Tra tutti i posti esistenti, Yuri non si sarebbe mai aspettata di venire condotta all'ospedale e l'espressione confusa stampata sul suo volto ne è la conferma.
L'autobus che li ha portati alla fermata riparte dopo qualche secondo, lasciandosi alle spalle le figure dei due giovani, i quali rimangono immobili a fissare l'enorme struttura dall'altra parte della strada.
Beomgyu, con fare disinvolto, rivolge un'occhiata alla mora intenzionato a farsi seguire fino all'interno del palazzo e così accade nel momento in cui quest'ultima muove i primi passi verso di lui, affiancandolo per attraversare sulle strisce all'apparizione del semaforo verde.
I ragazzi procedono con calma fino ad arrivare davanti alle porte scorrevoli automatiche dell'entrata principale, nel vederle la minore si blocca sul posto, stringendo con tutta la forza in suo possesso la cinghia della borsa a tracolla e abbassando lo sguardo per evitare di trasmetterne i ricordi passati dipinti in esso.
Il castano, fermatosi con lei poco più avanti, comprende la sua improvvisa agitazione ma rimane deciso sul piano organizzato senza lasciarsi intenerire alla vista delle gambe tremanti della più bassa, tentando di convincerla a proseguire con parole di conforto.
"Perché mi hai portata qui?" alla fine l'interrogativo pensato dalla corvina viene a galla e in esso riversa tutta la sua stanchezza, percepibile dal tono di voce quasi affaticato.
"Entra e lo scoprirai, potrei averti portata qui anche per qualcosa riguardante me" dalle iridi di lui non traspare nulla se non una inaspettata tranquillità, cosa che la innervosisce ancora di più ma sa bene di non poterla contrastare con delle semplici lamentele.
È consapevole di avere davanti una persona pressoché simile a lei, dal carattere forte e testardo, perciò, dopo aver rilasciato un lungo e rumoroso sospiro, si fa forza e varca la soglia a pugni stretti sotto lo sguardo fiero del maggiore che la conduce fino ad una delle stanze d'aspetto.
Egli le chiede di rimanere lì mentre va a parlare con la signora seduta al bancone, dandogli il nominativo della finta fidanzata per la prenotazione di una visita.
Nel sentire il nome della dottoressa con cui dovranno incontrarsi, le palpebre di Yuri si spalancano e il suo corpo agisce in contemporanea alzandosi di scatto dalla sedia mentre i suoi occhi già umidi incontrano quelli del giovane uomo che si avvicina velocemente, prendendole le mani fra le sue.
"Guardami" le dice, muovendo la testa per cercare di avere un contatto visivo con la ragazza che ama.
"Avevi detto che era per te, come hai potuto farmi questo? Ma, soprattutto, come hai potuto chiedere informazioni su di me e sulla mia malattia?"
"Yuri, ti prego"
"Ora mi dirai che l'hai fatto per il mio bene, perché ci tieni a salvarmi, a farmi tornare sulla buona strada pur di non vendermi al primo che passa, ma si può sapere il vero motivo di tutto questo? Non puoi averlo pensato solo a causa di una insulsa cotta"
Le lacrime sul suo viso scendono copiose, bagnandole pure quel poco di mascara presente sulle ciglia, il quale cola assieme alle gocce tingendole si nero; non c'è nulla capace di far crollare la forza d'animo della corvina, nulla tranne la sua più grande insicurezza che la perseguita da quasi tutta la vita trascorsa e la divora assieme alle cellule beta del suo pancreas.
D'un tratto le gambe le cedono, facendola accasciare a terra con lentezza anche grazie al sostegno dato dal più alto che dalle mani è passato a stringerle le braccia, nell'intento di farle sentire la sua presenza.
L'ipotesi di una possibile crisi l'ha fin da subito tenuta in considerazione, ma assistere alla scena dal vivo non è proprio la stessa cosa e la fermezza di Beomgyu rischia di cedere ai sensi di colpa per essersi intromesso e averla portata ad uno stato emotivo del genere.
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𝖳𝗁𝖾 𝖦𝗋𝖾𝗒-𝗁𝖺𝗂𝗋𝖾𝖽 𝖻𝗋𝗈𝗍𝗁𝖾𝗋
FanfictionVivere una separazione non è facile, ma Lily è contenta di poter vedere suo padre sperimentare nuovamente l'amore dopo un matrimonio durato diversi anni. Quello che non si aspetta è che da un giorno all'altro la sua vita cambierà drasticamente, e la...