A Love Destined For The End

25-Secondo Attacco

STORM

Sono passati 5 giorni dall'attacco dei cacciatori di taglie. Non si sono fatti vivi, né con strani biglietti e nemmeno loro fisicamente. E noi abbiamo continuato con le nostre vite anche se mentirei se non vi dicessi che Maxuel è ancora più silenzioso del solito. Però posso capirlo, non è facile adattarsi a ciò che sta vivendo lui in questo momento è per questo che ora stiamo parlando nel mio ufficio.

<< Non ho parole, il mondo è enorme e tu proprio una cacciatrice dovevi trovare? >> Gli chiede Malcome. Si lo sa anche lui, Maxuel ci ha parlato in questi giorni, non chiedetemi perché ma Malcome è svenuto appena lo ha scoperto, ma che ci volete fare? È Malcome che vi aspettate? Io nulla di diverso onestamente.

<< Chiedilo alla Dea Luna non a me >> gli risponde Maxuel.

<< Giusto >> concordo.

<< Comunque cosa credi di fare? >> Gli chiedo sedendomi sulla poltrona del mio ufficio.

<< Voglio andarci a parlare >> annuncia.

<< Sei impazzito forse, vuoi farti ammazzare? >> Gli chiede Malcome.

<< No voglio farmi conoscere da lei e vi avverto non riuscirete a fermarmi >> ci dice serio.

<< Teoricamente io potrei, ma mi fido di te, quindi se tu approvi proverò a farlo anche io per te >> gli dico poco convinto del suo piano, ma fiducioso per il suo giudizio. Non è uno impulsivo quindi mi fido.

<< Grazie ma ora perché non parliamo di Armony eh Storm? >> Mi dice.

Mi blocco un'attimo.

<< Bhe che posso dirvi di lei? È andata in una delle stanze vuote della villa pur di non vedermi. Ho provato a parlare con lei, ma non vuole vedermi neanche scritto figuriamoci di persona >> dico sospirando e guardandomi in torno in modo triste. È strano non averla in torno.

<< Io ho provato a parlarci ma si rifiuta di parlare o di fare entrare chiunque, infatti Liria è molto triste, non so più come tirala su di morale, ho finito le idee simpatiche >> mi dice Malcome triste.

<< L'unica che ha fatto entrare era sua madre >> gli dico.

Chissà cosa si diranno? Sicuramente molti insulti gratuiti per me.

Io invece non dormo da quando abbiamo discusso. Le borse sotto gli occhi, la stanchezza esagerata, la faccia smonta e scavata di certo non passa inosservata. E non parliamo della poca fame di questi giorni. Prima di solito ero abituato a mangiare almeno due portate, ora invece a mala pena do una spizzicata alla prima. So che tutto ciò non mi fa bene ma non riesco a fare niente con questo vuoto che provo dentro di me. So che lo sente anche lei, ma è più brava di me ha nasconderlo, ciò non toglie che, come ho detto prima, lo sente anche lei.

<< Credo che tu debba dargli solo tempo, scusa Storm, ma anche io farei così se tu mi chiudessi in camera perché non vuoi che combatta >> mi dice Maxuel.

<< Lo so ma voi che avreste fatto? >> Gli chiedo.

<< La mia compagna è diversa dalla tua Storm. Killer è stata un anno abbandonata a se stessa, come ci ha dimostrato più volte, conosce questo posto meglio delle sue tasche. Quindi è ingiusto non fidarsi di lei >> mi dice Malcome.

Sospiro e mi passo le mani sulla faccia.

<< Forse avete ragione ma è più forte di me io n->> mi blocco a metà frase.