Valery

A mensa non avevo il coraggio di condividere il tavolo in compagnia di Keith dopo quello che era accaduto in palestra, se, invece, me lo avesse chiesto lui, allora ci avrei pensato due volte.
Quando lui varca le porte della mensa, viene invitato a sedersi dal gruppo dei più popolari della scuola e tra loro è presente una ragazza che io non riesco a sopportare, e il suo nome è Christine. Christine, è una di quelle tipiche ragazze che agli occhi degli altri appare perfetta, e proprio per questo, lui non si ritira nel momento in cui la ragazza
lo chiama. Sotto sotto questo mi fa piuttosto innervosire,chissà cosa gli starà domandando, sicuramente sarà
invitato ad un'altra festa, cosa che io naturalmente salterò. Distolgo gli occhi dai suoi non appena per sbaglio incrocia il mio sguardo; io non volevo questo, catturare la sua attenzione, io sono una ragazza semplice a cui piacciono le cose semplici, dopotutto in famiglia i miei mi hanno cresciuta in questo modo e anche se non li vedo spesso,saranno fieri di me. A un certo punto lo vedo venire nella mia direzione, cavolo ero certa che non sarebbe venuto , come posso fare?
<< Posso?>> Domanda con voce roca, io mi limito ad annuire.
<< Sbaglio o avevi da fare?>> Enuncio io fulminando la biondina.
<< A me non interessa>>
<< Invece eri molto attratto da lei>> Cosa sto dicendo? Non posso averlo detto sul serio.
<< Sei veramente una ragazza noiosa>> Un sorriso beffardo gli si forma sul viso.
<< Sentiamo, cosa ti ha detto?>>
<< Venerdì ci sarà una festa a casa sua, vuole invitare pure te>> Christine che mi vuole invitare? Ditemi che
questo è un incubo.
<< Passo>> Continuo a mangiare la pasta.
<< A quella di Ryan sei venuta>>
<< E' che non avevo nulla in programma>> Quando mi volto verso Keith, lui è un palmo dal mio viso.
<< Puoi cambiarli anche questa volta, no?>> Nell'udire questa domanda rabbrividisco, non avrei mai
immaginato che potesse arrivare a tanto.
Per cambiare argomento volevo sapere come fosse andata dal Preside dato che entrambi ne sono usciti
illesi, io mi ero immaginata il peggio da quello scontro in palestra, devo togliere questa negatività che mi
circonda, oppure si tratta dell'ansia? Comunque, lui lascia la risposta in sospeso, però io insisto.
<< Avanti, non può essere così terribile>>
<< Una settimana>> Commenta lui infastidito.
<< Di sospensione?>> Tiro a indovinare.
<< E di cosa sennò? Senti, io non voglio più vederti chiaro?>> Era quello che volevo io, lui mi sta facendo un
gran favore, tuttavia se non vuole più vedermi per quale motivo mi ha invitata alla festa? Lo avrà fatto
apposta.
<< E' reciproco>> Sposto il vassoio poco più avanti e mi tiro su in piedi, per ripicca. E' serio o sta
scherzando?
<< Allora ci vediamo sfigata>> Purtroppo era davvero serio.

Keith

Per salvare Valery dal mostro che si nasconde in me, mi sono unito al gruppo di amici di Ryan, quello
sprovveduto sta cercando di tutto pur di affondarmi, ma io rimarrò saldo con i piedi a terra fino alla fine, se ci dovessero essere delle distrazioni lungo il mio cammino vedrò di superarle, perché Valery è l'unica ragazza della quale mi importa veramente. Non lo sto dicendo così per dire, le parole che stanno uscendo dalla mia bocca sono vere, per descrivere il rapporto che in un certo senso si stava realizzando mi ha fatto capire che anche . Ryan avrà visto sicuramente il telegiornale quel giorno, per il momento non ha avvisato la polizia del posto, ma sono sicuro che prima o
poi la chiamerà. Non so cosa mi abbia spinto quel giorno a dare
di matto, so solo che dopo la morte di mio padre, non ci ho visto più. Dopo aver preso a pugni degli studenti, immagino che per tutto quel paesino del Nevada saranno appesi dei fogli del mio volto, io sono stato incauto e me ne vergogno abbastanza. Venerdì sera Christine mi ha invitato alla sua festa, avrei voluto rifiutare con tutto me stesso, però questo mi
sembra un buon modo per sfogarmi, bere a più non posso mi aiuterà a schiarirmi le idee, questo è il mio
scopo.

