Mood: romantico/ strangers to lovers
Un gruppo di amici, la notte di capodanno. La situationship di Y/n e Aron va avanti da molti mesi, forse l'anno nuovo sarà il loro momento?
<<Hai intenzione di continuare a guardarmi così ancora?>>
Sorride e vedo le sue fossette stupende farsi spazio sul suo viso.
Non dice niente, non risponde.
Sono accasciata sul divano bordeaux della mia amica Andrea, mentre i nostri amici sono ubriachi e, se non dormono, sono in bagno a vomitare.
Sono solo le due e io vorrei scappare da qui, vorrei scappare da lui.
Ero entrata dalla porta d'ingresso alle 21, e non appena avevo varcato la soglia della porta avevo sbottonato e appeso il mio grande giubbotto all'attaccapanni.
Lui era al telefono, a fare non so cosa, quando ho avvertito i suoi occhi su di me. Mi hanno divorata. Ho sentito il suo sguardo bruciarmi addosso, come fiamme ardenti.
Siamo amici da un anno e qualche mese, ma non siamo amici davvero. Sandro dice sempre che insieme non staremmo bene, perché lui è maniaco del controllo ed è uno stronzo.
E io gli dico sempre che sono più stronza di lui. Questa affermazione lo fa annuire ogni singola volta.
<<Y/n?>> mi chiama con voce rauca, stanca.
Si siede al mio fianco e io mi sposto più a destra per permettergli di accomodarsi.
<<Sai cosa?>> continua a chiedere.
<<Dimmi, Aron>>
<<Sento che quest'anno sarà diverso...>>
Lo guardo confusa, non gira la testa per scrutarmi, e per uno ossessionato dai dettagli come lui è strano.
<<...sento che saremo molto più uniti>>
<<Si, lo penso anch'io. Sandro, Andrea, i gemelli, siamo molto più affiatati>>
Affretto una risposta, perché mi sorprende sempre. Mi lascia sempre senza fiato.
<<Non era riferito a noi come gruppo ma, se è per questo, sono d'accordo. Ed è solo merito tuo. Se non ti avessimo aggiunta sarebbe stato un disastro>>
Arrossisco.
Potrei assumere lo stesso colore del divano se non mi alzassi e scappassi. Tuttavia non posso, sarebbe da idioti.
<<Grazie... sei ubriaco? di solito non sei mai così sfacciato con me>>
<<No, sai perché lo sono?>>
Mi piego in avanti per prendere il bicchiere di prosecco che avevo appoggiato sul tavolino e torno ad ascoltarlo.
<<Perché mi sono prefissato degli obbiettivi in questo 2024>>
<<E io sono tra questi?>>
<<Sei troppo perspicace, dovevi lasciarmi rendere poetica la situazione>>
<<Non mi interessa più, Aron>>
È confuso, corruga le sopracciglia e si volta completamente verso di me, appoggia l'avambraccio sulla spalliera del divano ed io lo imito.
<<Che intendi, Y/n?>>
<<Intendo che non siamo compatibili. Tu lo sai, sono una stronza, no?>>
<<Il fatto che gli altri lo dicano, non significa che stronza sia l'aggettivo che ti descriva meglio. Io direi più... onesta>>
Sorrido tra me e me, bevo, e fisso le mie iridi nelle sue. <<Se è per questo, so che Sandro e Andrea dicono la stessa cosa di me>>
La mia espressione dice tutto: vuole che gli faccia un complimento, che magari aggiunga "Non è vero, si sbagliano!". Torno improvvisamente seria, e il mio sguardo vaga da un suo occhio all'altro.
<<Non farmi più aspettare o me ne andrò>>
Come se avessi pronunciato un'avvertenza, come se avessi designato un limite di tempo, come se l'avessi minacciato di uscire dalla sua vita, si avventa su di me.
Se ne infischia di quelli che potrebbero vederci o delle decine di persone a casa di Andrea.
Mi prende il fianco e lo stringe forte, poi sospira sul mio viso e si avvicina tanto da baciami.
È un bacio asciutto, così veloce che la sua lingua si infila nella mia bocca quasi prepotentemente. Io mi aggrappo al suo petto e stringo la felpa blu.
Il ritmo è incalzante, sento che le nostre bocche hanno iniziato a muoversi secondo una precisa armonia e secondo un preciso andamento.
La mia pancia e il mio petto stanno per esplodere, sento un calore così forte nel basso ventre che non ho idea di cosa farei se fossimo da soli.
Non me ne accorgo subito a causa dei miei occhi chiusi, e non penso che Aron se ne fosse accorto, perché Andrea ci tira un pugno.
<<Cosa mi avete nascosto fin'ora?! Malandrini! venite a ballare, dai!>>
Scappa via e raggiunge i gemelli. Siamo le uniche due ragazze nel gruppo e fino a quel momento, se non tutt'ora, siamo le uniche single.
La mia attenzione è ancora su di lui. Mi guarda sognante, poi la scintilla nei suoi occhi si spegne e mi dice:<<Continuano dopo, vieni>>
Afferra la mia mano e mi porta nel trambusto della gente. Dove ci mascheriamo, dove ci siamo conosciuti e visti la prima volta.
Quando Andrea me lo presentò, non avrei mai pensato che ci sarebbe stato qualcosa. Eppure... oggi, 31 dicembre, siamo qui.
SPAZIO AUTRICE
io non so davvero come scusarmi, per le richieste che sto volutamente ignorando. Purtroppo non trovo motivazione nello scrivere, nonostante vedo che le visualizzazioni aumentino sempre più. Spero che questa piccola bozza possa piacervi, e mi auguro di riuscire a pubblicare altri immagina richiesti.
BUON ANNO AMORI💞💞💞💞💞
-Vi📝
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IMMAGINA MULTIFANDOM
Fanfiction"La fantasia distruggerà il potere ed una risata vi seppellirà!" - Motto anarchico di fine '800, apparso per la prima volta in Italia sui muri della facoltà di Lettere dell'Università di Roma Siete fan di storie d'amore appassionate, happy ending...