04-Battibecchi

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STORM

<< Ogni tanto potresti preoccuparti anche di quello che prova la gente! Invece no tu prendi e parti senza pensare a nulla >> Mi urla.

Mi sembrava strano che un'omega riuscisse in certe imprese come lei. E anche il suo comportamento era fuori dal normale per un'omega. Quando ho metabolizzato cosa aveva detto, ho convocato i miei migliori amici per confrontare le loro opinioni su ciò. Ma come un'idiota ho lasciato la porta aperta e nessuna guardia a controllare la porta principale. Appena sono tornato, per chiedergli di unirsi alla conversazione, era sparita. Mi sono fiondato fuori senza avvertire nessuno.

L'ho vista in pericolo e non mi sono trattenuto, ho dovuto aiutare la mia piccola. Non pensavo mi sarebbe piombata sopra ringhiando. Mi dispiace averla lanciata contro un'albero, ma a quanto pare farla arrabbiare, la fa aprire.

<< Io mi preoccupo di ciò che prova la gente, tu invece? Passi sopra ai miei sentimenti senza preoccuparti di niente. Voglio il meglio per te ma tu non me lo permetti >> gli dico io calmo ma comunque un po' alterato.

<< Ah davvero? Ti sei preoccupato se volevo il marchio? Ti sei preoccupato di chiedermi come stavo o anche solo come mi chiamo?! Non mi pare, hai fatto come volevi tu e non ti sei preoccupato neanche un secondo di ciò che volevo. Non hai aspettato neanche che mi svegliassi per marchiarmi. Ti preoccupi davvero per chi hai intorno? Sono la tua compagna ma non ti sei preoccupato di niente. Io voglio la mia libertà e tu me la stai levando. Tarparmi le ali non ti servirà nel tuo giochetto a chi è più forte fra i due, perché se tu mi bruci con il fuoco, io ti sciolgo con l'acido. Se tu provi a salvarmi, io in quel momento mi sarò già salvata da sola. Se provi a capire cosa provo, io metto un muro. Se tu mi ostacoli, io ti ostacolerò per 2. Quindi vedi di piantarla, non sono il tuo fottuto cagnolino da passeggio personale! >> Mi dice guardandomi negli occhi. Sono stupendi ma nascondono al loro interno una rabbia ceca.

Le sue parole mi arrivano come una doccia fredda, avete presente quando vi fate la doccia e siete avvolti dal tepore, e voi siete convinti che durerà fino alla fine, ma poi sfortunatamente qualcuno apre il rubinetto e tu ti ritrovi avvolto dal gelo? Ecco io oro sono in mezzo a quel gelo, solo molto più freddo.

<< È vero sono uno stronzo ma volevo solo che ti fidassi di me >> gli dico a testa china.

<< Si con quali basi dovrei fidarmi di te? >> Mi dice come se avessi fatto una battuta, infatti poi scoppia a ridere in modo isterico. Poi sospira e si siede imbronciata, vicino alla riva del ruscello.

Ha ragione, so che ha ragione, ma in parte il mio orgoglio mi ferma, però merita delle scuse...

Non so neanche il suo nome e soprattutto non ho pensato ha cosa avrebbe voluto. Forse ha ragione a dire che sono uno stronzo senza cuore. Forse ho corso troppo...

Mi siedo vicino a lei sulla riva, ma lei si allontana di qualche metro, da me. La cosa mi ferisce, ma ha ragione.

Mi concentro sul marchio e sento tradimento e diffidenza. Non è questo che vorrei per la mia compagna. Però dovrei concentrarmi su ciò che vorrebbe lei per il momento.

<< Hai ragione sai? Non so il tuo nome >> dico guardandola.

Lei guarda l'acqua e non risponde.

<< Vuoi rimediare? >> Chiedo cercando di farla aprire. Avvicino una mano al suo braccio e lei la scansa con sguardo schifato che mi pietrificata sul posto. Ritiro la mano e guardo da tutt'altra parte mentre una lacrima solca le mie guance e mi sbrigo a farla sparire prima di tornare a guardare l'acqua come sta facendo lei.

A Love Destined For The EndDove le storie prendono vita. Scoprilo ora