesorino......sapessi quanto mi sei costato......dai inginocchiati e succhiamelo"
Quasi si strozzo con la sua stessa saliva,quell'essere disgustoso era seduto nella sedia con i pantaloni abbassati e il cazzo al vento,Jimin come un automa si inginocchiò in mezzo alle gambe dell'uomo e si estranio dal mondo compiendo il lavoro di bocca senza provare nessun sentimento era come una bambola a cui avevano tolto l'anima,quando finì corse in bagno per rimettere tutto il poco cibo che aveva ingerito,poco dopo torno dal suo cliente che nel frattempo si era rivestito.
"Sei stato fantastico ..... del resto con quella splendida bocca non poteva che essere altrimenti.A sera tarda il locale chiuse e Jimin si ritrovò a camminare per i vicoli deserti e maleodoranti della città,percorreva tutte le sere quella strada e sapeva che era sicura.
Tornato a casa cercò di accantonare lo schiffo che aveva provato qualche ora prima,andò in bagno e iniziò a spogliarsi per farsi la doccia,sperava che l'acqua lavasse via quel disgusto,andò a dormire ma dopo un primo momento in cui si addormentò gli incubi iniziarono a tormentarlo sognava sempre la stessa cosa ovvero la sua prima volta ovviamente con un cliente.
Quel giorno il padre venne da lui e gli ordinò di andare in una stanza privata,aveva solo diciassette anni,era ancora ingenuo e non aveva capito che quella sera avrebbe dato la sua verginità a un perfetto sconosciuto quella sera iniziò per lui l'inferno,il dolore che aveva provato era tanto e con esso anche il disgusto per se stesso si sentiva miserabile e questa consapevolezza lo avrebbe accompagnato per tutta la vita.
L'incubo finiva sempre allo stesso modo lui che urlava,inprovisamente apri gli occhi ritrovandosi in un bagno di sudore si sedette nel letto e si mise le mani tra i capelli iniziando a piangere ormai per lui quella era routine tutte le mattine era sempre la stessa storia quel ricordo tramutato in incubo lo perseguitava ogni notte.La mattina seguente dopo aver fatto la doccia si vesti sempre con le stesse cose,felpa oversize cappello a mascherina,almeno a scuola riusciva a passare in osservato e non avere gli occhi di tutti addosso era rassicurante.
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Nevermind
Fanfictionviolenze fisiche e verbali , sfruttamento ,odio e dolore, ecco cosa doveva sopportare ogni giorno Jimin, se poi la persona artefice di tutto questo è suo padre il dolore è ancora più grande, se poi il motivo è quello di essere nato omega il rifiut...