Capitolo 13

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La casa rispecchiava il padrone in tutto e per tutto. Mentre fuori infatti pareva una semplice casa quieta, dentro era un vero disastro. Le finestre erano serrate e tra le veneziane vi era parecchia polvere, probabilmente non era solito ad aprirle. All'ingresso vi era subito un ampio spazio abbastanza spoglio, c'era infatti solo un tavolino in legno color ebano classicamente orientale con due cuscini ai lati color sabbia e qualche mobiletto polveroso attorno dello stesso colore del tavolo. Davanti al tavolo vi era poi una piccola tv scollegata poggiata al pavimento, probabilmente Dazai non la vedeva spesso. In uno spazio comunicante vi era una piccola cucina con una credenza abbastanza grande che ricordava i mobili del soggiorno, sulle pareti c'era qualche ripiano qua e là, contornato dalla striscia malandata di piastrelle verde sbiadito formate da vari buchi e qualcuna di queste perfino rotta. L'angolo per i fornelli invece era abbastanza piccolo ed il frigo altrettanto verdognolo non era da meno. Dall'ingresso partivano altre due porte, probabilmente il bagno e la camera da letto, ma Atsushi non era assolutamente incuriosito dal vederle viste le altre camere. La tigre rimase a guardare la casa quasi pietrificato, mentre il moro come se non ci fosse, si dirigeva in cucina. Non si aspettava di certo una casa ordinata da Dazai, anzi, ma comunque diversa da com'era realmente.
<< Siediti pure, non ti mangia.>> gli disse Dazai indicando il basso cuscino color sabbia con lo sguardo, sapeva bene che casa sua non era in buono stato, ma considerava l'espressione di stupore dei pochi ospiti molto divertente.
<< S-si Dazai-san>> Atsushi si diresse verso il cuscino, lo colpí leggermente con il palmo della mano e si accomodò inginocchiato.
<< Se volevi dormire su uno zerbino bastava chiedere.. >> disse Dazai senza nemmeno girarsi verso la tigre distratto dalle varie bottiglie di scotch.
Atsushi si grattò dietro la nuca, ed il suo volto si colorò di rosso, imbarazzato per la figura di qualche minuto prima.
<< Ecco... Perché non sei venuto al lavoro? >> chiese Atsushi girandosi verso la cucina osservando Dazai prendere una bottiglia dell'alcol dorato.
Non pareva avere un bella cera, il volto sembrava quasi sbiadito, le labbra erano trasparenti e gli occhi arrossati contornati da occhiaie scure, in oltre ogni suo movimento pareva più lento e sciatto del solito.
<<Avevo trovato un ottimo ponte da cui buttarmi.>> gli disse il moro con un tono quasi scocciato.
Si sentí il rumore del tappo che veniva stappato dalla bottiglia. Dazai la prese tenendo il boccuccio tra le dita, mentre si dirigeva verso Atsushi trascinando i piedi con fare svogliato. Poi si lasciò andare sul cuscino e bagnò le labbra nella bevanda, non ne sentiva quasi il sapore. La tigre non sapeva se credere alle sue parole, ma Dazai così non l'aveva mai visto, ci doveva essere sotto qualcosa di più importante di un semplice ponte.
<< Perché eri fuori la mia porta? >> tagliò Dazai netto per spezzare il silenzio. Atsushi si stropicciava le maniche, guardandosi le scarpe. Il moro non gli aveva rivolto nemmeno una volta lo sguardo.
<< Ero preoccupato. >>
<< Per cosa >> Disse Dazai con tono freddo, mettendo leggermente a disagio Atsushi
<< Per lei..>> il ragazzo dai capelli argentati alzò lo sguardo verso Dazai, era impassibile, scuoteva leggermente la bottiglia e non guardava altro che lo scotch oscillare in essa.
<< Dopo quello che è successo ieri pensavo ti fosse capitato qualcosa.. Non rispondevi al telefono e ho pensato di aspettarti >>
<<Capisco. >> Rispose Dazai con poca delicatezza.
<< Dazai-San? >>
<< Mhh? >>
Atsushi avrebbe voluto rinfacciargli il suo fare insolito, chiedergli cosa avesse e dove fosse andato, perché non se la beveva la balla sul ponte, rivelargli quanto teneva a lui, abbracciarlo o magari offenderlo per non averlo neanche guardato, ma non ne aveva il coraggio.
<< Cos'è successo ieri? >>
Dazai non pareva ascoltarlo
<< Dazai ti ho fatto una domanda.>> Atsushi alzò leggermente il tono di voce, ma questa rimaneva tremolante ed insicura.
Il moro rivolse finalmente lo sguardo al ragazzino, quasi scocciato, fingendo un sorriso.
<< Mi è tornato un ricordo alla mente>> Dazai ritornò a bere la sua bottiglia di scotch ed il suo volto si faceva via via più rosso, non aveva mentito ma non si sentiva in dovere di raccontare i dettagli.

<< Dazai-san? >> Chiese la tigre inclinando leggermente la testa, non aveva mai parlato con il moro in quel modo, sentiva la sua presenza come un peso, probabilmente sarebbe dovuto andarsene ma aveva paura di pentirsene.
<<Perché stai bevendo? >>
Dazai sorrise alla domanda un po' infantile, non sapeva quasi come rispondere.
<< C'è chi beve perché alcolizzato e senza l'alcol non riesce a vivere, chi invece lo fa per dimenticare... >> Dazai butto giù un altro sorso e continuò a parlare mentre la tigre lo ascoltava attentamente.
<< Per abbandonare dolori personali, familiari e altri problemi vari, perché bere rende allegri, ti dà l'illusione di essere felice quando tutto va a pezzi. Ridi senza un motivo, ti ritrovi a parlare con persone che non conosci, scherzi, ti diverti, diventi più sincero di come lo sei mai stato, perché bere ti copre da qualsiasi pudore o pensiero. Baci persone che magari amavi da una vita o che non conoscevi neanche, ti senti un altra persona e poi c'è il buio più totale, ti ritrovi sotto le lenzuola a casa di un amico, che forse non era solo quello ma probabilmente non lo sarà più, con un bicchiere di vino sul tavolo e scappi via abbandando tutto ciò che è successo, poi scopri che hai fatto di tutto e sei stato più sincero del dovuto, perfino con te stesso, non lo fai spesso ma quelle volte in cui capita non le dimentichi.>>
<< E tu perché bevi? >> Chiese ingenuamente il ragazzino. Dazai posò la bottiglia sul tavolo e si girò a guardare la tigre, inconsciamente un po' gliel'aveva rivelato ma lasciò stare le parole precedenti.
<< Forse sono un alcolizzato chi lo sa.. >> Atsushi sorrise e Dazai si uní al suo sorriso, poi spostando gli occhi verso la bottiglia disse:
<< Bevo per dimenticare... O forse per sopprimere il dolore.. Ma adesso non so se voglio davvero farlo.. >>
<< Scordare chi? >>
<< Tante cose>>
<<Adesso perché stai bevendo? >>
<< Un blackout post bevuta>>
<< Forse invece che cercare di dimenticarlo, dovresti andarci in contro e chiarire per chiudere la faccenda, così non rimarrà nulla sulla coscienza. >>
<< Forse hai ragione.. >>
Dazai lo sapeva già, sarebbe stata la cosa più semplice da fare, tutto lo portava a quel fatitico incontro che stava postecipando da troppo tempo, andava fatto prima o poi, ma ne aveva paura, non sapeva nemmeno che dirgli o come incontrarlo. Diede una pacca sulla spalla ad Atsushi che vedendolo migliorato sorrise genuinamente.
<< Perché non provi a berne un po' pure tu? >> disse Dazai ridendo mentre Atsushi muoveva le mani davanti al viso in segno di rifiuto.
<< N-n-no grazie Dazai-San>>
<<Dai assagiane un pochetto, ormai sei grande! >>
Dazai si avvicinò verso il ragazzino avvicinandogli la bottiglia al viso anche se questo scappava indietreggiando. Gli si posò addosso mentre Atsushi cercava di respingerlo con le braccia.
<< Daza->>
Dazai gli infilò la bottiglia in bocca, il ragazzo non era abituato al sapore amarognolo dell'alcol ed inziò a sputacchiarlo ovunque senza contengno rimanendo con la lingua di fuori. Il moro si mise a ridere di gusto al fare impacciato del ragazzino, era puro dai piedi fino alle punte dei capelli.
<< Se c'è una cosa che voglio dimenticare è questo gusto.>>
Disse il ragazzo dai capelli argentati con sguardo disgustato mentre si puliva le labbra con la mano. Dazai lo guardava come se avesse fatto bere ad un bambino nascondendo la risata dietro la mano bendata. Neanche a farlo apposta gli aveva ricordato quella volta in cui aveva fatto assaggiare lo scotch a Chuuya.
<< Ingrato.. >> Gli disse Dazai con una mano sulla fronte, fingendo un grandissimo affronto, che fece ridere la tigre. Atsushi assecondò il suo gioco facendogli la linguaccia. Passarono così il tempo, collegarono la TV guardando qualche vecchio film, Dazai cucinò qualcosa che Atsushi bruciò, finendo per dover mangiare cibi già pronti, parlarono del più e del meno, e scavando nel suo armadio aspettando che il microonde facesse il suo miracolo, Dazai trovò qualche vecchio videogioco con la quale si divertirono a giocare, anche se Atsushi fu stracciato a quasi ogni partita. Dazai si era quasi dimenticato di essersi fatto degli amici, gli unici momenti simili che aveva vissuto gli ricordavano i vecchi "Stray dogs" con la quale si divertiva nel solito bar distraendosi da tutto e tutti, anche se di loro gli era rimasta ormai solo una vecchia foto sbiadita. Ridendo e scherzando il moro e la tigre finirono la giornata ignorando tutto ciò che era successo poco prima.

𝑴𝒆𝒎𝒐𝒓𝒊𝒆𝒔 𝒊𝒏 𝒘𝒊𝒏𝒆 // 𝒔𝒐𝒖𝒌𝒐𝒌𝒖Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora