𝖢𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 𝗎𝗇𝗈

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"Papà sono a casa"

Come al solito Lily entra dalla porta sul retro che conduce direttamente alla cucina della struttura a due piani, con disinvoltura lancia il suo zaino sopra la panca, abbandonando con esso anche la giacca della divisa scolastica.

Stranita nel non sentire risposta, la giovane si dirige in salotto trovando il genitore seduto comodamente sul divano, intento a scrivere sul suo costoso computer portatile.

Con un sorriso furbo la figlia si avvicina a piccoli passi, senza fare rumore, toccando con uno scatto le spalle dell'uomo che sussulta spaventato al contatto.

"Dovresti vedere la tua faccia" sghignazza, cercando di contenersi un minimo per non farlo innervosire troppo, nonostante sia consapevole di averla sempre vinta.

Infatti il padre si alza sistemandosi la cravatta, cercando di darsi un'aria autoritaria per correrle dietro fino alla cucina dove la cattura fra le sue braccia.

"Non puoi sfuggirmi, pulce" dice, ridendo ogni volta che la ragazza urla per il solletico.

Quel soprannome se lo porta dietro da quando era piccola, assegnatole per la voglia di infastidirlo con i suoi dispetti, proprio come quell'insetto.

"Va bene, tregua. Per oggi mi arrendo" ammette lei, alzando le mani in segno di resa.

La richiesta viene accolta subito dall'adulto, il quale le lascia un bacio sulla testa, dirigendosi verso i fornelli per servire il pranzo già pronto in pentola.

"Com'è andata oggi a scuola?" chiede quest'ultimo, servendo il cibo nel piatto della figlia già seduta a tavola.

"Come al solito, le lezioni sembravano non finire mai" risponde dopo aver fatto una pausa di qualche secondo, sorridendogli nel momento in cui i loro sguardi si incontrano.

"Capisco, il resto?"

"Cosa intendi?"

"Mi riferisco alla classe Lily"

La minore si ferma con la forchetta a mezz'aria, portando a conclusione l'azione lentamente "ancora non ho avuto occasione di fare amicizia, ma sembrano tutte delle brave persone" dice, infilzando con forza un maccherone.

"Essendo straniera immagino non sia facile integrarsi, ma sono sicuro che piano piano imparerai a farti conoscere e amare dai tuoi compagni"

Gli occhi verdi della femmina rimangono fissi sul piatto, posandosi velocemente sullo schermo del cellulare del padre quando si illumina all'improvviso.

"Lavoro?" chiede curiosa, ricevendo da lui un cenno negativo con la testa mentre afferra l'oggetto elettronico sorridendo, risponde al messaggio e riporta l'attenzione sulla castana che lo guarda in attesa di una risposta.

"Hyejin"

Nel pronunciare questo nome i suoi occhi si illuminano e gli angoli della bocca si curvano all'insù.

La nuova collega, infatti, ha fin da subito attirato l'attenzione dell'uomo che se n'è innamorato al primo sguardo, approfondendo il sentimento dopo averla conosciuta meglio ed esserci uscito assieme.

Già dai primi tempi, in cui si frequentavano come amici, l'ha presentata a Lily a cui è sembrata una donna particolare e molto dolce, dalla personalità fantasiosa e sognatrice con la testa fra le nuvole.

Vederlo felice le riempie il cuore di gioia, ha sempre sperato che incontrasse qualcuno di speciale che riuscisse a colmare il vuoto lasciatogli da sua madre dopo il divorzio.

"Come sta? È da molto che non la inviti a cena"

"Lei sta bene, purtroppo siamo entrambi molto impegnati con il lavoro e usciamo ad orari diversi"

𝖳𝗁𝖾 𝖦𝗋𝖾𝗒-𝗁𝖺𝗂𝗋𝖾𝖽 𝖻𝗋𝗈𝗍𝗁𝖾𝗋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora