Mood: continuo Barcellona 1
Avevo chiuso e rifiutato quella chiamata minimo quattro volte, non accettavo mai i numeri sconosciuti.
Questo dice tanto di me.
Avevo risposto solo quando Fabio mi aveva detto che forse, essendo sempre lo stesso numero, doveva essere importante. Testarda come sono, ho risposto per dimostrargli che non fosse così.
Questo dice tanto di me.
<<Lei è Y/n Y/s?>>
<<Si, con chi parlo?>>
<<Sono quattro giorni che cerchiamo di chiamarla dall'ufficio funebre, mi è stato detto di comunicarle la morte di suo fratello Luca. È stata chiamata per andare all'obitorio per il riconoscimento>>
Ho chiuso la telefonata e ho buttato il cellulare per terra, poi Fabio mi ha chiesto cosa fosse successo.
<<Non è vero>>
L'avevo detto 14 volte.
Poi avevo iniziato a piangere.
Poi avevo gridato.
Poi mi era salita la febbre.
Poi avevo preso una tachipirina.
Poi non avevo parlato per le seguenti 24 ore.
Sono fermamente convinta che in certi momenti della vita ci sia bisogno di qualcuno che, vedendoci cadere a pezzi, ci guidi verso la strada giusta e prenda le redini della situazione, facendo le cose al nostro posto.
Fabio l'aveva fatto. Aveva chiamato la scuola per comunicare il lutto e molto velocemente mi avevano assicurato 3 mesi di permesso per tornare in Italia.
Fabio mi vedeva spenta e triste, diceva costantemente che non fosse colpa mia.
<<Il fatto è che non lo chiamavo da settimane. Era giovane, ti rendi conto? chi cazzo muore a 34 anni?>>
Comprendevo che Fabio non sapesse cosa dirmi, però mi stava accanto.
Aveva comprato due biglietti aereo. Non tornavo in Italia da 4 anni ormai.
Non ci tornavo perché la mia routine aveva preso piede a Barcellona, perché avevo incontrato Fabio e perché Ghali mi mancava ancora - solo che, nonostante lo stalking persistente da parte mia, non si era più fatto sentire.
Fabio aveva organizzato tutto: la firma dei documenti, la piccola eredità e il funerale. Mi sentivo così in colpa perché non riuscivo a fare nulla, non ero indipendente, facevo fare tutto a Fabio.
Ci furono diverse complicazioni con tutte le formalità del caso, a partire dal notaio, quindi il funerale si era svolto a un mese di distanza dalla sua morte. L'avevo quasi accettato, sentivo che non l'avrei mai superato, ma il tempo curava le ferite e Fabio mi stava affianco.
Abbiamo conosciuto la fidanzata di Luca, Marina. Una ragazza solare e garbata, lei stava peggio di me.
A distanza di mesi ho saputo che aveva iniziato a bucarsi e a inniettarsi acidi. Sentivo che c'era qualcuno che soffriva di più di me e che dovevo farmi forza.
20/12 H9.30
<<Amore...>>
Quel vezzeggiativo mi aveva sempre infastidito.
<<Dimmi, Fa'>>
Lo guardo mentre sta per parcheggiare l'auto. <<Ci saranno delle guardie>>
Eh? Lui?
<<Come mai?>>
<<Il tuo ex fidanzato mi ha pregato di venire e ha detto che l'unico modo sarebbe stato...>>
Si aspetta una reazione di rabbia o di repulsione, molto probabilmente.
Avverto un sentimento di felicità istantanea per tutto il petto, un tremolio tra le gambe e un'ansia atroce.
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Fanfiction"La fantasia distruggerà il potere ed una risata vi seppellirà!" - Motto anarchico di fine '800, apparso per la prima volta in Italia sui muri della facoltà di Lettere dell'Università di Roma Siete fan di storie d'amore appassionate, happy ending...
