5. Non c'è più un noi

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Ciao a tutti.
Nello scorso capitolo ho fatto un piccolo sbaglio tecnico.😂
Doveva essere di Jamie invece l'ho fatto di Jillian!
Ops. Me ne sono accorta solo dopo averlo pubblicato. L'ho scritto senza pensarci convinta fosse giusto, quindi per recuperare, ci saranno due capitoli di Jamie, questo e il prossimo.
Spero siate contente😏

Sono anche sicura che le più attente ci hanno fatto sicuramente caso, al contrario dell'autrice 🙈

E spero anche che questa nuova versione vi stia piacendo.
Grazie mille per tutti i complimenti che mi fate. Siete dolcissime❤️
Vi adoro.
Un bacione grande😍
Ci sentiamo nei commenti!

Jamie:

Ieri sera sarei dovuto andare da Heidi, la ragazza che frequento da due settimane, ma con la scusa di essere stanco non mi sono presentato e sono tornato direttamente al mio appartamento.
Ero troppo nervoso per via di Jillian, sinceramente non mi andava affatto di incontrarla.

Cinque minuti fa mi ha inviato un messaggio chiedendo se stasera riuscivo a passare da lei, ma non le ho risposto. Non ancora. Prenderò una decisione una volta uscito dal lavoro, in base a come andrà la giornata.
Ci siamo visti quasi tutte le sere, ma ognuno con il suo scopo.
Lei per dimenticare il suo ex che l'ha tradita, io per non pensare a Jillian.
L'ho conosciuta in un bar, mezzo ubriaca e dal nulla si è avvicinata a me, sfogandosi e raccontandomi ogni cosa. A partire dal fatto che stava con questo ragazzo da due anni, per poi arrivare al tradimento. Tutto questo mentre piangeva a dirotto, arrabbiata e delusa più che mai.

Dato il carattere che più o meno mi somiglia, più il fatto che entrambi abbiamo bisogno di una distrazione, ci siamo ritrovati quella sera stessa a casa sua. L'indomani mi sono reso conto di quanto avessi bevuto anch'io, tanto da lasciarmi andare completamente come ai vecchi tempi.
Mi sono risvegliato con lei nuda accanto a me e dannazione, il mio primo pensiero è stata lei, Jillian Smith!

L'aver toccato un altro corpo dopo il suo, mi ha fatto sentire in colpa, come se l'avessi tradita.
Così sono scappato via senza dire una parola, nervoso con me stesso per non riuscire a dimenticarla e incazzato con lei per essere sparita, solo che anziché finire così, quella sera stessa ho incontrato di nuovo Heidi per puro caso.
Forse è stata una coincidenza, oppure semplicemente doveva accadere, fatto sta che mi sono reso conto di dover andare avanti, seppur il rapporto che si è creato è solo sesso.

Smetto di pensarci e infilo il cellulare in tasca, pronto a uscire di casa.
Ho fatto una doccia e ora devo andare alla Smith Enterprise; sapere che Jillian abita di nuovo sopra di me e che la incontrerò ogni giorno non mi aiuta a stare calmo, in più so che non è sola.
Ieri sera ho sentito i passi sul pavimento  compiuti da lei e da qualcun altro.
Quel qualcuno che sono certo sia il suo nuovo ragazzo.
Si è trasferito qui, oppure si tratta solo di qualche giorno?

Queste domande si sono affollate nella mia mente per tutta la notte, tanto da non aver chiuso occhio.
Sono stanco e, mischiato al fatto di essere praticamente intrattabile, per colpa sua, questa giornata si prospetta una vera schifezza.
Sospiro forte e nel frattempo apro la porta. Ho solo il tempo di richiuderla alle mie spalle prima di sentire qualcuno scendere le scale velocemente.

I miei occhi scattano sulla sua figura che mi appare davanti alla scalinata, solo che lei non si accorge che qualcuno che la sta osservando.
Infatti, mentre io resto immobile e mi  irrigidisco completamente, colto alla sprovvista dalla sua presenza, Jillian continua a scendere i gradini ignara di tutto.
Anche se ero pronto al fatto che lei abitasse di nuovo qui, vederla adesso, in queste scale, mi fa uno strano effetto. Un mix di emozioni tra felicità, tristezza, malinconia.

Io, tu e un lavoro. (Vol. 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora