𝖢𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 𝗈𝗍𝗍𝗈

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"Okay Taehyun, puoi farcela" ripete per l'ennesima volta il giovane dai capelli grigi davanti allo specchio di camera sua, mentre fra le mani stringe con forza i fogli su cui è scritto il discorso.

Le pupille, apparentemente decise, si spostano sulla sua immagine riflessa cercando una valida motivazione per non abbandonare tutto e lasciarsi andare allo sconforto; ma ogni tentativo si rivela inutile e la pazienza del ragazzo comincia a diminuire ogni minuto che passa.

Egli si lascia scappare un rumoroso sospiro prima di appoggiare i fogli sul comodino e lanciarsi di peso sul morbido materasso, proprio nello stesso momento il fratello con cui condivide la stanza fa il suo ingresso e si ferma sul posto ad osservarlo.

"Forse non è il momento più adatto per chiederlo, ma come procede con il discorso?" domanda, timoroso di aver toccato un tasto visibilmente dolente e allo stesso tempo curioso di sapere se è proprio quello a rendere il coetaneo inquieto.

"Sarei dovuto nascere muto, almeno non mi avrebbero coinvolto in questa pagliacciata" risponde l'altro portando entrambe le mani sul viso mentre il biondo si decide finalmente ad entrare, sedendosi poi accanto a lui sul bordo del letto "non dire così dai, manca ancora un mese alla giornata dei club perciò hai ancora molto tempo per esercitarti"

"Apprezzo la tua positività ma non credo di poterlo fare, non mi è mai piaciuto parlare, ancora meno in pubblico"

A quell'affermazione nella mente di Kai ritorna la curiosità di sapere il motivo per il quale, fin dal primo momento in cui è entrato a far parte della famiglia, si è chiuso in sé stesso nonostante le parole gentili dei fratelli. Affrontare la perdita di entrambi i genitori dev'essere orribile e di questo ne è consapevole, perciò gli dispiace che il ragazzo abbia combattuto in solitudine contro il dolore represso.

Invece di formulare la domanda da lui tanto bramata, gli sorride debolmente appoggiando delicatamente una mano sul suo braccio, ricevendo subito l'attenzione dei grandi occhi di Taehyun: "mi dispiace, non potrò mai comprendere la tua sofferenza ma posso provare a farlo dicendoti che sono contento che nonostante tutto hai deciso di venire a vivere con noi"

Le iridi del fratello adottivo rimangono fisse su quelle del giovane, rimanendo come suo solito in silenzio ma stupito da quell'uscita improvvisa; infatti non fa nemmeno in tempo ad elaborare una risposta che viene preceduto.

"Ti ho sempre considerato strano e senza sentimenti, non avrei potuto pensare cosa più sbagliata. Vederti interagire con noi ultimamente, anche se per poco, mi ha dato le risposte che cercavo; non siamo una famiglia perfetta purtroppo, ognuno ha il suo carattere e i propri difetti, ma siamo uniti da un bene intrinseco che nessuno di noi esprime apertamente. Non importa il sangue, non solo quello determina il legame, tu sei nostro fratello e in quanto tale devi cercare di fidarti di noi, vorrei che fossi libero di chiederci aiuto perché sono sicuro che nessuno ti lascerebbe mai solo"

"Kai.."

"Zitto, non ho ancora finito" lo riprende il più alto "non sto dicendo di cambiare il tuo carattere ma di provare a non avere il timore di dirci ciò che ti preoccupa, immagino non sia facile ma potrebbe aiutarti a diminuire e condividere il peso che ti porti appresso da due anni. Ultima cosa: mamma ti vuole bene, ne vuole a tutti noi anche se non lo dimostra spesso, non si pente delle decisioni che ha preso e non dovremmo farlo neanche noi"

Il ragazzo disteso sul letto alza il busto, appoggiando la schiena alla testiera del letto, sul suo viso compare un sorriso sincero da cui traspare tutta la sua gratitudine.

"Ti ringrazio per le belle parole, le apprezzo più di quanto do a vedere" l'altro maschio fa lo stesso allungando ancora di più gli angoli della bocca, diventando serio tutto d'un tratto quando il grigio riprende a parlare "ricordati bene il discorso che mi hai fatto, vale anche per te. Non avere paura di dire ciò che pensi e ti tormenta, siamo qui per sostenerti e non per giudicarti. Tutti, nessuno escluso"

𝖳𝗁𝖾 𝖦𝗋𝖾𝗒-𝗁𝖺𝗂𝗋𝖾𝖽 𝖻𝗋𝗈𝗍𝗁𝖾𝗋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora