Hurley Kane ×(Fem!) Reader

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♤SOFT LEMON♤

Lo sbarco a Okinawa della Raimon fu alquanto disastroso: Willy cadde dalla balaustra del traghetto e fu salvato in corner da un ragazzo del posto. Dopo averlo ringraziato non fecero più caso a dove fosse. I ragazzi decisero di rilassarsi un po' prima di iniziare le ricerche: ci fu chi giocava a pallavolo sulla spiaggia, chi giocava a calcio e chi nuotava sulla riva. Le ragazze, Victoria, Suzette, T/N e le manager, che stavano giocando a Beach volley, si girarono di scatto sentendo un urlo fortissimo provenire da dietro di loro: il ragazzo che aveva salvato Willy stava facendo surf, ma nessuno si aspettava fosse così bravo. Nemmeno T/N, che oltre alla voglia di provare a fare surf che gli stava salendo, era anche molto spaventata dall'onda gigante che si era formata.

Quando il ragazzo tornò a terra si avvicinò ai ragazzi che giocavano a calcio.
"Hey, posso fare un tiro?"
Mark iniziò a fare le solito domande di prassi, a cui lui sembrò rispondere volentieri.
"Sì anche io gioco a calcio. Sono il capitano della mia squadra"
"Anche io sono il capitano"
"Perfetto, allora vediamo come giocate"
Dopo un po' T/N decise di raggiungere i ragazzi del calcio.
"Oh, guarda, c'è T/N!"
"Ciao!"
"Ciao! Posso giocare anche io?"
"Sei arrivata al momento giusto! Lei è la nostra attaccante più forte"
"Davvero? Beh, se è così, allora sono felice di affrontarti: io sono il difensore più forte di Okinawa"
Vennero presto raggiunti dagli altri membri della squadra del ragazzo.
"Noi siamo la Mary Times Memorial"
"Noi invece siamo la Raimon"

La partita finì in parità. I ragazzi passarono il resto della giornata ad allenarsi, T/N invece volle che il misterioso ragazzo le insegnasse a surfare. Era strano per lei: aveva sempre avuto paura di annegare, e non era sicura di farcela.
"Non avere paura, devi fidarti di te stessa e del mare. Prendimi la mano quando ti senti pronta!"
Lui era già in piedi sulla sua tavola, lei invece dovette prendere un lungo e profondo respiro, prima di trovare il coraggio. Replicò le esatte mosse del ragazzo e senza sbilanciarsi si mise in piedi aiutandosi con la mano del ragazzo.
Era a suo agio con lui, riusciva a calmarla con il solo sguardo.

La giornata terminò ed il ragazzo accompagnò I giovani turisti.
"Ma quindi abiti qui?"
"Sì. Da solo, perché I miei lavorano sulla terraferma e sono sempre via"
"Sbaglio o sembri più grande di noi?"
"Beh, perché lo sono! Ho 17 anni"
"Abbiamo solo 2 anni di differenza"
"Aspettate un attimo ragazzi. La maggior parte di noi hanno 15 anni, ma qualcuno di noi ne ha 16!"
Tutti guardarono il gruppo più affiatato:
T/N, Victoria, Nelly e Suzette. A loro si aggiunsero anche Eric e Bobby.
Tutti gli occhi erano puntati su di loro, Victoria diede una spinta in avanti a T/N per spronarla a parlare.
"S-sì, ecco, noi siamo i più grandi"
"Quindi anche tu sei più grande di loro. Beh, buono a sapersi!"
Hurley le passò una mano tra I capelli disordinandoli.

Mentre le manager cucinavano la cena, Hurley e T/N passeggiavano sulla spiaggia.
"Non ho ancora afferrato il tuo nome"
"Hurley. Hurley Kane"
"T/N T/C. Senti Hurley, vorrei farti una domanda"
"Dimmi"
"Il capitano e la signorina Shiller vorrebbero che tu entrassi in via temporanea nella nostra squadra"
Lei spiegò ogni cosa.
"Capisco... in questo caso non posso rifiutare"
"Grazie!"
D'istinto abbracciò il ragazzo, che un po' sorpreso, ma felice, ricambiò l'abbraccio ridacchiando.

"Scusami, è una mia abitudine ma può non piacere a tutti"
"Scherzi? Io amo gli abbracci!"
"Anche io"
"Se posso, perché eri così spaventata oggi?"
"Quando ero piccola amavo il mare. Amavo nuotare in generale. Poi un giorno, mentre stavo nuotando, il mare iniziò a diventare mosso e un'onda anomala per poco non mi trascinò via"
"Non devi preoccuparti. Finché sarai con me, non ti potrà succedere nulla di male"
Il suo sguardo era rassicurante e protettivo. Il ragazzo si mise a sedere e la ragazza lo seguì. Le cinse le spalle con il braccio e lei poggiò la testa sulla sua spalla.

Il sole era quasi tramontato del tutto, e le stelle iniziavano a vedersi. In poco tempo Vennero raggiunti da Celia.
"Ragazzi, è pronto, venite!"
Il Ramen di Silvia era sempre squisito, e anche Hurley apprezzò il gesto. Dopo aver parlato con la signorina Shiller e Mark, I ragazzi si diedero appuntamento di nascosto. Tutti dormivano, T/N uscì dal pulmino per avviarsi sulla sabbia. Venne raggiunta dal ragazzo dopo pochi minuti. Erano lì, abbracciati, e guardavano il cielo stellato. Nessuno dei due osava fiatare, ma dentro di loro sapevano di essere fin troppo in sintonia per dei semplici amici.

La ragazza sentiva le braccia del giovane stringerla a sè, da dietro, e non riusciva a non sorridere. Erano seduti su quel telo e ammiravano il grande spettacolo di fronte ai loro occhi, ma c'era una cosa che a loro sicuramente piaceva di più: lo scambio di sguardi i che ci fu poco dopo, aveva un velo speciale, un'intesa unica che li univa. I loro occhi erano fissi su quelli dell'altro: T/N era ormai a gattoni e lo aveva portato a stendersi, posizionò entrambe le braccia ai lati della della sua testa come a volerlo tenere inchiodato lì e le sue ginocchia erano posate ai lati dei fianchi del ragazzo.
Quando finalmente si decise a posarsi sul ventre del giovane, Hurley la prese alla sprovvista, mettendosi a sedere con lei in braccio.

Sarebbe potuta restare così per sempre: nascondeva la testa nell'incavo del suo collo, sentiva il suo profumo misto a quello dell'ambiente marittimo vicino a loro. Non le davano fastidio le mani del più grande, che erano posizionate sul suo sedere, le sue gambe cingevano la vita del ragazzo, il cui battito era veloce, il respiro ancora regolare, ma tentato dai baci umidi che l'attaccante lasciava su di lui. Quando T/N trovò il coraggio di guardarlo di nuovo negli occhi, portò le sue mani alle guance del compagno e lo baciò. Fu Hurley ad approfondirlo, facendone uscire entrambi ansimanti. Le parole erano decisamente superflue: sapevano di amarsi e bastava quello per renderli felici.

Si addormentarono abbracciati. Hurley si svegliò con le prime luci dell'alba e si mise ad ammirare la ragazza che dormiva: aveva un viso rilassato, calmo, felice. Gli ricordava quasi quello di una bambina. Anche lei, poco dopo si svegliò.
"Buongiorno principessa"
"Buongiorno principe"
Osservarono l'alba assieme, poi si diressero verso il pulmino e aspettavano che anche gli altri si svegliassero per fare colazione. Nessuno avrebbe dovuto sapere di quella notte, ma in fondo, bastava solo che non lo sapesse la Shiller. Si può definire, amore a prima vista?

Fine

Inazuma Eleven one shots & x reader (IE 1-2-3 & GO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora