Pov
Jungkook
Sono davanti alla porta di Jimin,non so cosa aspettarmi ,certo che la sua reazione quando mi ha visto non promette nulla di buono,in questo momento non so quali sono i miei sentimenti,ho paura di un suo rifiuto ma allo stesso tempo sono fiducioso,alzo la mano per bussare alla porta noto che la mano mi trema,come sta facendo anche il mio cuore,busso non troppo forte,sento i suoi passi che si fermano davanti alla porta,aspetta qualche istante per poi aprire,i nostri occhi si incontrano e per un momento le parole sono superflue ,poi improvvisamente mi rivolge la parola."Cosa vuoi..........ho da studiare"
Per un momento non rispondo beandomi del suono della sua voce rendendomi conto che mi è mancata come l'aria.
"Io........io sono venuto per parlare"
Mi guarda......non ha nessuna espressione sul volto,abbasso gli occhi,non riuscendo a reggere il suo sguardo che sembra così diverso dal solito.
"Credi che io abbia voglia di parlare con te?..........non credo proprio"
Alzo lo sguardo a quelle parole puntandolo sui suoi occhi.
"Ti prego..........Jimin........ho tante cose da chiarire......per favore"
Si sposta e mi fa entrare......confesso che non me lo aspettavo,entro lasciando la porta aperta.
"Parla......"
È freddo ......ma del resto cosa mi aspettavo.
"Jimin voglio parlare di quella maledetta sera.......del malinteso che si è creato tra noi..........ero arrabbiato è vero......ma non con te.......la mia rabbia era per la situazione in cui mi trovo.....tu e il fatto che siamo compagni non centra niente,anzi non potevo sperare in qualcuno meglio di te......ti ho fatto del male"
"Esatto mi hai fatto del male.......mi hai aggredito....ancora posso vedere i tuoi occhi rosso fuoco che mi stavano disprezzando"
Non lo feci finire di parlare interrompendo il suo discorso.
"Aspetta.........il mio disprezzo non era verso di te......ma verso la situazione in cui mi trovo.....in quel momento la rabbia era verso mio padre.....il tuo viso era scomparso io vedevo lui non te.......Dio è così difficile da spiegare"
Ancora silenzio,mi sta guardando.
"Ti prego piccolo......non escludermi dalla tua vita....mi farò perdonare te lo prometto"
"Kook...le parole di scuse e le varie promesse per me non hanno valore.......l'unica cosa che ha valore sono i fatti,i gesti le dimostrazioni,se vuoi che ti perdoni devi dimostrarmi che sei pentito che quello che è successo è una parentesi negativa che può essere dimenticata,sostituita da dalle buone azioni o dalla sincerità"
Le sue parole sono così vere.........sono completamente d'accordo con lui.
"Hai ragione..........ti dimostrerò che per me sei l'unico il più importante e che quello che è sucesso è stato solo un incidente"
"Bene....ora vado.....come ho detto prima devo studiare"
"Ok........ora vado"
Chiude la porta frettolosamente,lasciandomi li immobile.Pov
Jimin
Avevo il cuore in gola mentre mi parlava Jungkook,ho indossato la mia solita maschera di indifferenza,credo che abbia funzionato,non nascondo che le sue scuse mi hanno toccato profondamente,sembrava sincero,anzi sono sicuro che lo fosse.finito di studiare anche perché domani ho un esame molto importante,
mi alzo dalla sedia e mi incammino per cercare una persona alla quale devo le mie scuse,sò dove trovarlo,di solito aiuta mia sorella con i compiti ,busso alla porta e mi apre proprio lui,mi guarda male,ha tutte le ragioni per farlo,parlo per primo sperando che mi ascolti.
"Hobi.......cercavo proprio te.......possiamo parlare?"
Mi guarda .
"Perchè Jimin......abbiamo qualcosa di cui parlare?........aspetta forse vuoi farmi sapere come stai bene con Junho?"
"Hobi.....non è come pensi ........ho detto a Junho che non provo nulla per lui........Hobi ti prego parliamo"
"Davvero?...........io.....va bene parliamo"
Si gira verso Celine che non mi degna di uno sguardo,credo che anche lei è arrabbiata con me,mi segue in giardino,ci sediamo in una delle numerose panchine."Parla.....ti ascolto"
Cerco di trovare le parole giuste.
"Hobi....so di averti ferito......credimi non c'ero con la testa......sai quello che è successo con Jungkook..........dopo quel giorno non ho più ragionato ho fatto cose di cui mi vergogno ed una di queste riguarda te"
Piango, le lacrime scendono disperate senza che io possa fare qualcosa per fermarle,quando una mano si posa sul mio viso.
"Ti prego Jimin non piangere.......ti perdono.....non fare cosi"
Ed ecco il mio Hobi,dolce come sempre,un amico prezioso che ho calpestato con il mio comportamento,metto una mano sopra la sua in segno di gratitudine.
"Grazie Hobi......sei un amico prezioso.....ti voglio tanto bene"
Ci abbracciamo senza sapere che l'intera conversazione non è stata poi così privata.
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Nevermind
Fanfictionviolenze fisiche e verbali , sfruttamento ,odio e dolore, ecco cosa doveva sopportare ogni giorno Jimin, se poi la persona artefice di tutto questo è suo padre il dolore è ancora più grande, se poi il motivo è quello di essere nato omega il rifiut...