Nella mia vita avevo attraversato diversi stadi dell'amore: quello adolescenziale, quello famigliare, amicale, e persino quello adulto.
E sapete cosa avevo capito?
Che erano tutti, a loro modo, molto simili.
L'amore è vedere la persona che si ama e sentire il cuore a mille.
Esultare per i suoi successi e stare male per le sue sconfitte.
Combattere le sue battaglie al suo fianco.
Sostenerlo nelle sue scelte.
Dire sempre la verità, anche se può far male.E qui arriva la mia domanda per voi.
Se l'amore è il sentimento più bello e forte che esista, perché è anche il più doloroso?
Era una cosa che non avevo mai capito, e fin da bambina avevo sempre avuto paura di provare quel amore lì.
Quello che ti fa piangere la notte sotto le coperte mentre fuori piove, dovendo trattenere i singhiozzi per non essere sentita.
Non volevo innamorarmi se voleva dire che poi avrei sofferto.
E quando ho amato per la prima volta, mi sembrava tutto così bello, così perfetto, che quando il mondo mi è crollato sotto i piedi non me ne sono nemmeno resa conto.
Il dolore è arrivato dopo.
Dopo qualche giorno, qualche settimana, qualche mese, qualche anno.
E lui era sempre lì.
A mettermi in guardia.
E poi ho capito, ho capito che il dolore fa parte del gioco.
È inevitabile che quando si ama così tanto alla fine si soffra.Perché in amore doniamo tutto di noi, persino la nostra anima, e a quel punto poi, essere feriti risulta facile.
E se adesso mi dovessero chiedere cos'è l'amore non saprei rispondere.
Perché amore è un sentimento così articolato che è impossibile spiegarlo a parole.
Risulterebbe sprecato se noi esseri umani provassimo a ridurlo a delle semplici parole.
Lui, che di parole non ne ha bisogno.
L'amore va vissuto.
E solo così, possiamo capirlo.
Adesso mentre guardavo Luigi giocare con Teresa mi rendevo conto del percorso che avevo affrontato.
Avevo soffererto, eccome se avevo sofferto.
Ma avevo sofferto perché avevo amato con tutta me stessa.
E non mi pentivo di aver donato il mio cuore a quella persona che adesso, sapevo sarebbe rimasta al mio fianco sempre.
Indipendentemente.Ridacchiai vedendo i due ridere insieme.
Mi si scaldò il cuore.
Ero una pazza, una pazza innamorata della vita.
Di una vita che mi aveva fatto male, ma io ero più forte e avevo combattuto con tutto il coraggio e la forza che avevo.
E adesso ero qui.
Fiera della strada che avevo fatto.
Crescendo avrei insegnato questo a mia figlia: a non avere paura di amare.
Donarsi a qualcuno è la cosa più bella del mondo, anche se dolorosa.
Ma per avere l'amore un po' di dolore è il prezzo da pagare.
E cos'è un po' di dolore per avere una vita piena d'amore?
È solo una spina che ogni tanto ci punge il cuore, una ferita che spesso sanguina, ma si rimargina sempre.
Perché il dolore non sparisce.
Diventa solo più sbiadito con il tempo.
Fino a diventare insignificante.Luigi mi aveva insegnato questo, ad amare la vita, anche se a volte ci riserva brutti scherzi.
Avevo imparato ad alzarmi al mattino e sorridere, felice dell'inizio di un nuovo giorno.
Avevo imparato a fare ogni cosa con passione.
Avevo imparato a guardare il cielo e vedere le stelle che ci guardano dall'universo. Vedendo in ognuna la sua unicità e bellezza.
Avevo imparato a sognare con gli occhi di una bambina.
Avevo imparato a prendermi cura di me stessa.
Mi alzai raggiungendo i due sul tappeto.
E tutti isieme, mentre giocavamo, eravamo all'apparenza una famiglia bizzarra, ma per me eravamo stupendi e perfetti.
Loro due erano tutto quello di cui avevo bisogno.
La cosa più importante forse, è che avevo imparato ad amare in silenzio.
Ad amare con gli occhi, nei silenzi della notte, nelle folate di vento, in una risata.
Avevo imparato ad amare col cuore.
Avevo imparato a fidarmi.
Adesso sapevo che il dolore che avevo passato mi era servito per arrivare dov'ero oggi.
Mi era servito a crescere.
Grazie a quel dolore avevo imparato ad amare ancora più forte.
Adesso sapevo amare davvero.
Sapevo amare come la vita mi aveva insegnato.
~•~
Questa è la nostra storia.
La storia di due ragazzi troppo giovani e spaventati dal futuro e dai propri sogni.
Un cantante che sognava i grandi palchi.
Una ragazza che sognava i teatri più prestigiosi.Due ragazzi che si sono persi ma che il destino a fatto incontrare di nuovo.
Il destino è furbo, ci fa credere di aver perso quando invece siamo ancora in gioco.
Siamo sempre in gioco, anche quando crediamo di aver perso tutto.
A volte crediamo che il destino ci abbia dimenticato, ma credetemi, lui non si dimentica di nessuno.
Ed è sempre pronto a tirare i dadi.
Che ne dici?
Giochiamo?
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Ciao a tutti!
Sono qui per dirvi che siamo giunti alla fine della storia.
Devo ammetterlo, Luigi e Veronica mi mancheranno.Ho messo tanto di me in questi capitoli e mi sono affezionata in modo particolare alla storia.
Spero vi sia piaciuta.
Ci vediamo presto.♥️
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Partirò da zero //Luigi//
FanficLuigi era entrato a far parte della classe di Amici 21 abbandonando tutto quello che di più bello aveva costruito al di fuori di quello studio. Lo aveva fatto per iniziare a scrivere un nuovo capitolo del suo futuro perché non aveva mai amato niente...