01-Monotonia Scombinata

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ARMONY

Sono un'omega e come tutti quelli come me, sono stata allontanata dal mio branco. Non sono come tutti gli omega, io sono testarda e molto competitiva. Ma cio che tutti odiano di me, è il mio infinito rancore. E dico che non sono come tutti gli omega perché quelli normali, non portano rancore, ne sfidano chi hanno davanti, semplicemente si abbassano alla sottomissione. Ma io no. Però sono fiera di essere così.

Ho sempre ritenuto triste il modo in cui vengono trattati gli omega. A mio parere non importa il rango che ricoprì, importa solo ciò che sei disposto a fare per il tuo branco. Se non sei disposto a morire per esso, puoi essere anche un'alpha o un beta, non cambia il fatto che tu sia un codardo.

Ma tralasciando il mio dilungamento, partiamo dal principio. Sono stata lasciata davanti il portone di una casa branco quando avevo appena due mesi. Ho sentito molte volte parlare di come sono stata trovata ed è una storia che mi affascina sempre.

Una neonata circondata dal ghiaccio ma che non osa sfiorare. Era come se delle stalattiti di ghiaccio danzassero sulla copertina di lana ma senza sfiorare la bambina. O almeno era così che la descrivevano.

Non ho conoscenza dei volti dei miei genitori, fatta eccezione per dei ricordi sfocati estirpati dai miei sogni. Ma ho sempre desiderato poterli abbracciare e stare con loro anche se sapevo benissimo non essere possibile. Quando avevo otto anni ho iniziato a sognare una donna abbracciata ad un'uomo e nel centro c'era una neonata. Mi avvicinavo sempre a quel quadro famigliare, allungavo la mano fino a sfiorare i lineamenti delicati della donna, ma tutte le volte che ero ad un passo dal toccarlo, venivo riportata al mondo reale, mi svegliavo ansimando e con un senso di vuoto inspiegabile, però non ho mai detto a nessuno cosa sognassi, volevo evitare di sembrare una potenziale psicopatica. Ma mai prima di sentire sempre la stessa frase << Tu Armony, figlia mia,sei il futuro della razza dei licantropi >> diceva sempre la donna ma non ne ho mai capito il senso.

Sono cresciuta nel branco dell'alpha Thomas, mi hanno accolto come una di loro e per un po' lo sono stata. Mi hanno perfino fatto un regalo sin da piccola. Una collana. Mi è stato intimato di non toglierla mai, però non ho mai saputo il perché. Ogni volta che lo chiedevo era sempre un'enorme buco nell'acqua con le solite risposte " perché ti proteggerà " oppure " è un regalo per simboleggiare il nostro amore per te " ma non ho mai potuto evitare di pensare che ci fosse dell'altro. Però al di là di questo, è ciò che ho fatto, non l'ho mai tolta, avvolte i bambini che si credevano trasgressivi ci provavano, ma fallivano ogni volta e io puntualmente, mentre loro venivano sgridati, architettavo una vendetta nei loro confronti. Non c'è da spiegare che riuscivano sempre ovviamente. Comunque la collana è una catena di platino con un ciondolo a forma di luna, con al centro una pietra lunare particolare. Nessuno ha mai visto una pietra lunare così, ho notato nel corso degli anni, che a seconda delle mie emozioni, la pietra cambia colore.

Ad esempio con la rabbia la pietra è rossa, mentre con la tristezza è blu.

Ho passato la mia vita fino ai sedici anni in questo branco e la vita è stata bella con Matilde, una donna anziana che si è presa cura di me sempre. Era come fosse mia nonna, avete presente le nonne tradizionali, ecco la mia era totalmente l'opposto. Vi posso assicurare che l'ho vista fare cose assurde, come arrampicarsi su un albero altissimo, che mi faceva sentire un microbo al confronto, e tirare giù dei deliziosi frutti. Ma poi tutto è crollato, il 23 settembre, la vita come la conoscevo è crollata sotto i miei piedi.

Il 23 settembre è il mio compleanno, un giorno che odio con tutta me stessa. Perché quel giorno è stato fatale per la vita che ho sempre conosciuto. Quella che tanto amavo e che mi è stata tolta da chi doveva proteggerla.

A Love Destined For The EndDove le storie prendono vita. Scoprilo ora