11. (seconda parte)

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Jillian:

Sono le sei del pomeriggio quando apro la porta del mio ufficio, pronta ad andare via. Sussulto, però, quando davanti ai miei occhi vedo Jamie Brown dall'altra parte del corridoio, appoggiato al muro.
Mi sta guardando con un mezzo sorriso ed è una visione. Sembra quasi mi stesse aspettando.

«C-c-cosa» balbetto come una cretina, nel tentativo di chiedergli cosa ci faccia lì, ma lui mi precede e si muove venendomi incontro.
Ecco che il mio stupido cuore risponde. I battiti accelerati e il respiro che viene a mancare non appena è più vicino.

Alzo lo sguardo per via della sua altezza e cerco di darmi una calmata. Sono agitata, di certo non mi aspettavo di trovarlo qui.
«Ti stavo aspettando» conferma i miei sospetti. «Ho pensato che se ti va posso accompagnarti io a casa. Puoi chiedere a Robert di non venire, oggi.»

Oh...
Non mi aspettavo nemmeno questo!

«Io non so se sia una buona idea stare...»
«Stare soli?» sorride e noto un accenno di malizia che non mi sfugge. Si china un po' e il suo viso si avvicina al mio, facendomi di conseguenza arrossire. «Voglio solo accompagnarti a casa, Jilly. Di cosa hai paura?» chiede, interrogandomi e assottigliando gli occhi.

Prendo un respiro e non stacco mai lo sguardo dal suo. Sono adulta e... Diamine. Posso gestire tutto questo. Devo solo stare più calma.
«Non ho paura di niente» replico, decisa, dandomi mentalmente la forza di affrontarlo. «Ma sai anche tu che quello che è successo oggi...»

Vorrei dire che non succederà più, ma Jamie mi blocca con le sue parole.
«Sono andati tutti via. Vuoi rimanere qui a dormire, oppure venire con me?»
Mi prendo un secondo per pensarci e ci ragiono su.
Se gli dicessi di no, vorrebbe dire che ho davvero paura di stare sola con lui, ma non è così.  
Posso gestirlo, mi ripeto ancora.

«Devo chiamare Robert.»
Il suo sorriso si allarga per il mio esplicito sì. «Fai pure.»

Dieci minuti dopo sono in macchina con Jamie e la mia scelta si sta ritorcendo contro. Il profumo che c'è in questa macchina è lo stesso che indossa sempre ed è così bello che potrei stare qui notte e giorno,  respirando solo quello. In più la sua presenza lo accentua ancora di più.

Dopo aver allacciato le cinture, mette in moto e io apro il finestrino per far entrare un po' d'aria fresca. Ne ho bisogno perché tutto questo mi stordisce un po': la sua vicinanza, il suo profumo, quel bacio di qualche ora fa, il fatto di essere soli.

Mi volto verso la strada e mentre fa manovra per uscire dal parcheggio, io faccio un altro lungo respiro, provando a rilassarmi.
Mi volto verso di lui e quando lo guardo, concentrato su quello che sta facendo, un moto di nostalgia mi assale all'improvviso e mi rendo conto di quanto veramente mi manca.

È sempre lo stesso ragazzo di un tempo; il mio migliore amico.
Colui con il quale sono cresciuta, quello che mi conosce più di me stessa. Ho vissuto con lui ogni cosa, persino il mio primo bacio, la mia prima volta, i miei primi sentimenti verso qualcuno.
Jamie Brown resterà sempre il mio primo amore, la persona più importante della mia vita.

Mi rendo conto di avere gli occhi lucidi quando mi tocca tirare su con il naso per via delle emozioni provate in questo breve istante.
Chiudo gli occhi di scatto, scuoto la testa e mi giro dall'altra parte per non farmi vedere.
Non voglio che si accorga di niente. Penserebbe che sono pazza e non avrebbe tutti i torti.

«Hai il raffreddore?»
Ecco la domanda che temevo. Guardo fuori dal finestrino e mi scappa un piccolo sorriso. «Un pochino» mento, sollevando il naso all'insù. Gesto che lui, per fortuna, non può vedere, altrimenti mi avrebbe già scoperto.
«Nel vano portaoggetti ci sono i fazzoletti. Se ti servono puoi prenderli.»
«Grazie.»

In pochi istanti li recupero e mi soffio il naso, poi una volta essermi accertata di stare meglio, lo guardo ancora, stavolta più tranquilla. «Cosa fai stasera?»
Non so perché io glielo abbia chiesto, ma adesso sono certa di aver bisogno di uno scotch per tapparmi la bocca.
Volevo dire qualcosa, ma non questo!

Jamie cambia la marcia e mi rivolge una breve occhiata. Un sorriso increspa le sue bellissime labbra. «Non so. Penso di stare a casa. Tu?»
«Io... Ehm... Penso di guardare un film.»
«Mmh. Okay.»
Osserva di nuovo la strada e sta in silenzio per un po' come se stesse ragionando sulla mia risposta.
«Noi potremmo...» non finisce la frase e stringe un po' più il volante, serissimo in viso. È chiaramente indeciso se continuare a dirlo.
So cosa intende e questo mi fa battere il cuore più forte. Sta per propormi di passare la serata insieme?

«Potremmo?» lo incito a continuare. Una parte di me vorrebbe sentirglielo dire più di ogni altra cosa.
Sto trattenendo il fiato.
Non è solito che proprio lui si blocchi così. Che sia agitato come me?
Jamie respira forte, poi scuote la testa e mi guarda per un secondo. «No, nulla. Lascia stare. Non è importante.»
Si volta verso la strada e io provo un moto di delusione che però si trasforma anche in coraggio.
Sicuramente teme il mio rifiuto, per questo non ha voluto continuare. Spetta a me, adesso. 

«E se io ti dicessi di sì?» non ho bisogno di spiegargli per cosa. Lo ha già capito, infatti si gira di scatto.
«Dici sul serio? Ti andrebbe?»
È scioccato e questo mi fa sorridere.
«Come i vecchi tempi.» Annuisco, felice.
«Alle otto, va bene per te?» propone. Il suo sguardo si illumina e il mio fa altrettanto.
«È perfetto. Casa mia o tua?»
«Dove vuoi tu» sorride.
«Tua» gli dico, sicura.
«Okay.» 
Sorridiamo a vicenda e per il resto del viaggio non diciamo nient'altro. Riesco solo a pensare che stasera, in un modo o nell'altro, sarà un nuovo inizio.

*****

Eccomiii!
L'ultimo capitolo del 2022!

Che ve ne pare?🥰
Io l'ho scritto con il cuore che batteva fortissimo! Sono così carini 😍😍😍
Stavolta non vi ho fatto nemmeno aspettare. Stanotte li ho persino sognati, quindi mi hanno chiesto sia Jamie che Jilly di aggiornare!
Non potevo non accontentarli.

Un bacio, buone feste e buon anno nuovo!🥰
Vi auguro il meglio del meglio che la vita vi possa offrire.
Vi voglio un mondo di bene ❤️

PS: questo capitolo più avanti verrà unito al precedente.

Io, tu e un lavoro. (Vol. 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora