Riccardo Di Rigo × (Fem!) Reader

505 11 43
                                    

Riccardo era sempre stato un ragazzo molto intelligente, ma fin dall'inizio delle medie, era sempre stato inseguito dalle ragazze per il suo essere molto bello e attraente. Nonostante fosse di buona famiglia e potesse benissimo permettersi una scuola privata, decise di sua spontanea volontà di volersi iscrivere ad una scuola pubblica, perché il suo desiderio era quello di sentirsi come tutti I ragazzi 'normali' della sua età. Non che lui non lo fosse, ma era consapevole che gli altri non avevano una vita agiata come la sua. Era uno di quei ragazzi estremamente talentuosi, riusciva in modo perfetto in qualsiasi cosa facesse, o per lo meno quasi tutte. Fin da piccolo, I suoi genitori gli avevano sempre dato libertà di decidere per sè stesso, alla condizione che seguisse lezioni di piano tutti i weekend. All'inizio detestava ripetere le stesse note per interminabili volte di seguito, ma dopo poco, iniziò ad apprezzare le emozioni che suscitava in lui, fino a farlo diventare uno dei due pilastri della sua vita. Era strano a dirsi, ma nulla lo calmava come suonare: in ogni situazione difficile, gli bastava suonare una melodia di Beethoven e improvvisamente tutto era più chiaro, la mente si faceva più lucida e razionale, e le risposte divenivano elementari e immediate.

Il secondo pilastro della sua vita era l'amore per il calcio: era capitano e regista di una squadra dalla reputazione molto elevata nel mondo dei campionati scolastici regionali, la Raimon. Quando scendeva in campo il suo umore cambiava istantaneamente, la sua mente si svuotava di tutti i pensieri e le preoccupazioni, ed ogni volta riusciva a condurre la squadra alla vittoria. Una cosa però, da tempo, gli dava tormento: le leggi ingiuste del Quinto Settore. Era una delle agenzie magnati del calcio giovanile, e aveva controllo su tutto. Ogni anno veniva eletto il 'grande imperatore' del Quinto settore, si presume il vertice dell'agenzia: quest'ultimo impartiva delle direttive di corruzione, decidendo in anticipo I risultati delle partite, decidendo anche di smantellare intere squadre, in caso di rifiuto. Il Quinto settore, dal lato suo, aveva anche giocatori dalla forza quasi ineguagliabile, che venivano definiti 'imperiali'. Uno di loro, era arrivato per mettere in riga la Raimon, che fu proprio una delle prime squadre a ribellarsi. Il risultato però, fu scarso se non nullo, nonostante nei primi tempi avesse dato loro molto filo da torcere. Riccardo però, non poteva fare a meno di pensarci: cosa avrebbe fatto se la squadra fosse stata smantellata?

Il susseguirsi degli eventi fu inesorabile: l'allenatore Trevis venne sospeso dal suo ruolo, e al suo posto venne messo l'allenatore Evans. Lui era un altro dei ribelli che spinse la squadra a combattere in modo ancora più arduo e deciso per I suoi ideali. Ma Riccardo non se la sentiva, per lui era una responsabilità troppo grande, e così un giorno, il giovane calciatore presentò una lettera dove chiedeva di essere sollevato dal ruolo di capitano. Sentiva, dentro di sè, di non poter più guidare la squadra come avrebbe dovuto. Così il ruolo di capitano passò al novellino, ma promettente, Arion Sherwind. Lui rimase, ovviamente, in modo indiscusso, il regista della squadra, ed era felice che Arion, come lui, avesse la possibilità di dimostrare la stoffa che aveva.

La notizia sconvolse tutti, in particolare
T/N. Ne fu molto scossa, ma capiva le preoccupazioni di Riccardo. Aveva sempre assecondato ogni sua scelta, e sapeva che ogni cosa che faceva, era per il bene della squadra. Nulla era lasciato al caso, e ne aveva sempre avuto la riprova. Anche T/N come Riccardo aveva una vita diversa dagli altri: eccelleva nelle materie scolastiche, ed oltre al calcio, amava la musica in ogni forma e genere. Sapeva suonare poco il violino, ma per il resto non amava granché suonare, nonostante le riuscisse discretamente bene. Lei però non era benestante, anzi: era una ragazza delle più banali e comuni. Era venerdì: quel giorno T/N stava prendendo le sue cose per tornare a casa, quando il piccolo prodigio la fermò.
"Buongiorno T/N"
"Buongiorno Riccardo"
"Avrei da chiederti un favore, sempre se per te non è un disturbo"
"Certo, dimmi pure"
"Avrei bisogno di aiuto nei compiti di inglese. Purtroppo non mi è chiaro l'argomento e siccome sei brava, ho pensato potresti-"
"Ti aiuto volentieri"
La ragazza sorrideva sempre: era un sorriso rassicurante, sapeva scaldarti anche quando la situazione era difficile, e a Riccardo, in fondo, non dispiaceva affatto questo suo aspetto.
"Davvero grazie T/N"
"Figurati! A che ora ci vediamo?"
"Alle 16 a casa mia. Chiederò a Gabi di accompagnarti!"

Inazuma Eleven one shots & x reader (IE 1-2-3 & GO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora