Keith

Se ho scopato con Valery e ci siamo baciati questo vuol dire che io e lei siamo una coppia, dico bene?
Insomma non lo dico come se fosse un’offesa nei suoi confronti, lo dico come una conferma perché quella
ragazza timida, che poi tanto timida non lo è, si è dimostrata più intrigante del sottoscritto. Stamani mattina
veniamo a scoprire che abbiamo aperto gli occhi a mezzogiorno e il materasso del mio letto si è bagnato del
sangue della ragazza che ho al mio fianco. Passo delicatamente la mia mano tra i
suoi capelli, partendo dalle ciocche più alte fino a quelle più basse, è bellissima quando dorme.
<< Keith>> Mormora tenendo la bocca sul cuscino, temo di averla svegliata.
<< Sì?>>
<< Quanto abbiamo dormito?>> Mi piacciono le sue domande innocenti.
<< Sono mezzogiorno>> La avviso io, lei si volta di lato e gli occhi si incastrano nelle proprie iridi.
<< Ho macchiato il tuo materasso?>> Si stiracchia allungando le braccia.
<< Abbastanza, rimedierò stai serena>> La tranquillizzo io accarezzandole una guancia, e lei la posa sul
palmo della mia mano.
<< Cosa siamo noi ora?>>
<< Noi, Valery Heart, siamo una coppia>> Le regalo un bacio sulle sue labbra morbide.
<< Ah si?>> Porta le dite sul braccio che ho sotto la testa e ci traccia delle linee invisibili.
<< Certo>> Gliene regalo un altro sulla fronte.
<< D’accordo Keith>>
Improvvisamente il display del telefono che avevo appoggiato sul comodino, si illumina rivelando una
chiamata da parte di Ryan. Incredibile che io abbia il suo numero dopo l’accaduto di qualche giorno fa,  se fosse per me io avrei continuato ad ignorarlo completamente, tuttavia se è lui che vuole ricevere
la mia attenzione c’è di mezzo una festa oppure Donna e Dermot sono tornati all’attacco.
<< Chi è ?>> Sollecita Valery assonnata.
<< Ryan>> Premo il tasto verde e avvicino il telefono. << Ryan che vuoi?>>
<< Ti ho svegliato amico? Scusami tanto. E’ che … >> L’agitazione che ha in corpo arriva diritta persino a me.
<< Avanti, parla>> Rispondo io spronandolo.
<< Quei due vogliono vedermi stasera al Battle Road Trail, un bosco qui a Boston e vogliono che mi porti la
pistola>>
Merda, ho fatto bene a non ignorarlo.
<< Per che ora è l’incontro?>>
<< Verso mezzanotte>> A mezzanotte, l’ora in cui gli abitanti sono nel bel mezzo del sonno.
<< Grazie, ti seguiremo in lontananza>>
<< Ma tu non hai la patente>>
<< Ci faremo portare da un taxi, piuttosto tu sopravvivi fino a che non arriviamo noi>> Replico io
rassicurandolo.
<< Come volete, grazie ragazzi>>
<< Figurati>> Riaggancio il telefono e narro a Val le parole che io e Ryan ci siamo detti, e la vedevo
preoccupata. So che Ryan ha perso suo fratello, e se la famiglia perde anche lui non avrà nessun altro a cui
rivolgersi.
<< Lo salveremo vero?>> Chiede prendendomi un braccio, come i bambini chiedono alla mamma
un altro gelato.
<< Ce la faremo>> I miei occhi blu, fissano i suoi color nocciola, dopo di ché, avvicino la fronte alla sua e i nasi si sfiorano.

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