𝖢𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 𝗌𝖾𝗍𝗍𝖾

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La porta dell'ufficio del preside si apre lentamente rivelando il viso danneggiato e pieno di lividi di Beomgyu che solleva lo sguardo da terra per affrontare quello preoccupato della sorella.

Egli le rivolge un debole sorriso per rassicurarla di non aver subito una punizione troppo severa; infatti, nonostante ogni tipo di violenza sia severamente proibita, il signore ha avuto modo di vedere con i suoi stessi occhi che le parole del castano in difesa di Lily sono veritiere e di essere stato colpito per primo.

Mentre all'altro ragazzo è stata assegnata una penitenza peggiore, vista la quantità immensa di note disciplinari per comportamento violento e inappropriato, il castano riesce a cavarsela con un richiamo e qualche ora di pulizia delle aule a fine lezioni.

"In infermeria, subito" gli ordina la minore indicando la porta in fondo al corridoio, avente gli occhi leggermente lucidi a causa dello spavento preso in precedenza assieme alla vista del suo labbro spaccato.

"Agli ordini" le risponde rassegnato, facendo qualche passo in avanti per avvicinarsi "ma quando torneremo a casa esigo una spiegazione, la darai a tutti. Se non sarai tu a dirlo ci penserò io, non voglio scuse" continua affiancandola nella strada per raggiungere la stanza.

Durante il breve tragitto nessuno dei due azzarda a pronunciarsi, le parole del giovane agitano la femmina che mai avrebbe pensato di dover rivelare le cattiverie subite da parte delle compagne; comprende però di non potersi nascondere per sempre dai loro continui tormenti.

Il più alto, dopo aver convinto la sorella a ritornare in classe ed essersi fatto curare le piccole ferite dall'infermiera di turno, finalmente è libero di tornare ma non sa che fuori ad aspettarlo c'è un'altra persona altrettanto in pensiero.

La schiena di Yuri si raddrizza nell'immediato appena Beomgyu si chiude la porta alle spalle, fermandosi sul posto quando la vede avanzare verso di lui con una busta di carta fra le mani.

"Cosa-" egli non fa in tempo a porle la domanda che si ritrova il sacchetto fra le mani, curioso sbircia al suo interno intravedendo diverse scatoline di medicinali fra le quali bende e cerotti.

"Non ce n'era bisogn-"

"Vedi di prenderti cura di quei lividi prima che te li faccia riapparire io" lo interrompe ancora la corvina, incrociando le braccia al petto mentre le sue sopracciglia si corrugano in un'espressione mista tra infastidita e preoccupata.

"Per caso hai paura che il mio bel viso si rovini?" la provoca divertito, facendo subito dopo una smorfia di dolore quando riceve uno schiaffo sul braccio.

"Sei un idiota di prima categoria, potevi farti male seriamente e hai persino il coraggio di scherzarci sopra" replica lei girandosi di spalle.

"È una dichiarazione d'amore?"

"Choi Beomgyu, stai oltrepassando il limite. Sono venuta a portarti queste cose sotto richiesta del professore, fosse stato per me ti avrei lasciato da solo con la tua stupidità" una cosa che il castano non sa è che la ragazza ha l'abitudine di mordersi nervosamente il labbro inferiore quando mente, ma riesce comunque a capirlo osservando i suoi occhi i quali trasmettono tutta la loro sincera premura.

"Vedrò di fare il possibile, ti ringrazio Yuri" il sorriso provocatore del più alto cambia in uno riconoscente, tanto da spronarlo ad afferrarle un braccio e tirarla a sé per poterle dare un fugace bacio sulla fronte consapevole di ciò che avrebbe portato, ovvero ad una serie di lamentele e insulti.

Infatti la corvina rimane stupita dal gesto inaspettato e per qualche secondo rimane immobile con gli occhi spalancati a fissare il petto del giovane il quale si fa sempre più lontano fino a sparire "ci vediamo sputa sentenze, grazie ancora"

𝖳𝗁𝖾 𝖦𝗋𝖾𝗒-𝗁𝖺𝗂𝗋𝖾𝖽 𝖻𝗋𝗈𝗍𝗁𝖾𝗋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora