Mood: romantico
Eccola finalmente! Y/n corse giù dal letto più veloce che poté. Non poteva evitarlo, ormai era spontaneo.
Alzò il volume al massimo per godersi appieno il momento.
Quella era sempre stata la sua canzone preferita e il motivo lei lo sapeva benissimo: ci si rivedeva pienamente. Aveva il sospetto che avessero preso il suo cuore e l'avessero lanciato in un insieme di parole confuse e rime sconnesse per dare un senso a quello strano senso di vuoto che sentiva ogni volta che vedeva i suoi migliori amici insieme (una coppia così tenera da farti vomitare il pranzo di Natale del '73). Lei non aveva mai avuto bisogno di un qualcuno con cui passare le sue giornate, stava bene anche senza balli nel pieno della notte con la luce del frigorifero, ma quella canzone le aveva fatto provare emozioni sconosciute che non avrebbe mai pensato di provare. Qualcosa più o meno all'altezza dello stomaco.
Per Y/n tutto questo era nuovo e non sapeva come comportarsi, soprattutto perchè, quella strana sensazione, la provava anche quando c'era lui. Quel suo sorriso sghembo e quel suo sguardo malizioso che infondevano sicurezza ma anche la voglia matta di scoprire che cosa si celava dietro quegli occhi vispi, le lasciavano dietro un insolito solletico alla pancia.
Mentre Y/n cantava a squarciagola saltellando intorno, non si era accorta che la persona in questione era sulla soglia della sua cabina e la stava guardando con la testa un po' piegata e un'espressione divertita.
-Stiamo pensando a qualcuno, Raggio di sole?- chiese lui appoggiandosi sullo stipite della porta.
Y/n lanciò un piccolo urlo e fermò velocemente la canzone.
-Cosa? Ti ho fatto paura, Stellina?- rise il ragazzo.
-Non ti hanno mai insegnato a bussare, Valdez?-
-No, oggi avevo solo tiro con l'arco e greco antico, mi spiace- rispose Leo -e poi, in mia difesa, la porta non era neanche chiusa-
"Stupidi fratelli" pensò "non sanno neanche chiudere una porta"
-Comunque- continuò lui -non hai risposto-
-A cosa?-
-Alla mia domanda. A chi stavi pensando nella tua dichiarazione d'amore?-
-Non sono affari tuoi, fuocherello- sbuffò Y/n.
-Lo conosco?- un altro di quei sorrisi apparve sul suo volto quando notò il rossore sulle guance della ragazza.
Leo si avvicinò con quel suo fare baldanzoso.
-Mi concedete questo ballo, Mademoiselle?- si inchinò platealmente offrendole la sua mano e premette play sullo stereo.
Subito la canzone ripartì e i due iniziarono a ballare su quelle note tanto familiari alla ragazza. Le sembrava così accurata che stentava a crederci. Era vero che quelle tre estati che aveva trascorso con lui erano state talmente felici da volerne vivere di più. Tutto quello per lei era assurdo. Erano emozioni tanto belle quanto proibite. Lei aveva sempre pensato di non meritarsele ma invece erano là che danzavano con lei sulla sua canzone preferita e che continuavano ad avere quell'insopportabile ghigno sul volto che non si stancava mai di vedere.
Quando la canzone finì si fermarono anche loro.
Lui le aggiustò una ciocca dietro l'orecchio.
Y/n fece lo stupido errore di guardarlo negli occhi. Il mondo sembrò sparire mentre ammirava quelle opere d'arte che aveva davanti. Non erano di un semplice marrone, si accorse, ma di tante sfumature dello stesso colore che danzavano all'unisono, dalle più chiare ai lati fino alle più scure al centro. In alcune parti diventavano perfino dorati.
-Belli, vero?- la ragazza si riscosse dai suoi pensieri sentendo la sua voce.
-Uh?-
-I miei occhi. Sono belli?- un'altra risata gli sfuggì quando la vide arrossire una seconda volta.
-Anche i tuoi sono belli- le posò gentilmente una mano sulla guancia.
Il cuore della giovane saltò un battito e si sentì come rinvigorita da quel tocco che aveva aspettato per così tanto.
I due continuavano impercettibilmente ad avvicinarsi fino a che le loro labbra si toccarono e fù allora che il pavimento si dissolse. Non importava più niente. Quelle emozioni prima soppresse non poterono far altro che uscire e riempire quella stanza vuota. Nulla sembrava più vero, se non quei sentimenti che loro stavano provando. Tutto il resto perdeva di valore. Non aveva più senso scappare, non aveva più senso nascondersi. In quel momento c'erano solo Y/n e Leo e, quella, era l'unica cosa che importava davvero.
Eccomi anch'io Wattpad!
Non so sinceramente se mi piaccia, però vabbè.
Riuscite a capire le due canzoni di cui parlo nella storia?Comunque, io torno a piangere su Tik Tok. Bella lì 👋
- Ros 🎈🎈🎈
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Fanfiction"La fantasia distruggerà il potere ed una risata vi seppellirà!" - Motto anarchico di fine '800, apparso per la prima volta in Italia sui muri della facoltà di Lettere dell'Università di Roma Siete fan di storie d'amore appassionate, happy ending...