Il venerdì sera giunge molto velocemente, questo per merito anche della settimana di sospensione. Al momento del mio arrivo alla festa, alcune persone a me sconosciute sono già fuori di
testa. Mi avvio verso l'angolo delle bibite, e per mia sorpresa sono tutti alcoli, perciò me ne verso uno ad
uno in piccole gocce e le mando giù in un baleno, ormai non do caso alla mia testa che gira, a queste feste ci
ho preso l'abitudine. Mentre ero perso nei pensieri, la padrona di casa ,ovvero la bionda, visto che ero
impalato in mezzo alla stanza, mi afferra la mano e mi porta nella sua stanza, sono certo che questo sia un
sogno e che io non mi stia trovando veramente lì, magari è tutto un'illusione. Lei mi posiziona sul bordo del
letto, si toglie il vestito rosso che le mette in risalto il seno e il sedere e a quella mossa sorrido, sarà da tanti
mesi che nessuna ragazza si è prestata a me all'improvviso. Dopo di che mi distende sul letto, poi si
posiziona sopra di me, mi toglie la camicia bianca e i pantaloni fino a che non rimane in boxer. Lei invece è
rimasta in reggiseno e si è lasciata le mutandine, forse vuole che sia io a darle il benvenuto, perciò allungo le
braccia verso i suoi vestiti intimi e questi cadono direttamente sul pavimento. So che non sto ragionando
come dovrei, e sono pronto a esprimere quello che sento nei suoi confronti, se il giorno seguente non
ricorderò più nulla vorrei farle sapere che, cosa dovrei riferire? Ancora non ho un'idea precisa, so soltanto
che questo momento spetta a me, quindi ribalto velocemente la situazione,e lei è sotto di me. Le faccio
appoggiare la testa sul cuscino, si sdraia appunto sulla schiena ed io mi posiziono tra le sue gambe, ma una
la inserisco al di sopra della mia spalla e nel frattempo per tenerla occupata le accarezzo tutto il corpo, e lei
sussulta. Passo dopo passo, penetro piano nella sua vagina, non conoscendola stabilisco una velocità
normale adatta al suo corpo e lei pare accettare questo mio tocco, le nostre parti si stanno scontrando.
<< Vai avanti >> A quelle parole il mio pube è entrato del tutto nella sua vagina, questa volta rilascia un
sospiro di piacere più profondo rispetto a quelli precedenti, sentire che io le provoco questo effetto mi
rende felice, per un attimo ho dimenticato come si chiama la ragazza con la quale ho fatto amicizia il primo
giorno di scuola. Non importa, devo godermi maggiormente questi momenti.
La mattina seguente, ho un corpo sotto al mio: mi saltano all' occhio i capelli biondi, ma certo sono i capelli
di Christine, la ragazza della festa, e questo è il suo letto, questo significa che io e lei ci siamo andati dentro,
oppure no? Ho immagini sfocate per colpa di quello che ho bevuto, se mi sono approfittato della ragazza me
ne pentirò. Nel momento del mio risveglio, la ragazza apre gli occhi e mi sussurra dolcemente un <<
Buongiorno>> nell'orecchio, nel vederla mi tiro su di scatto e le domando << Cosa è successo?>>
<< Ti ho portato nel mio letto ieri sera, volevo che ti divertissi un po' ma a quanto pare hai mollato>>
Almeno la mia mente non è stata irrazionale.
<< Temevo fosse successo il peggio>> Nella stanza cerco i miei vestiti, e questi li ho trovati vicino al letto, persino i boxer sono insieme al resto degli abiti.
<< Dove vai?>> Interpella lei delusa.
<< A casa>>
<< Ti va se riproviamo? Magari non andiamo subito al dunque>> E' davvero diretta la ragazza.
<< Va bene>>
<< Perfetto, allora in questi giorni ti scrivo>>

Nota autrice:
Allora qui ci sono abbastanza cose in ballo. Cosa ne pensate del patto che Keith e Ryan hanno stretto? Velo aspettavate?

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