Capitolo 9

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Amelia

Articolo per la rivista 360°

Siete davvero voi quello nello specchio?

Vi guardate nel riflesso e seguite con lo sguardo quella figura che tanto vi é famigliare.

Raggiungete il capo, cercate di entrarci dentro scavando con le mani, le unghie. Iniziate a sanguinare tanto andate in profondità.

Rivivete nei ricordi quei dettagli che hanno plasmato la persona che siete.

La famiglia.
Quella amorevole che vi ha accompagnato nella crescita, donandovi parole di conforto quando avete sbattuto contro i muri che la vita ha innalzato nel vostro cammino.
Oppure quella fredda e distante che non si é mai curata della vostra presenza.

I rimproveri.
Quando non avete affrontato quelle pareti come ci si aspettava da voi.
Magari al posto di essere un ninja che si arrampica agilmente su quella pendenza, siete stati un ladro che, con aria furtiva, ci é solo passato accanto.

Ma ecco che un muro ancora più alto si erge davanti alla vostra persona. Oltre alla difficoltà iniziale é sopraggiunto il senso di colpa per aver aggirato l'ostacolo. Il senso di colpa per non averlo affrontato.

Così siete diventati più forti. Così avete imparato la lezione.

Le persone che incontrate nella crescita vi fanno gioire, arrabbiare, piangere dalla felicità e dal dolore. Si fanno inseguire e vi seguono a loro volta. Si allontanano per poco o per sempre. Diventano come un arto in più che diventa indispensabile. Vi abbandonano quando non ve lo aspettate. Li lasciate quando sono diventati tossici per il vostro futuro, per il vostro bene mentale.

Lasciano un vuoto.
Ma arrivano altri e lo riempiono, adattandosi allo spazio.
Non sempre, é vero.

Per alcuni la superficie da occupare é troppo vasta e ci navigano dentro. Per altri é stretta, ma con caparbietà la adattano alla propria misura, perché il pensiero di non starci dentro proprio non gli piace, non gli va giù.

Ci sono persone che vi spronano a fare meglio, a impegnarvi, a crescere. Altre vi mettono i bastoni tra le ruote e aspettano di vedervi cadere con un sorriso perfido dipinto sul volto.

Cadete e pensate che tutti i vostri sforzi, i mille muri scavalcati, sono una bazzecola in confronto alla montagna che vi si para di fronte.

Schiacciati, ecco come vi sentite. Impreparati, non siete abbastanza.
La realtà vi fa sanguinare dentro e fuori.

Ma ecco che quell'arto in più cerca di rimettervi in piedi, e non é solo.

Che siano tanti o pochi circondatevi solo di giusti per voi, per il vostro futuro. Quelli che vi spronano a credere in voi stessi, che sono sempre sinceri.

Accettano la vostra testardaggine, la tenacia con cui vi buttate nelle sfide.
Brindano con voi, alzano calici alle vostre vittorie. Non vi rinfacciano le scelte errate quando non avete ascoltato i loro consigli. E se succede portano con loro una pizza e una birra o un caffè e una tavoletta di cioccolata.
Loro sanno sempre come tirarvi su di morale.

Maturate, mai per gli altri, solo per voi stessi.

A volte volgete indietro lo sguardo, osservate cosa siete stati. Ma non soffermatevi troppo, rischiate di perdervi in quei ricordi.

Tuffatevi nel mare delle possibilità.

Ma, prima, guardate bene di avere una corda legata alla vostra vita e qualcuno di fidato che stringe tra le mani l'altra cima.

"Perfettamente Imperfetti" Volume I "Con Le Mie Forze"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora