𝖢𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 𝗏𝖾𝗇𝗍𝗂𝗊𝗎𝖺𝗍𝗍𝗋𝗈

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Il periodo degli esami si fa sempre più vicino e quattro dei sei ragazzi che frequentano la scuola sfruttano ogni momento libero della giornata per aprire i libri e ripassare gli argomenti su cui si sentono insicuri.

La mattina, durante colazione, si sentono solo i rumori emessi dalle bacchette assieme alle posate quando toccano il bordo della ciotola e i sospiri frustrati di chi non gradisce svegliarsi presto.

Solitamente gli orari degli studenti e dei lavoratori coincidono quasi perfettamente, perciò se anche uno solo è assente il posto vuoto si nota immediatamente.

"Yeonjun è già uscito?" la voce di Soobin interrompe il gioco del silenzio, attirando l'attenzione dei presenti "non mi pare di averlo visto allontanarsi dalla stanza"

"Sinceramente non lo so, può darsi che non gli sia suonata la sveglia? In questo caso qualcuno deve andarlo a chiamare" la risposta di Beomgyu non tarda ad arrivare, facendo riportare lo sguardo di tutti di nuovo sul cibo "non pensateci nemmeno, non mi sacrificherò stavolta"

"Starai scherzando spero, ti ricordi l'ultima volta che abbiamo provato a scrollarlo mentre dormiva?" dagli occhi di Kai si intuisce una piccola parvenza di timore.

"Persino io ho tremato" afferma il grigio con un'innata apatia ma rimembrando la paura nel vedere il più grande così tanto arrabbiato "sembrava che lo avesse posseduto un demone"

In tutto ciò la povera Lily è rimasta ad ascoltare senza emettere un suono, non riuscendo a credere alle parole dei ragazzi sul lato nascosto del corvino che a quanto pare è più suscettibile di quanto sembra.

Il castano nota l'espressione confusa della sorella e le racconta in breve l'accaduto, avvenuto quando ancora vivevano con la madre nella vecchia casa, soffermandosi sulla spiegazione dettagliata del terrore provato nel vedere il più gentile e disponibile della famiglia trasformarsi da infuriato.

"Da quel giorno ci siamo promessi di non provare a svegliarlo mai più, però allo stesso tempo mi dispiacerebbe troppo non farlo, potrebbe arrivare tardi al lavoro" il biondo continua il discorso, indeciso sul da farsi.

A questo punto l'unica ragazza nella stanza si alza facendo strisciare indietro la sedia con un colpo "posso andare io se volete, non lo temo"

Le palpebre degli altri si spalancano all'unisono mentre le iridi vengono puntate tutte su di lei "non farlo, potrebbe essere pericoloso" la premura di Taehyun va oltre ogni limite, tanto da averla presa per un braccio riportandola a sedere con un delicato strattone.

"Ma che vi prende? È di Yeonjun che stiamo parlando, non è mica un mostro. Esagerate sempre tutto, un film drammatico non è nulla in confronto ai quelli mentali che vi fate"

A questo punto la mano del fratello adottivo lascia la presa rimasta salda da prima "fai come credi, noi ti abbiamo avvisata"

"Avvisata per cosa?" una voce familiare interrompe il discorso generale, attirando l'attenzione sull'individuo portatore di essa che scende dalle scale mentre si infila il cappotto.

Nessuno osa confessare l'argomento della discussione, trovando ogni scusa buona per sviarlo. Anzi, una curiosità generale prevale nel vedere il maggiore vestito in abiti piuttosto inusuali ed eleganti per un tipo sportivo come lui.

Il più dispettoso e impiccione del gruppo solleva un sopracciglio, appoggiando la mano sul tavolo per sostenere tutto il peso del corpo "dove stai andando conciato così?" domanda, spostandosi dal viso una ciocca castana.

"Ho un appuntamento con un ragazzo che seguo da un po' di tempo, abbiamo bisogno di rivedere degli esercizi e fare qualche modifica" la risposta arriva nell'immediato e in tono calmo, in contrasto con la sveltezza dei movimenti per infilarsi le scarpe e i guanti.

𝖳𝗁𝖾 𝖦𝗋𝖾𝗒-𝗁𝖺𝗂𝗋𝖾𝖽 𝖻𝗋𝗈𝗍𝗁𝖾𝗋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora