𝖢𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 𝖽𝗂𝖼𝗂𝖺𝗇𝗇𝗈𝗏𝖾

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Ogni sera, prima di cena, Yeonjun impiega il suo tempo nell'aggiornare le schede sportive dei clienti, inserendo nuovi esercizi o sostituendone altri.

I programmi si distinguono da persona a persona e l'abilità del personal trainer sta nello stilare un piano sano ed efficiente, tenendo conto degli obiettivi raggiunti e miglioramenti, ma soprattutto dei limiti e difficoltà di ognuno.

Il giovane, indebolito dal carico dell'impiego notturno, cerca di rimanere sveglio ingerendo quante più possibili vitamine per prendersi cura del suo fisico, ultimamente indebolito a causa dell'assenza di allenamento.

Nonostante la stanchezza, davanti ai suoi fratelli si mostra sempre pieno di energie, mascherando il volto impallidito con le creme datagli dai gestori del pub, utili a preservare il suo bel viso che sta attirando un numero sempre in aumento di donne.

La sessione di valutazione viene interrotta nel momento in cui Soobin fa il suo ingresso nella stanza, aprendo lentamente la porta.

"Hey" saluta, avanzando verso il maggiore per restituirgli un peso prestato pochi giorni prima "devo farti i miei complimenti, i tuoi consigli non sono per niente male, i miei muscoli sono più forti e mi hanno permesso di battere quel deficiente di Beomgyu, avresti dovuto vedere la sua faccia quando l'ho stracciato"

"Sono contento che ti sia stato d'aiuto"

Il sorriso sincero però stavolta non serve a coprire la pesantezza delle palpebre, le quali coprono metà dei piccoli ma stupendi occhi del corvino, attivando un campanello d'allarme nella mente del fratello.

"Sicuro di stare bene? Sembri più spento del solito, è successo qualcosa?"

"Sto bene, sono solo un po' stanco, nulla di cui preoccuparsi" lo rassicura, distogliendo lo sguardo per fare in modo che non parlasse al posto suo; per quanto sia bravo a fingere non lo è altrettanto nel mentire, soprattutto alle persone che ama "ora che hai iniziato a darti da fare al negozio di fumetti, capirai ciò che intendo"

"Per quanto possa essere impegnativo, il tuo consuma più energie"

"Non fare paragoni di alcun tipo, ogni attività richiede impegno e anche se in modo diverso bisogna comunque assumersi delle responsabilità"

Le iridi scure del più alto vagano per la stanza, trovando un oggetto sconosciuto che attira la loro attenzione, egli si sporge leggermente in avanti per osservare l'agenda di colore rosso scuro posizionata sulla scrivania, chiedendo cosa ci sia scritto al suo interno.

Con uno scatto, il proprietario l'afferra, riponendola poi in uno dei cassetti del mobile "l'altra l'ho macchiata rovesciandone sopra del caffè, così ne ho comprata una nuova"

"Capisco"

Il suo atteggiamento non convince il minore, che comincia a studiarlo nel tentativo di scoprire cosa stia nascondendo, sicuro di essere tenuto all'oscuro di qualcosa.

Allo stesso tempo però si fida del moro e proprio per questo motivo decide di non insistere, è consapevole della sua maturità e nessun altro se non lui sa come gestire la sua vita.

A questo punto, Soobin cerca un altro argomento di conversazione che serva ad archiviare quello attuale e lo trova nel momento in cui vede la foto di una ragazza sopra una delle schede impilate, appena finita di controllare da Yeonjun.

"Porca miseria, non pensavo seguissi delle ragazze così belle!" esclama, prendendo il foglio che gli viene subito strappato dalle mani.

"Ti ho detto di non sbirciare i dati delle mie clienti, possibile che debba ripetertelo continuamente?"

"Non vedo quale sia il problema" risponde, alzando le spalle "piuttosto dovresti stare attento a non farti vedere con una di loro, Haru potrebbe ingelosirsi"

𝖳𝗁𝖾 𝖦𝗋𝖾𝗒-𝗁𝖺𝗂𝗋𝖾𝖽 𝖻𝗋𝗈𝗍𝗁𝖾𝗋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora