15. Il paradiso è tutto in salita

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Jillian:

Distesi sul letto, completamente nudi, siamo tornati a rivivere emozioni che credevo sepolte da mesi.

Amore. L'amore è una cosa straordinaria, bellissima, che ti fa sentire viva nei momenti più belli, morta nei momenti più bui.
L'amore è un sentimento strano, potente, incontrollabile. Non sai mai a cosa ti porterà, eppure non puoi fare a meno di viverlo. Viverlo appieno, qualsiasi cosa succeda.
A volte ti viene voglia di mollare tutto, altre di lottare e a noi è successo proprio questo. Abbiamo mollato per poi ritrovarci ancora una volta.

Mi volto a guardarlo mentre ha gli occhi chiusi, rilassato. È così bello... talmente bello da sembrare uno di quegli angeli mandati dal cielo e io ne sono attratta come una calamita.
Dove ci porterà tutto questo? Non lo so, e non ne ho nessuna idea. Ho imparato che è inutile farmi domande sul futuro, perché non sai mai cosa succederà.

Oggi, per esempio, mai mi sarei aspettata tutto questo e invece eccoci qui.
Sollevo la mano e gli accarezzo la guancia, sentendo la sua barba pungermi un po'. È corta, di qualche giorno, e gli sta divinamente.
Un ciuffo biondo dei suoi capelli, gli ricade sulla fronte e glielo sposto di lato, con un sorriso sulle labbra, lo sguardo di una persona che sta provando mille emozioni insieme. Sono felice e ancora incredula.

Il suo braccio mi circonda le spalle e appena inizio ad accarezzarlo, le sue labbra si distendono in un sorriso mozzafiato, per poi mettere la mano sulla mia testa e attirarmi a sé, più vicina al suo viso. Si volta leggermente, apre gli occhi e dopo aver incastrato lo sguardo nelle mie iridi, mi bacia lentamente, toccando i miei capelli.

Le sue labbra si appropriano delle mie, giocandoci piano, assaporando questo momento. È un bacio dolce, calmo, stupendo.
La sua lingua. a un certo punto, cerca la mia e ci passa sopra. Sorrido, e lo guardo negli occhi. «Mmh...» mormoro, divertita.
«Che c'è?» sussurra, facendo finta di nulla.
«Niente» gli dico, continuando a baciarlo e facendo la stessa cosa. Gli accarezzo la lingua con la punta della mia e Jamie si lascia sfuggire un sospiro.

«Sei insaziabile» mi prende in giro, facendomi ridere.
«Io? Sei tu che hai iniziato.»
«Non è assolutamente vero» ribatte, mentre si sposta e si posiziona sopra di me, tenendosi con le mani sul materasso. Ora ho il suo viso di fronte la mio. «Che vuoi fare?» gli chiedo, sorridendo.
«Tu? Tu che vuoi fare?» ribatte, abbassandosi per baciarmi il collo. Chiudo gli occhi, mentre la sua bocca lascia dei baci leggeri sulla mia pelle, tra il collo e la spalla, che mi fanno rabbrividire.

Metto le mani sulla sua schiena e lascio andare un respiro liberatorio. «Jamie...» dico il suo nome in un sussurro.
La sua bocca scivola piano, andando sul lobo del mio orecchio che incastra con i denti, respirando all'interno.
I brividi mi attraversano completamente. «Dobbiamo recuperare mesi e mesi» mi dice, a voce bassa.

«Lo so.» Mi muovo sotto di lui, sentendo il bisogno che mi baci di nuovo. Lo cerco, sollevando il mento. «Vieni qui.»
Lo richiamo e non perde nemmeno un attimo di tempo, le sue labbra si trovano sulle mie, prima che possa accorgermene. E stavolta la calma ci abbandona.
È un bacio selvaggio, indomabile. I respiri si accorciano in fretta e le nostre bocche si schiantano una sull'altra, muovendosi a un ritmo che non riusciamo, nè vogliamo, controllare.

Sollevo le gambe, allacciandole alle sue e in meno di due secondi, Jamie entra di nuovo dentro di me con una spinta che mi fa urlare, e allo stesso mi riempie completamente, soddisfandomi appieno.
Si muove in fretta, uscendo e rientrando, continuamente. A ogni spinta, vedo il paradiso.
A un certo punto mi fa rotolare sul materasso, fino a ritrovarci al contrario. Io sopra e lui sotto.

Sono io a muovermi per prima, guidando i movimenti. Sollevo la testa, chiudo gli occhi e lascio che il mondo sparisca. Le sue mani circondano i miei fianchi, facendo in modo di sorreggermi. Vado giù e ritorno su, sempre più veloce e Jamie, da sotto, muove il bacino spingendo a sua volta. Ansimo, senza controllo, senza nessun freno inibitore. Mi lascio andare completamente, facendo sì che la stanza si riempia del rumore del nostro piacere, finché non sento esplodere qualcosa dentro. Un orgasmo che mi travolge, facendomi crollare sopra di lui e respirare a fatica. Il suo petto si alza e si abbassa per via dello sforzo e il suo respiro è forte come il mio.

Io, tu e un lavoro. (Vol. 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora