Stiles Stilinski - One step forward and three steps back

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fMood: drammatico/romantico

Y/n è la nipote di Deaton, una ragazza misteriosa e riservata, a cui Stiles si affeziona particolarmente.











Diceva di amare Lydia alla follia, la guardava come se fosse l'incarnazione della bellezza unica, l'intelligenza più brillante di Beacon Hills.

Però, quando lei entrava, tutto cambiava. Y/n lo faceva stare bene, lo faceva senitre a casa, gli faceva capire di essere amato, ma mai nel senso in cui lui avrebbe voluto.

Per tanti anni aveva seguito il mito di Lydia, perciò credeva che Y/n fosse irraggiungibile, che una ragazza così leale, gentile, e responsabile non si sarebbe mai potuta prendere cura di lui.

Tutto iniziò quando una sera, la stava riaccompagnando a casa con la sua amata Jeep e inizarono a sfogarsi.
Dal parlare dei mostri di Beacon Hills, finirono a discutere riguardo le loro situazioni familiari. Stiles le parlò di sua madre. Piansero tanto e Stiles si sentì capito e rassicurato in una maniera incredibile. Lei gli parlò del suo patrigno e di quanto sua madre fosse stupida. Risero, anche.

Da quel girono i giri in macchina diventarono abituali: dopo scuola, dopo le partite di lacrosse, la domenica pomeriggio e tutte le volte in cui avevano bisogno di parlare.
Le chiacchierate nella Jeep erano il tallone d'Achille di Stiles.

Se c'era un argomento che non avevano mai osato sfiorare, quello era stato l'amore o le cotte adolescenziali. Parlavano di quante volte cagassero al giorno, ma non di quello. Ed era davvero strano.

Qualche volta l'aveva vista entrare negli sgabuzzini della scuola per amoreggiare con dei ragazzi, nei bagni, nelle aule vuote.
Moriva dalla gelosia, la rabbia gli ribolliva nel vene. Non avrebbe fatto niente, dopotutto Y/n aveva la sua vita e, forse, in questa Stiles non c'era.

Durante una notte di sconsolazione, mentre Scott non rispondeva al telefono, si fiondò a casa sua. Era davvero triste per qualcosa. Utilizzò le chiavi presenti sotto lo zerbino per entrare e quando arrivò in camera sua, spalancò la porta senza bussare.

La vide a cavalcioni su un ragazzo, un biondino che giocava nella squadra di football, seminuda e in preda al piacere insieme a lui.
Urlava, ansimava e le molle del letto aumentavano il trambusto.

Scioccato, chiuse la porta di scatto. Y/n lo intravide, così intimò al ragazzo di andare via. Stiles sentì una frase, che gli fece abbastanza male. Si sentì preso in giro.

"Recupereremo un'altra volta".

La immaginò fargli un sorriso, il suo solito sorriso.
Quello che credeva riservasse solo a lui e ai loro amici.
Dopo essersi rivestita, lo raggiunse fuori dalla stanza e lo sconosciuto corse verso l'uscita nello stesso istante in cui lei aprì la porta.
L'imbarazzo era palpabile, lui era a conoscenza delle sue scappatelle: Y/n non parlava neanche ad Allison e a Lydia di questo. Era come se tutti lo sapessero e nessuno la giudicasse perché era un'anima buona, riservata e che capiva tutti. Voleva che gli altri stessero bene intorno a lei, ma che nessuno sapesse i fatti suoi.

<<Scusami, non volevo che tu vedessi... insomma... hai capito... dimmi, è successo qualcosa?>>

Stiles, ancora traumatizzato e arrabbiato, la guardò e le spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.  Perché non poteva essere sua? Lei era l'unica che lo faveva sentire vivo.

Voleva scoppiare in un pianto nervoso. Solo lui sa quanto in quel momento avrebbe voluto chiederle:"sono solo io, o tu provi qualcosa per me?". Ma non l'avrebbe fatto.

Con Lydia non era lo stesso: erano una bella coppia e lui le voleva tanto bene. Solo che facevano parte di due mondi completamente diversi e alla biondo fragola mancava del tutto lo spirito di adattamento. Non sarebbero durati a lungo e per questo il ragazzo non immaginava un futuro con lei.

Dopo aver spostato la mano, che gli provocò una miriade di emozioni e gli fece tremare le dita, rendendolo ancor più nervoso, provò a spiegarle il motivo per cui era lì.
In quel momento sembrava averlo dimenticato. Non lo ricordava. Era troppo deluso da lei.

E non ne aveva motivo: facendo credere a tutti che gli piacesse Lydia, non ha mai datto opportunità a lei di farsi avanti.

La sognava di notte, abbracciata a lui, che gli diceva cose dolci. Stringeva così forte il cuscino, sul quale a volte cadeva qualche lacrima triste, fino a dormire con la testa sul materasso per la frustrazione.

I primi anni delle superiori era davvero innamorato di Lydia. solo che le cose andavano di male in peggio, perché più le vedeva parlare insieme e più si rendeva conto che il suo unico pensiero fosse Y/n.

<<Scusa. Vado via. Non lo dico a nessuno...>>

Corse e disse quella frase con ansia, senza guardarla e Y/n non risucì a fermarlo.

<<Stiles! Ti prego! Aspetta!>>

Andò via sbattendo la porta, un rumore che Y/n sentì il triplo più rumoroso.

Tra di loro sarebbe stato così per sempre: si desideravano e poi si lasciavano andare.

Un passo avanti e tre indietro.












- Vi📝

Fatemi sapere cosa ne pensate. Accetto i consigli. Questo era più uno "story telling", spero non vi abbia annoiato.

TANTI BACINIII💃💃💃

Vi prego di lasciarmi un commento ogni tanto, vorrei avere un riscontro per capire se continuare a scrivere o no 🙂

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