TRE

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Quando sentii la sveglia suonare impiegai qualche minuto a capire dove mi trovavo.

Poi collegai i punti e mi ricordai di essere entrata ad Amici.

Dovevo ancora farci l'abitudine.

Mi alzai dirigendomi verso il bagno per darmi una sistemata mentre anche Cosmary si svegliava.

Quando finalmente fui pronta per andare a lezione raggiunsi la cucina per mangiare qualcosa.

E tra tutte le persone che potevo trovare, lui era lì, dietro al bancone insieme alla mia compagna di stanza ed Alex.

Presi coraggio e li raggiunsi.

<<Buongiorno>>
I ragazzi ricambiarono il mio saluto.

<<Vuoi il caffè?>>
Mi chiese Alex, intento a versarlo nella tazza di Luigi.

<<Si grazie>>
Gli risposi mentre afferravo un biscotto che mi era stato porto dalla ragazza.

<<Come lo prendi?>>
Si informò il ragazzo.
Stavo per rispondergli ma una voce mi precedette.

<<Amaro>>
Disse con noncuranza e voce fredda Luigi mentre buttava giù il suo caffè.

Mi si geló il sangue nelle vene.

<<Lo prende amaro>>
Ripeté, notando il volto confuso dei due ragazzi.
Non aggiunse altro, si alzò, infilò la giacca e uscì.

Sentivo gli occhi dei due addosso ma avevo estremamente paura a spostare lo sguardo che adesso era fisso sulla porta dalla quale il ragazzo era appena uscito.

Quando sentii una tazzina scivolare sul tavolo mi decisi a guardarli.

<<Grazie>>
Sussurrai.

Vedevo il volto della ragazza che cercava di capire mentre il ragazzo si faceva gli affari propri.

Poi feci un cenno con la testa e la ragazza spalancò la bocca.

<<Non ci posso credere.>>
Disse emozionata e al tempo stesso sbalordita, mentre io buttai giù il caffè per poi alzarmi e senza darle il tempo di fare ulteriori domande mi diressi verso gli studi per la mia lezione con Raimondo.

Quando arrivai in sala relax vi trovai Mattia e Christian, sicuramente stavano ripassando qualche coreografia.

Li salutai con un cenno della mano per poi sedermi ad aspettare l'ora.

Infilai gli auricolari e ascoltai la canzone che avrei dovuto ballare.

Era un pezzo estremamente emotivo e la canzone non faceva altro che farmi pensare a lui.
Mi sentivo una stupida.

<<Stai bene?>>
Alzai di colpo la testa verso i due ragazzi che mi osservavano.

<<Si, tutto bene.>>

<<Sai non si direbbe proprio.>>
Disse il biondo avvicinandosi.
Non capivo.

<<Stai piangendo.>>
Specificò Christian.

Mi portai istintivamente la mano sulla guancia, che risultava umida sotto il mio tocco.

<<Mi sono solo emozionata.>>
Spiegai.

Annuirono poco convinti e Mattia mi porse un fazzoletto.
Lo ringraziai mentre li vedevo uscire per tornare in casetta.

Rilasciai un lungo respiro prima di recuperare la mia roba e andare in sala dove Raimondo mi stava aspettando.

Partirò da zero //Luigi//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora