Mood: Romantico/ spicy poco esplicito
Y/n è a un Beach party a Cousins, Steven è ubriaco marcio, o almeno così le ha detto. Resisteranno all'attrazione fisica?
Tutti hanno dei rimpianti.
Me compresa.Una sera d'estate, io e Belly ci siamo infilate ad una festa dove c'erano Conrad, Jeremiah e Steven. Quest'ultimo, anche detto il mio tormento.
La realtà dei fatti è che, al calare del sole su quella splendida spiaggia, non ho saputo resistere ai miei impulsi poco saggi.
<<Saltami addosso, mi baci?>> mi chiese.
"Che richiesta del cazzo", pensai.
Poi però mi resi conto che non avevo niente da perdere. A quattordici anni ero stata il primo bacio di Jeremiah e, tutt'ora, siamo in buoni rapporti.
Quella sera Steven era così bello, nonostante fosse fuori di sé.
Un bacio avrebbe davvero potuto cambiare le cose?
Si. Perché loro due non sono la stessa persona.Mi fiondai sulle sue esili gambe distese a riva. Ero seduta a cavalcioni su di lui, un movimento veloce.
Lo guardai negli occhi e vidi quelle sfumature verdi irresistibili. Abbassai lo sguardo sul suo perfetto naso alla francese e poi sulle sue labbra. Attraenti.
Lo baciai senza alcun pudore o vergogna e lui fece altrettanto. Prima di me era stato con Shayla e aveva avuto "qualcosa" con Taylor.
Non ero stata la sua prima, ma qualcosa dentro di me mi diceva che avrei voluto essere l'ultima.Ero stata un'incosciente.
Steven era ubriaco marcio e non avrebbe ricordato niente di tutto questo.La freccia che aveva appena abbandonato l'arco, aveva colpito l'arciere stesso. Mi ero fatta male da sola.
LA MATTINA DOPO
<<Y/n, ti lascio un po' di caffè o lavo tutto?>>
Sono appena sveglia, reduce della mia sessione ossessiva di overthinking risalente alla notte prima: quel bacio.
Lo guardo in tutta la sua tenerezza. Lo scruto dalla testa ai piedi. Non so precisamente quanto tempo passi. Ha i capelli spettinati, indossa solamente delle bermuda con una cintura e una canotta di Conrad.
Sono completamente imbambolata.
<<Ci sei? Y/n! Ho capito che son bello, ma rispondimi cazzo!>>
<<Dio, Steven, abbassa la voce! gli altri dormono... che cazzo di ora è?>>
La cucina è vuota. A riempirla siamo solo io e Steven.
<<Sono le 6 e mezza>>
<<Che ci fai in piedi a quest'ora?>> voglio veramente sapere perché mi sia venuto in mente di alzarmi così presto quando sarei potuta rimanere comodamente a letto. Ah, vero... Non ho dormito una minchia.
Mi giro per aprire lo scaffale dietro di me e prendo una merendina al cioccolato.
<<La solita ficcanaso... Belle mutande comunque>> finalmente abbassa la voce.
Io vorrei sprofondare. Ci mancava solo questa altra figuraccia! Menomale che non si ricorda niente di ieri...
Non so cosa dire, come fare a rivolgergli la parola. Le mie guance si colorano istantaneamente di rosso.
<<Non guardarmi il culo, faccia da maiale>>
Sputo in maniera acida, vado sulla difensiva, devo odiarlo. Non posso permettergli di spezzarmi il cuore.
<<Calmati! Capisco che la mia faccia di prima mattina non sia il massimo ma...>>
Invece lo è. Vorrei interromperlo, ma non lo faccio.
Si avvicina a me, come non aveva mai fatto da sobrio. Respiriamo quasi la stessa aria. La mia schiena è appoggiata al bancone della cucina.
Per quanto io abbia ansia, non posso negare che questa situazione mi faccia molto piacere.
Mi perdo ancora in quei profondi occhi e sento le sue lunghe dita afferrare le mie cosce. In silenzio totale, mi alza e mi fa sedere distante dal fornello.
I nostri corpi sono attaccati e mi viene subito un deja-vu della notte prima.
<<Dimmi... che ci facevi ieri alla festa con mia sorella?>>
In questa situazione mi ci ha messo lui, e stavolta non ha scuse, né giustificazioni. Non è più ubriaco, è consapevole delle scelte che fa e ormai siamo grandi abbastanza per dare peso alle nostre decisioni.
<<Non ho più il diritto di andare alle feste?>>
Mi guarda insistentemente le labbra. Gli appoggio le mani sul petto, accarezzandolo dal basso verso l'alto.
<<Avrei preferito che venissi con me>>
Stava flirtando con me? non era la prima volta, ma non ho mai pensato che facesse sul serio.
Unisce le nostre labbra finalmente e poggia le sue braccia longilinee intorno ai miei fianchi. Mi sfiora tutto il corpo.
La sua lingua sfiora la mia e sento il mio stomaco fare su e giù. Un forte calore in basso mi pervade. Con forza, avvolgo le mie gambe a lui e questo sembra farlo impazzire. Gli afferro i capelli ogni tanto, tenendomi alla sua spalla.
Non è altro se non la replica di ieri sera, ma più eccitante. Voglio di più.
Vaga sotto la mia maglietta, mi sfiora il seno.
<<Non ero ubriaco ieri>> ansima e vorrei staccarlo violentemente da me, chiedergli spiegazioni, ma non lo faccio. Lo desidero troppo per distrarmi.
<<Okay...>>
Ci assaggiamo, ci tocchiamo... mi sento in paradiso.
<<Che ne dici se andiamo in camera mia?>>
Forse ora ho capito cosa mi piace di questo ragazzo: il suo viso da angioletto.
Annuisco e mi lascio trasportare dalle emozioni, cosa sarà mai?
SPAZIO AUTRICE
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- Vi📝
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Fanfiction"La fantasia distruggerà il potere ed una risata vi seppellirà!" - Motto anarchico di fine '800, apparso per la prima volta in Italia sui muri della facoltà di Lettere dell'Università di Roma Siete fan di storie d'amore appassionate, happy ending...