Amelia
"Lo so che non è orario di visite, ma là dentro c'è la mia migliore amica, che si è presa una pallottola da una pazza, e io non mi muoverò da qui fino a quando non mi permetterete di vederla con i miei occhi!" Una voce sovrasta il temporaneo silenzio che aleggia nel corridoio fuori dalla mia stanza.
Un ticchettio di tacchi ricorda un esercito pronto all'assalto, poi il volto di Laila fa capolino sulla porta subito dietro le spalle larghe dell'agente Coleman.
"Se non le dispiace... Scusi, potrebbe togliersi, sta bloccando il passaggio!"
Il poliziotto, come se avesse ricevuto un ordine dal suo diretto in comando, scatta sull'attenti, lasciando libero accesso a quel vulcano della mia migliore amica.
Quando i nostri occhi si incontrano, le sue iridi nocciola si velano di lacrime. Alzato lo sguardo al soffitto per non farne scendere nemmeno una, molla a terra la sua preziosa borsa firmata e mi raggiunge a passo di carica, tanto che penso non si fermerà in tempo. Poi il suo abbraccio finalmente mi circonda delicato, trattenuto. Evita con estrema cura di toccare la zona lesa protetta dalle bende.
"Sto bene. Adesso sto bene, Laila."
"Non farlo mai più, hai capito! Per lo spavento, penso che mi siano sbucati almeno dieci capelli bianchi. E tu non vuoi che mi riduca in una Elsa precoce, vero?" Tira su col naso.Respiro il suo inconfondibile profumo, cercando di emulare il suo tentativo di bloccare nuove lacrime che sembrano essere sempre pronte a cadere oltre la barriera dei miei occhi.
"Non sia mai. Quando uscirò da qui andiamo a farci belle a mie spese, promesso!"
"Oh, questo è certo. Un altro trattamento VIP non ce lo toglie nessuno!"Ci diamo qualche secondo per ricomporci, poi un colpo di tosse ci rammenta che non siamo sole. La bionda alza gli occhi al cielo, fintamente infastidita dall'interruzione, e si volta verso la platea alle sue spalle.
"Ciao, ragazzi", si scosta un po' riluttante, ma appena incrocia il volto severo dell'agente, un rossore compare sulle sue gote. Il suo viso torna sul mio, il labbro inferiore stretto tra i denti per evitare la fuoriuscita di qualche imprecazione. "Ho appena detto a un poliziotto di togliersi gentilmente dalle palle?" Mima con la bocca, affinché solo io possa leggerle il labiale.
Confermo con la testa.
"Merda", sibila, e si ricompone in un secondo netto. "Non ci hanno ancora presentati. Laila Ferson, la migliore amica di Amelia."
Coleman, dopo un attimo di stupore dovuto al repentino cambiamento della donna fasciata in abiti eleganti, si protende verso la mano e la stringe con vigore.
"Agente Coleman, molto lieto."
La bionda lo sta squadrando come se avesse davanti l'ultima collezione di Armani.
Laila e la sua fissa per gli uomini in divisa.
Probabilmente ha finito la radiografia, perché si volta verso di me con un sorriso da parte a parte, e mi schiaccia un occhiolino di approvazione."Hai bisogno di qualcosa, Testa Rossa?"
"No, i miei genitori dovrebbero portarmi dei cambi, per il resto devo aspettare di sapere quando potrò uscire da qui. Spero che non mi trattengano per troppo tempo. Sai quanto odio gli ospedali."Non che ci sia qualcuno che li ami.
"Allora sarebbe bene che io tolga il disturbo, prima che arrivi l'infermiera che ho incontrato alla reception e mi cacci in maniera poco decorosa. Mi ha concesso due minuti, il pari di una telefonata in carcere, ci credi?" Sbuffando, raccatta la borsa dal pavimento con un gesto fluido, pronta a defilarsi con eleganza dalla stanza.
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"Perfettamente Imperfetti" Volume I "Con Le Mie Forze"
RomanceTrama "Siamo tutti un po' guasti. Solo che alcune imperfezioni sono più visibili di altre. Ma sono quelle imperfezioni che ci rendono quello che siamo. Unici." Amelia Wilder, dopo quella terribile notte, quando tutto è cambiato, vive la sua vita in...